Visualizzazione post con etichetta Revenant(2015). Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Revenant(2015). Mostra tutti i post

domenica 10 gennaio 2016

Revenant(2015)

Titolo: Revenant(2015)
Regia: Alejandro Gonzales Inarritu
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

La pellicola è ambientata nel XIX secolo e narra la storia di Hugh Glass un cacciatore di pellicce che viene sbranato da un orso. I suoi compagni decidono di lasciarlo morire e di approfittare per derubarlo. Ma Hugh sopravvive e decide di vendicarsi con gli uomini che lo hanno abbandonato e tradito.

The Revenant è un'esperienza così intensa che capita raramente di trovarsi catapultati in un clima del genere.
Un'avventura epica e totale in luoghi sconosciuti e impervi, con una lavorazione difficilissima, maestranze pronte a scappare, attori che sono dovuti più volte tornare in quei posti e abbandonare altri progetti. Il film è stato girato in Alberta, in Canada, utilizzando solo illuminazione naturale in inverno (quindi con pochissimo tempo a disposizione) per poi spostarsi in Argentina.
Molte persone sono state licenziate o se ne sono andate e Inarritu conferma che parte della troupe ha lasciato la pellicola: “Ma come regista, se riconosco un violino fuori tono, devo toglierlo dall’orchestra".
Un autore che sta facendo sempre più parlare di se e con una capacità e una diversità nel suo cinema davvero sorprendente contando il precedente BIRDMAN che sondava il marciume dietro le quinte dei teatri americani.
The Revenant mostra alcune scene davvero originali che forse non vedremo mai più, come l'attacco dell'orso, una battaglia intensa nell'inizio e Glass che precipita da una rupe a cavallo.
E'un viaggio di redenzione, una caccia all'uomo, un manuale di sopravvivenza, uno scontro tra civiltà. Con una mdp sempre attaccata agli attori come se facesse a tutti gli effetti parte del corpo, siamo veramente di fronte a un lauto banchetto di virtuosismi e movimenti eleganti, contrapposti ad una macchina da presa sempre presente ed invasiva quel che basta per rimarcare la personalità dell’autore.
Coadiuvato da una fotografia immensa di Emmanuel Lubezki, The Revenant è un'odissea disperata e tormentata, condizionata da un senso di vendetta costantemente controbilanciato da un tanfo di morte che aleggia attorno al protagonista, quasi sempre agonizzante per le ferite infertegli da un orso e dalle condizione atmosferiche.
Senza stare a parlare degli attori, forse per la prima volta Di Caprio riesce ad essere se stesso senza essere qualcun'altro, senza travestimenti e camaleontiche prestazioni. Sinceramente non mi interessa nulla se sarà da oscar o meno, dal momento che l'oscar è una statuetta che non significa nulla.
The Revenant è un film che sembra appartenere ad un'altra epoca, facendoti cogliere realmente le sofferenze di quella tragica esperienza e di quel duro e doloroso stile di vita.
Solo per questo il film merita quanto di più gli si possa dare, contando sempre che la corona spetta al suo creatore e a quanta difficoltà, tra location e tutto il resto, ha avuto per portare a compimento la sua immortale opera.