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giovedì 28 novembre 2013

Thor-The Dark World

Titolo: Thor-The Dark World
Regia: Alan Taylor
Anno: 2013
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Continuano le avventure di Thor, il più forte degli Avengers, che combatte per salvare la terra e tutti i Nove Regni da un oscuro nemico che vuole dominare l'universo. Thor lotta per ristabilire l'ordine tra i pianeti... ma un'antica dinastia dominata dallo spietato Malekith minaccia di far ripiombare l'universo nell'oscurità. Affrontato da un nemico a cui nemmeno Odino e Asgard possono opporsi, Thor deve intraprendere il viaggio più pericoloso ed introspettivo della sua vita, che lo ricongiungerà con Jane Foster e lo obbligherà a sacrificare tutto per salvare l'universo intero.

Il primo Thor non poteva avere i fasti di produzione che invece il secondo, dopo il successo planetario del primo, ha ovviamente ottenuto.
Mentre nel primo anche la sceneggiatura non apriva troppi varchi temporali, qui gli sceneggiatori hanno fatto un lavoro incredibile, ma non incredibilmente riuscito come forse pensavano, nell'unire varie storie sotto un unico soggetto.
Thor the dark world non è poi così dark come ci aspettavamo. Certo c'è moltissima azione, i personaggi sono interpretati bene, tutto l'assetto tecnico non mostra incrinature e Asgard non è mai stata così bella. Eppure dopo un pò il film comincia lentamente e poi sempre più velocemente, unito alla corsa contro il tempo, ad inciampare, cadendo da un mondo all'altro e mischiando la fisica con i colpi di scena di Malekit e Loki. Alcuni antichi avrebbero forse optato per frenare la tragedia e le caratterizzazioni dei personaggi per dare più spessore alla c.g e alle astronavi, agli elfi oscuri e alla storia d'amore abominevole tra Jane e Thor.
Qui alla tragedia non si assiste e Odino che piange per la moglie e ben altra cosa. Il bisogno di dover per forza esagerare diventa sempre e più frequentemente quel limite invalicabile degli americani nel tratteggiare le storie dei super-eroi che stanno avendo un successo planetario senza confini. Esagerare sempre e per forza porta a dei paradossi. In questo film non basterebbero cinque o sei pagine per elencarli tutti.