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lunedì 9 agosto 2021

Trese


Titolo: Trese
Regia: Jay Oliva
Anno: 2021
Paese: Filippine
Stagione: 1
Episodi: 6
Giudizio: 3/5

Alexandra Trese risolve casi di omicidi e crimini legati a fenomeni soprannaturali, in una Manila in cui figure della mitologia Filippina interferiscono con il mondo moderno
 
Trese pur con i suoi limiti ci rimanda alla mitologia e al folklore filippino e già solo per questo dovrebbe destare l'interesse degli appassionati di genere. Horror, maledizioni, mostri, possessioni, maledizioni, insomma in questa prima stagione (tratta da un famoso fumetto filippino) non mancano certo gli ingredienti e la garra giusta per sparare dei colpi interessanti.
A partire dalla regia di Jay Oliva, un regista conosciutissimo, che vanta al suo attivo innumerevoli film d'animazione targati Dc (senza stare a citarli tutti perchè sono davvero tanti), la sua classe si vede in particolar modo per il ritmo e il montaggio davvero frenetici e con uno stile e un marchio impeccabili. In Trese ambientato a Manila, ogni storia tratta una leggenda dell'orrore portando alla luce in particolar modo la guerra tra i Babaylan (gli sciamani) e i Duende, spingendosi poi molto più in là chiamando a rapporto direttamente divinità e demoni, dagli Aswang alla White Lady, passando per il Tikbalang e il Tiyanak, il tutto con una storia che dal canto suo ha una sua continuità pur con tasselli indipendenti.
Grazie ad una durata di 25 minuti per episodio, la serie scorre fluida, piena di combattimenti, scene splatter e stragi senza lesinare sul sangue e sulla violenza. Certo alcuni colpi di scena e alcuni climax vengono sciorinati velocemente senza lasciare quella suspance o quell'atmosfera che ha volte viene spezzata dall'azione e soprattutto senza lasciare l'occasione di approfondire la terminologia e le varie creature che si vedono negli episodi.

lunedì 3 settembre 2018

Mondomanila


Titolo: Mondomanila
Regia: Khavn de la cruz
Anno: 2012
Paese: Filippine
Giudizio: 4/5

Nato come racconto, premiato al Palanca Awards for Literature (importante premio letterario filippino), Mondomanila è il risultato di 9 anni di lavoro immersivo in cui Khavn ne ha realizzato per il cinema diverse versioni, prima come corto, poi come serie a episodi e infine come lungometraggio. Una commedia nera dai toni iperrealisti incentrata sulla figura di Tony de Guzman, un antieroe per cui la vita è corta, brutale e mai dalla tua parte. La sua filosofia è "prendi quello che puoi e quando puoi, godi e fotti il sistema". Nel brutale circo dei bassifondi, prostitute, yankee pedofili, casalinghe sole, tossici, e omosessuali, sono la sua unica famiglia.

Mondomanila è un trip andato a male.
Una galleria d'immagini abbastanza strazianti e di una ferocia e un nichilismo ai limiti estremi.
Il livello di degrado, di violenza, di sopravvissuti che cercando qualsiasi modo per drogarsi e sopravvivere mangiando topi in un ammasso di lamiere unito a tanti squardìci, mai belli, diventano la cartina di questa capitale in cui non sembrano esistere, almeno per i giovani, freni inibitori.
Il lavoro di De la Cruz avrà avuto sicuramente molti problemi, traversie produttive strane e molto lunghe e tutta una serie di nemici tra cui il governo filippino che dalle immagini sembra proprio fregarsene del destino degli abitanti della capitale.
Ragazzini che vogliono fare solo sesso avendo rapporti con animali e poi uccidendoli, nani che si prestano ad ogni tipo di cose, fratelli minori che per aiutare la mamma si prostituiscono dicendo che in realtà fanno massaggi e tossici degenerati che si danno al rap.
E'un calvario Mondomanila attraversandola sembra di trovarsi accanto una Sodoma un pò più moderna e globalizzata ma dall'altra parte è un grido disperato di aiuto contando che la maggior parte dei protagonisti sono poco più che ragazzini.
Il ritmo poi è scoppiettante, molto velocizzato e con frame sparsi presi un po ovunque con alcune qualità di girato non proprio pulite. Complice una colonna sonora disperata che sembra buttare tutto ancor di più nel caos.
"Non spero necessariamente che Mondomanila ispiri questa generazione, ma spero davvero che toccherà il prossimo. Sì, c’è la realtà presente, ma c’è sempre anche la speranza che questa realtà possa cambiare a un certo punto. Se tutto va bene, Mondomanila consentirà questo alle persone, perché fare affidamento sui leader non sempre funziona: a volte bisogna farlo da soli." (Khavn)