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giovedì 17 marzo 2011

Human Centipede

Titolo: Human Centipede
Regia: Tom Six
Anno: 2009
Paese: Paesi Bassi, Gran Bretagna
Giudizio: 3/5

Jenny e Lindsay, due turiste americane in vacanza in Germania si ritrovano sperdute in un bosco dopo aver forato una gomma. Alla ricerca di aiuto, arrivano di fronte ad una lussuosa villa abitata dal Dr. Heiter, un chirurgo di fama internazionale da tempo in pensione. Ma il padrone di casa si dimostrata ben presto una figura inquietante, che vuole usare le due ragazze per i suoi folli scopi.

Cosa fare se un folle medico vuole unire chirurgicamente tre persone, ovvero bocca con ano allo scopo di creare un millepiedi umano?
Quando uno pensa di averle viste quasi tutte arriva una produzione indie a smussare la tua indole di cultore del “ho già visto tutto, non mi stupisco più di niente”e in questo caso l’effetto “stupeficium” viene calcolato solo sulla base dell’idea visto che purtroppo il film non regala tutta questa pantomima.
Six crea uno scenario cupo, un incidente scatenante da prassi e una casa ospedale fatiscente con un ottimo Dieter Laser che impersonifica molto bene un medico pazzo che dopo aver unito i suoi cani e ossessionato dalla divisione dei fratelli siamesi cerca a tutti i costi di proporre uno scempio quanto mai inutile ma di forte impatto visivo. Se l’idea poteva creare interessanti performance e scelte inusuali, la stessa sceneggiatura di Six che ha definito il film il primo di una trilogia sul millepiedi umano, non arricchisce e anzi limita le scelte visive accorciando tutto e mostrando appena appena qualcosa senza irrompere mai con violenza o crudeltà. Ci sono tutti i cliché del genere, il temporale e il rifugio in una casa ancora più isolata abitata da un uomo solo e inquietante. C’è la segregazione e l’impossibilità della fuga e della richiesta d’aiuto. C’è un mostro, lo scienziato pazzo. Ma a parte tutto questo non c’è uno scopo e non viene valorizzato nulla cestinando il millepiedi come un prodotto mediocre che avrebbe potuto dare di più almeno sul piano dello splatter. In ultima analisi il film come faceva notare qualcuno se preso come una parodia di diversi horror con uno scienziato pazzo può essere sicuramente apprezzato di più e divertire seppur inconsapevolmente una buona fetta di pubblico.