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giovedì 24 novembre 2011

Alien Hunter


Titolo: Alien Hunter
Regia: Ron Krauss
Anno: 2003
Paese: USA, Bulgaria
Giudizio: 1/5

In Antartide, un oggetto misterioso intrappolato nel ghiaccio emana uno strano segnale. Per decifrarlo viene chiamato Julian Rome, un brillante criptologo dalla carriera compromessa a causa del suo debole per le studentesse. Ora sta a lui risolvere il rebus, ma deve fare presto: il ghiaccio sta per sciogliersi.

Un nave che si regge sulla sola capacità di mischiare elementi legati ad altri film se non ha un regista originale è destinata ad affondare. E’così l’opera prima di Krauss affonda malamente senza dare al regista un’altra possibilità di girare altri film.
La sceneggiatura fa acqua da tutte le parti. Solo alcuni assurdi come l’oggetto che quando si apre indovinate che fa? esplode (come la prassi dei film americani insegna) oppure la studentessa che ha avuto una relazione con il professore e  guarda caso è una delle ricercatrici nel progetto dell’Antartide, oppure il peggio del peggio, il governo che è più preoccupato dallo scandalo sessuale del professore con la studentessa che del reale pericolo della presenza dell’alieno.
Gli assurdi sono i passi falsi delle distribuzioni che come in questo caso puntano sulla presenza di un attore come James Spader che sinceramente non è niente di che, in questo caso poi, non fa altro che riciclare la performance dello scienziato di STARGATE(guarda caso in tutti e due i film fa il criptologo).
Il fatto che tra i paesi produttori ci sia anche la Bulgaria non fa presagire nulla se non piccoli moniti d’inaspettata preoccupazione.
Lo spreco e le colpe vanno fatte risalire alla scelta del soggetto, che non sa più cosa dire tanto è stato sfruttato e la natura stesa di uno sviluppo quanto mai prevedibile diventa la nota dolente che si associa in questo pallosissimo tour de force per lo spettatore..