Visualizzazione post con etichetta Classe-Entre les murs. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Classe-Entre les murs. Mostra tutti i post

venerdì 18 marzo 2011

Classe-Entre les murs

Titolo: Classe-Entre les murs
Regia: Laurent Cantet
Anno: 2008
Paese: Francia
Giudizio: 5/5

François è un giovane professore di francese in una classe media di una scuola "difficile" di periferia. Avendo deciso che la sua missione è quella di istruire e non di addomesticare, François non esita ad affrontare coraggiosamente i suoi ragazzi ponendoli davanti ai loro limiti per motivarli, a costo di prendere alcuni rischi.

Si sa che oramai il cinema francese è tra i migliori paesi che sfornano pellicole assai interessanti che si muovono perfettamente su tutti i generis.Vincitore della palma d’oro al festival di Cannes 2008, la classe non è solo un gioiellino, un film piacevole che regala un vasto repertorio di attori giovani la maggior parte ragazzi presi proprio dalla stessa scuola ma è di più, un film attuale anti-tradizionalista a tutti gli effetti. Il film si stratifica sotto più piani sapendo attentamente essere interessante con un buon ritmo senza troppo scadere nella fiction e regalare tutti i messaggi per un buon cinema che sempre più può rivelare quali siano le difficoltà attuali in questo caso in campo scolastico.
La tecnica usata non è nuova al regista del bellissimo RISORSE UMANE, riprende gli studenti in tempo reale e il pregio più grande è quello di aver girato il film finora più importante sulla scuola.
Gli studenti che come dicevo arrivano dal ghetto sono sorprendenti, quando Francois chiede chi sia realmente francese quasi nessuno sembra rispondere fatta eccezione di alcuni casi. La scuola è eterogenea sempre più una contaminazione sorprendente di etnie rappresentate da ottimi ragazzi volontari che hanno superato dei provini proprio nell’ambiente designato.
Non ci sono mai cadute di stile, i temi trattati riescono ad essere ampi ed esaustivi, il ruolo del professore nonché l’attore che lo interpreta è sviluppato perfettamente e in sostanza rimane uno di quei film che sarebbe doveroso proiettarlo in tutte le scuole di vari paesi.
E’un film comunque disarmante che appura delle difficoltà sempre più presenti nella formazione scolastica e nel coraggio degli insegnanti di cercare di fare il possibile per arginare gli ostacoli che si presentano oggigiorno.
Spettacolare davvero contando infine che Cantet non fa un cinema retorico, estetico o paternalista, non sceglie mai la strada più facile e se anche può sembrare scontata la sorte del ragazzo di colore bhè non è così banale l’aggrovigliamento che c’è alle spalle.