Titolo: Ragazza del mondo
Regia: Marco Danieli
Anno: 2016
Paese: Italia
Giudizio: 3/5
Giulia con tutta la sua famiglia fa
parte dei Testimoni di Geova. Le regole che l'appartenenza a questo
gruppo religioso le impone sono rigide e comportano una separazione
nelle relazioni sentimentali con i non appartenenti alla comunità.
Un giorno conosce, durante uno dei suoi impegni di proselitismo,
Libero. È un ragazzo che la colpisce immediatamente e di cui si
innamora ma la sorella, che li sorprende una sera, ne parla con i
genitori e la comunità viene subito coinvolta. Giulia viene
diffidata dal continuare a frequentarlo, pena l'allontanamento dalla
Chiesa ma decide di non arrendersi.
L'esordio di Danieli pur essendo un
film imperfetto sotto molti aspetti, a partire dal radicale
cambiamento di Giulia in troppo poco tempo, ha la sua efficacia,
punta su un tema scottante e poco conosciuto come i testimoni di
Geova e la loro adattabilità al mondo.
Grazie anche ad un ottima performance
di Del Bono nei panni del responsabile della congrega, Danieli
costruisce e dipana una storia realistica e al contempo funzionale a
far emergere i problemi e i contrasti di una chiesa con la modernità,
l'ortodossi e il rigore, il concetto di obbedienza e tutte le regole
ferree che limitano la socializzazione dei credenti portandoli a
doversi separare dagli "uomini del mondo" ovvero i non
credenti.
Un film di formazione che diventa
ribellione e al contempo non commette l'errore di far passare i
membri religiosi come dei fanatici anche se in alcune scene
(l'interrogatorio a Giulia dopo le prime frequentazioni con Libero) i
dialoghi e alcune perfomance evidenziano una curiosità e
un'intrusività inquietante.