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martedì 12 febbraio 2013

Citadel

Titolo: Citadel
Regia: Ciaran Foy
Anno: 2012
Paese: Gran Bretagna/Irlanda
Festival: TFF 30°
Giudizio: 3/5

Tommy Cowley vive una vita tranquilla e riservata insieme alla moglie incinta in un decadente complesso di appartamenti. Un giorno, però, la coppia viene attaccata da un gruppo di ladri incappucciati e la donna viene uccisa, lasciando Tommy da solo a occuparsi della bambina appena nata.

Citadel è una piacevolissima sorpresa passata in sordina al TFF e che ha raccolto un importante applauso della critica. Semplice e minimale, risponde perfettamente alle richieste del pubblico su una tematica (agorafobia ma molto di più…) e che riesce per tutta la durata nel compito difficile di mantenere un alto tasso di suspance. Dimenticate mostri, cazzate, estremismi tutt’altro che realistici, qui i connotati del film mostrano il loro pezzo forte già dalla potentissima scena iniziale.
Al di là della trama che non rispetta la logica del film forse l’unico momento un po’ meno riuscito è quello del finale dove il colpo di scena darà non poco da pensare su possibili chiavi di interpretazione.
Aneurin Barnard è perfetto, con quella faccia stralunata che mantiene la stessa espressione di paura e disagio per l’intera durata della pellicola e continuamente sottoposto a primi piani e dettagli su ogni sofferta espressione.
Minimale e con una cura del dettaglio più una fotografia desaturata il reparto tecnico non fa una grinza a parte una piccola nota dolente sugli effetti in c.g.
Quattro componenti padre in preda alla paura più totale+figlia piccolissima che altro non fa che piangere+atmosfera davvero davvero inquietante+realisticità.
Un film che non è costato molto ma che s’impegna e risponde alla domanda sempre più critica ovvero spaventare e tenere lo spettatore in ansia dall’inizio alla fine.