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mercoledì 13 giugno 2012

21 Jump Street


Titolo: 21 Jump Street
Regia: Phil Lord, Chris Miller
Anno: 2012
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

I due poliziotti Jenko e Schmidt, che fanno parte dell'unità segreta Jump Street, vengono incaricati di intraprendere una missione sottocopertura in una scuola superiore. I due, grazie al loro aspetto fisico, non hanno difficoltà a mescolarsi agli altri studenti, ma la vera impresa sarà sgominare un cartello di pericolosi e violenti narcotrafficante (vero scopo della missione) e confrontarsi nuovamente con le ansie e i problemi dell'adolescenza, che evidentemente non hanno risolto.

I Jump street erano agenti di polizia sotto copertura negli anni’80. Il film Jump street quindi altro non è che una  versione cinematografica tratta dalla serie tv 21 Jump Street.
Andata in onda per cinque stagioni a cavallo tra gli anni 80 e 90, la serie era nota soprattutto per aver avuto nel cast il giovane e futura star Johnny Depp. Manco a farlo apposta lo stesso attore si guadagna un cameo davvero sopra le righe, un exploit perfetto degna di ogni trasformista, forse una delle uniche cose interessanti del film.
Miller arriva dalla scuola SCOTT PILGRIM così come altre commedie per teen-ager che tanto sembrano piacere al giovane pubblico yankee.
L’action-comedy in questione è classica e super stereotipata nella sua messa in scena.
Calca un genere abusatissimo negli ultimi anni ad Hollywood slittando di poco lontano da film come I POLIZIOTTI DI RISERVA è cercando di caratterizzare due giovani piccole promesse direttamente proporzionali alla qualità dei film che interpretano.
I registi sfruttano il classico impianto narrativo: personaggi con caratteristiche opposte (nerd/muscoloso), il peso compromettente della comicità che non riesce a dare spessore a nessuna scena del film e così via.
Il risultato è a tratti pedante,  confermando la regola che se lo scherzo è tirato troppo per le lunghe tanto da apparire una forzatura, non solo non fa ridere, ma rischia di non riuscire a rendere niente di funzionale e apparentemente logico.
Forse l’unica scena davvero riuscita è quando prendono la droga dallo spacciatore e non riescono ad espellerla quindi hanno delle allucinazioni divertenti. Purtroppo però anche questa scena è già stata troppo abusata e sembra il perfetto espediente per ricorrere ai ripari da una storia noiosa. Altre cose invece danno da pensare come ad esempio la formazione dei due giovani che sentendosi forti sparano colpi in alto per attirare l’attenzione abusando della loro ruolo. Questo però fa un po’ meno ridere ma come tutte le assurdità, il regista cerca di esaltarne il peso rendendola comica.