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sabato 22 novembre 2025

M3gan 2.0


Titolo: M3gan 2.0
Regia: Gerard Johnstone
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Sono passati due anni dai tragici eventi quando si era scatenata la furia omicida della bambola M3gan prima di essere distrutta. Ora la sua tecnologia viene rubata da una potente azienda, l'Unità Innovazione della Difesa, per creare un'altra bambola ancora più letale, Amelia, che entra subito in azione nel corso di un'operazione sul confine turco-iraniano per liberare uno scienziato che è stato rapito ma poi la situazione va completamente fuori controllo. Ben presto diventa un pericolo numero uno perché è sempre meno disposta a seguire gli ordini degli umani.
Per fermarla deve tornare in azione Gemma, che nel frattempo è diventata una figura di spicco nella regolamentazione dell'intelligenza artificiale. La donna, che ha un rapporto conflittuale con sua nipote Cady che è intanto cresciuta e tende a disobbedirle spesso, riporta così in vita M3gan, con delle modifiche per renderla più veloce. Viene poi sottoposta a un ferreo addestramento per cercare così di fronteggiare e sconfiggere Amelia.
 
Avevo desritto il primo MEGAN come CHUCKY 2.0 e poi manco a farlo apposta esce il sequel che si chiama proprio M3gan 2.0. Alla fine sempre di upgrade si parla. Qui più sul taglio fantascientifico, le Ai, tanta carne al fuoco per una storia che ho trovato riuscire ad essere più complessa del primo capitolo per alcuni effetti più casalingo mentre qui abbiamo una galleria di personaggi più ampia e anche i plot twist narrativi richiedono più sforzo per una storia desiamente più complessa. Diventa più esplicita la riflessione sulla dipendenza e i pericoli dell'intelligenza artificiale, diventa più articolata la denuncia per alcuni sistemi che non sembriamo ancora di grado di controllare diventando così esplicita così la sua natura più politica che si nasconde dietro il genere e sottolinea come la tecnologia, sfruttata per scopi militari, può sfuggire totalmente al controllo. La resa dei conti finale sembra uscita dai recenti TRON o ALITA dimostrando come il risultato possa stupire e allo stesso tempo risultare molto più violento del previsto anche se con troppa cg. Dall'altra però la leziosità di renderlo così patinato e hi-tech talvolta rovina e stona dove l'esercizio di stile e l'eleganza avrebbero dovuto lasciare il posto a più brutalità e sporcizia visiva