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venerdì 8 marzo 2024

Warrior-Iron Claw


Titolo: Warrior-Iron Claw
Regia: Sean Durkin
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Nel 1979 Fritz Von Erich, un wrestler massiccio e tenace, sogna il titolo di campione del mondo e per costruirsi un'immagine di successo noleggia con fatica un'auto di lusso. Non gli sarà bastato, ma anni dopo avrà comunque fatto abbastanza soldi da comprarsi un piccolo ranch e mettere su una nutrita famiglia. Ora la sua missione nella vita è far sì che siano i figli a conquistare l'agognata cintura, ma il primo è morto a soli cinque anni, Kevin è imponente e abile sul ring però incespica al microfono, Kerry si è dato all'atletica e solo David sembra avere tutti i numeri necessari. Il più giovane Mike invece è meno muscoloso e pure meno interessato al wrestling, nonostante le pesanti pressioni del padre. Quando gli Stati Uniti decidono di non partecipare alle Olimipiadi di Mosca, Kerry torna a casa e il padre indirizza anche lui verso il ring, aumentando ulteriormente la competizione tra fratelli.
 
Al cinema come sempre tutto è più bello ed enfatizzato. Warrior-Iron Claw era uno di quei film che aspettavo senza capacitarmi del perchè forse la tematica o il fatto di vedere Carmy e gli altri tutti imbolsiti alle prove con una storia di puro dramma. Il giardino delle vergini suicide al maschile. Perchè è così in un film che alterna sempre passaggi molto belli con scene e momenti di pathos a volte esagerati che affondano la pellicola e la narrazione. La storia di un gruppo di fratelli che si amano quasi incapaci di amare tutto ciò che sta al di fuori di loro. Di una vita quasi in cattività con un padre padrone che specula, crede e inonda di aspettative e umiliazioni i propri figli prendendo di fatto quasi sempre lui la scena a differenza di quelli che dovrebbero essere i protagonisti.
Un finale strappalacrime che forse è il momento più bello del film e un peccato per come tutta la parte legata agli steroidi e gli agenti dopanti venga messa da parte e mostrata in rarissimi momenti.