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giovedì 15 aprile 2021

Se c'è un aldilà sono fottuto. Vita e cinema di Claudio Caligari


Titolo: Se c'è un aldilà sono fottuto. Vita e cinema di Claudio Caligari
Regia: Simone Isola, Fausto Trombetta
Anno: 2019
Paese: Italia
Giudizio: 4/5

3 ottobre 2014: ospite del critico Fabio Ferzetti in redazione al quotidiano "Il Messaggero", Valerio Mastandrea dà lettura di un messaggio speciale indirizzato a Martin Scorsese. A nome della crew che sta cercando di mettere in produzione Non essere cattivo - terzo film di Claudio Caligari che fatica ad avere il via - l'attore romano invita il regista a vedere il film di debutto del regista, Amore tossico. La questione è urgente: Non essere cattivo, ultimo dei soli tre film realizzati da Caligari in quasi quattro decenni di attività, è un'opera che "non può aspettare". Non solo per la difficoltà apparentemente incorreggibile, quasi una maledizione, nel riuscire a trovare finanziamenti per le sue sceneggiature, ma perché il regista è gravemente malato. La speranza è che Scorsese riconosca la passione divorante per la settima arte come una malattia familiare e possa correre in aiuto.
 
Commovente questo omaggio ad uno dei miei registi italiani preferiti. Un autore maledetto e un attento e lucido sociologo di un epidemia italiana legata alla droga e una parentesi sui sequestri.
Il documentario in sè cattura le ultime fasi dal casting fatto da Mastrandrea a Marinelli e Borghi, all'anima messa dall'attore romano al servizio del suo fedele maestro, al perseguire un sogno nel cassetto dopo aver scritto moltissime sceneggiature senza essere mai stato preso in considerazione dalle produzioni di allora. Un autore scomodo e per questo tenuto ai margini che con Amore Tossico
 aveva fatto parlare di sè, di ciò che non andava, dove era stato messo in croce dai perbenisti e da una certa stampa di allora che ha continuato con ODORE DELLA NOTTE a descrivere una banda di criminali e infine con un sequel del suo capolavoro ai tempi nostri Non essere cattivo che di fatto sancisce come il problema della droga persista avendo di fatto cambiato solo sostanza ma non gli effetti disastrosi su un ghetto e sui quartieri popolari.
Toccante quando parlano gli attori del suo primo film, quando tra immagini di repertorio conosciamo il cast che promuoveva il film nei festival, quando parla chi lo ha conosciuto, quando Marinelli si commuove, quando Mastrandrea si mette completamente al suo servizio aiutandolo e sostenendolo in tutto; quando Caligari assiste al suo debutto nel cortometraggio sul sociale ascoltandolo mentre parla di lui assieme a Giallini, quando vediamo la scelta del cast del suo ultimo film, quel foglio attaccato alla parete con tutte le pedine che si vanno a comporre.
Se c'è un aldilà sono fottuto. Vita e cinema di Claudio Caligari è un documentario coraggioso che andava fatto, che regala attimi di vero cinema, che detta legge su un autore che avrebbe potuto regalare molto di più se solo avessero creduto in lui..sono tanti i registi italiani ma pochi quelli a cui hanno dedicato e che hanno meritato un documentario come omaggio