Regia: Jonas Govaerts
Anno: 2014
Paese: Belgio
Giudizio: 2/5
Sam, un ragazzino di dodici anni, si avvia verso il consueto campo estivo con gli altri boy scout. Introverso e misterioso, il piccolo Sam non riesce a fare amicizia con gli altri che invece lo emarginano e lo deridono. Pian piano mentre gli scherzi ai danni del ragazzino iniziano a farsi piu' pesanti, cominciano a capire che la vittima è meno indifesa del previsto e il gruppo si renderà conto che sta tormentando il boy scout sbagliato.
Quando l'avventura incontra l'horror, il viaggio di formazione e il viaggio dell'eroe, i risultati possono assumere strane connotazioni.
A volte stupiscono e si grida al capolavoro come in BEAST OF THE SOUTHERN WILD e TIDELAND, oppure si delude fortemente come in questo esordio di Govaerts.
Cub-Piccole prede è un film che poteva rivelarsi interessante, lo sono le contaminazioni e una certa idea di cinema che sembra emergere dai gusti del regista, ma che purtroppo sprecano ogni possibilità e soprattutto gridano alla forzatura più controproducente che si potesse immaginare.
Eppure è nella trama che traccia i suoi limiti maggiori, come una mappa della caccia al tesoro di questo manipolo di bambini che ti sembra di sapere già dove condurrà, appesantito da alcune imbarazzanti interpretazioni e alcuni dialoghi davvero ai limiti della sopportazione.
Ammiro il coraggio che si cela dietro intenti come questi, soprattutto in un paese come il Belgio che ultimamente sta regalando e deliziando grazie ad alcuni registi interessanti e alcuni film che lasciano il segno.
Cub, forse complice il target, un concetto di violenza psicologica e fisica quasi assente (non abbiamo nemmeno menzionato lo splatter di cui il film prende dichiaratamente le distanze) lascia sgomenti soprattutto nel finale, senza stare a imprimere e pesanti critiche sulle caratterizzazioni dei personaggi e alcuni buchi di sceneggiatura madornali.
Il regista, un giovane “lupetto”, nel tentativo di omaggiare un certo cinema del passato, ha commesso, purtroppo, alcuni grossolani errori difficilmente perdonabili.