Regia: James Cameron
Anno: 1984
Paese: Usa
Giudizio: 5/5
1984. Un cyborg che proviene dal 2029
fa il suo arrivo a Los Angeles. Nel futuro la Terra, dopo un
conflitto nucleare, è dominata da macchine che hanno preso il
sopravvento sugli uomini. Questi, guidati da John Connor, cercano di
resistere ma ora il loro compito si fa più arduo perché il cyborg
inviato nel passato ha un compito ben preciso: 'terminare' Sarah
Connor impedendole così di dare la vita a John ed eliminando così
qualsiasi ipotesi di resistenza.
Prima di un certo cinema
fantascientifico che ebbe un nuovo importante successo verso la fine
degli anni '70 e l'inizio degli anni '80, ci fu l'intento di
riprendere il filone fantascientifico degli anni '50, adattandolo ai
nuovi potenti mezzi della tecnologia (con i conseguenti effetti
speciali) e soprattutto alla sensibilità del cinema post-moderno.
Ciò invero ha comportato una
esplicitazione nella rappresentazione e narrazione della violenza,
lasciandosi alle spalle sia gli sfondi filosofici, candidi e armonici
di allora per dare vita a quello che è stato battezzato anche come
uno dei più importanti film del filone cyber punk della storia del
cinema.
Terminator è diventato un cult
indiscusso, uno dei film più importanti della sci fi per un
corollario di motivi ben precisi.
Uno dei primi è l'inusitato tasso di
violenza con stragi ed esecuzioni a gogò, la maschera inespressiva
di Schwarzenegger che sfruttava il corpo e non la mimica, aver creato
una fusione perfetta tra tecnologia e umanità, e infine l'uso del
corpo/macchina in alcune scene che sono diventate caposaldi.
Cameron intuisce subito che
rivoluzionare la fantascienza senza pianeti e battaglie stellari ma
con i piedi per terra sul nostro pianeta in una sorta di carneficina
condotta dal cyborg era una sfida importante, ma era anche vero che
lo stesso pubblico voleva gustarsi il massacro con degli effetti
speciali sempre più verosimili e in grado di zoomare dettagli come
un occhio che usciva dall'orbita o un corpo martoriato di proiettili
e infine proprio allargare l'indagine sulla trasformazione del corpo
umano.
La scena nella stazione di polizia è
diventata la più politicamente scorretta di sempre con forse uno dei
più alti numeri di agenti uccisi senza pietà così come un'altra
scena indimenticabile quella proprio all'interno della discoteca.
Il finale poi fu di una tensione
altissima.
Cameron ha scritto e diretto un film di
azione violento di un ritmo infallibile, narrativamente ai confini
con il mondo dei fumetti, suggestivo a livello figurativo, strepitoso
a quello degli effetti speciali che deve il merito a un asso assoluto
come Stan Winston