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domenica 20 marzo 2011

Sottozero

Titolo: Sottozero
Regia: Gian Maria Polidoro
Anno: 1987
Paese: Italia
Giudizio: 2/5

Smanioso di rapido guadagno, operaio veneto va a lavorare in una base petrolifera artica: paga alta, molti disagi. Fa amicizia con un romano puttaniere e ciurmatore che lo trascina in un carosello di sbronze, poker, notti brave e donnine.

Gianluigi Polidoro è uno di quei registi che probabilmente non sarà mai ricordato se non forse per il SATYRICON che sicuramente non era ben riuscito e tentava di confrontarsi con il capolavoro del maestro romano, ma almeno aveva un buon Tognazzi dalla sua. Le altre rimangono commedie sbiadite, senza un motivo particolare per essere girate. Naturalmente è il caso di Sottozero che punta tutto su Calà e già questo la dice lunga. Le espressioni dell’attore sono poi quelle che lo accompagnano in tutti i suoi film, fatta forse eccezione per la pellicola di Ferreri, e il plot che poteva essere meglio giocato si perde dopo poco facendo emergere una quasi totale assenza d’idee e un’amicizia tutta italiana che dopo una decina di minuti inizia addirittura ad infastidire ed è quindi una fortuna che arrivi tardi nel film.
Probabilmente l’unica cosa che si salva di questa commedia che cercava di essere seriosa portando l’italiano col suo sogno nel cassetto a lavorare sottozero per comprarsi un bar rimane la musica di Umberto Smaila, un motivetto piacevole che accompagna bene le poche immagini in cui non compaiono i personaggi.