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venerdì 13 settembre 2013

Aftershock

Titolo: Aftershock
Regia: Nicolas Lopez
Anno: 2013
Paese: Cile/Usa
Giudizio: 3/5

Un gruppo di persone in vacanza in Cile si raccoglie attorno a Pollo, ricco e popolare figlio di papà che li introduce alla vita notturna del Paese. Nel bel mezzo di un rave un terremoto devasta la città, lasciando i sopravvissuti in balia delle scosse di assestamento, di un incombente tsunami e dei feroci criminali evasi dal carcere locale.

I "disaster-horror"altro non fanno che unire l'elemento catastrofico allo splatter.
Aftershock non è un capolavoro, ma un b-movie, piacevole prodotto e voluto da Roth in chiave anche di co-protagonista.
Una parte iniziale divertente ma stereotipata, un terremoto e la parte centrale direi riuscita meglio con lo scontro tra il gruppo di Pollo e una banda di sadici-carcerati pronti a tutto e un finale davvero irresistibile.
Il merito di Lopez è quello di puntare tutto sull'action frenetico quando il terremoto comincia a distruggere davvero tutta la città e nessuno sembra salvarsi.
Il punto è che nessuno viene premiato per la sua logica e le sue azioni, dunque si assiste ad una mattanza voluta o da una natura incontrollata oppure dalla stessa violenza intrinseca in ognuno di noi in questo caso i criminali che portano alla pazzia anche i protagonisti.
Alcuni elementi come la struttura dei personaggi iniziali richiama diversi stereotipi che sovente in pellicole come queste capita di vedere.
Il catastrofico nel survival-movie dunque diverte e sembra funzionare pur con alcuni disturbi e alcuni colpi di scena davvero telefonati.
Durante il terremoto del Cile, nel 2010, Lopez c’era, ha raccolto storie e l’ha vissuto in prima persona; questo bagaglio lo ha messo a disposizione del film, parlando delle persone e di quello che è accaduto realmente, lasciando il crollo e la devastazione sullo sfondo.