Titolo: Downrange
Regia: Ryuhei Kitamura
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Sei studenti universitari devono andare
ad una gara di cross-country. Ma la gomma della loro auto si buca e i
ragazzi finiscono fuori strada, scoprendo in seguito che qualcuno ha
sparato alla loro macchina. Capiranno presto di essere vittime di un
essere invisibile che vuole tormentarli. Per quale scopo?
Kitamura è un regista insolito per il
genere horror.
E'partito facendosi un discreto
curriculum con alcuni film in Giappone tra cui VERSUS, AZUMI, ALIVE,
ARAGAMI, insomma tutti con la A e tutti a loro modo abbastanza
insoliti e folli.
Il passaggio in America ha siglato un
cambio di rotta non soltanto nella scelta del cast occidentale ma
cercando di essere meno "ironico", grottesco e per certi
versi weird entrando invece più nel dramma vero e proprio. Nulla da
dire infatti sui suoi film seppur ancora ad oggi abbastanza
sconosciuti come Prossima
fermata l'inferno e No
One Lives.
Con Downrange ci troviamo di fronte ad
un indie low-budget che mischia volti sconosciuti, mattanza e
un'unica location, insomma le tipiche condizioni di chi seppur non ha
una grossa produzione dietro vuole a tutti i costi realizzare la sua
opera.
E il risultato si vede perchè una
caratteristica del regista è quella di non perdere di vista mai
nessun dettaglio, nessuna inquadratura, un autore attentissimo a
cercare di migliorare scena dopo scena a cercare l'inquadratura
insolita e ha portare sempre piccole migliorie al suo cinema e alla
sua filmografia.
Downrange non ha tanto da dire in
termini di trama, non regala nulla e di fatto è una lenta
carneficina dove un pazzo comincia a sparare a gente a caso per
divertimento.
La metafora dietro c'è sempre in
questa America che fa sempre più paura per tutti gli orrori che non
riesce più a nascondere o forse non ha mai voluto.