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mercoledì 14 marzo 2012

Doomsday


Titolo: Doomsday
Regia: Neil Marshall
Anno: 2008
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 3/5

Quando in Scozia si accende il focolaio di un letale virus chiamato Reaper, la popolazione di tutto il Regno Unito viene decimata, e per evitare il diffondersi del contagio nel resto del mondo le isole britanniche vengono isolate e messe in quarantena. 25 anni dopo il Reaper riappare improvvisamente in un'altra nazione: per far fronte alla possibile pandemia, un team di soldati e scienziati viene inviato in Scozia per identificare l’origine del virus e cercare di trovarne una possibile cura.

Alla sua terza regia, Marshall si piazza subito come uno dei registi britannici più interessanti sulla piazza. Amante del cinema, Neil è un vero talento nel contaminare i generi. In questo caso poi il tripudio quasi esagerato di citazioni che non starò ad elencare funziona perfettamente come innesto e mistura per l’action fantascientifico che il regista decide di adattare.
In questo caso voleva dare un contributo sul genere dei road movie ma anche la  tragedia post-apocalittica provocata da un epidemia, caratteristica su cui negli ultimi anni tanti grandi nomi si sono cimentati.
Il risultato è un frullatone misto davvero strabordante di ritmo, azione, scene di violenza, cambi improvvisi di location come anche per i tempi storici e le scenografie però il tutto assorbito con una certa freschezza come se appunto l’inglese in questione sapesse sin dall’inizio quello che voleva.
Un cocktail cinematografico ben dosato e ben servito da Marshall che comunque non cade nelle banalità ma mantiene sempre un’atmosfera drammatica e seriosa senza scadere mai nel banale e nel tamarro fine a se stesso.
Il cast poi è funzionale senza essere troppo caricato. La Mitra come giustiziera è credibile, lo stesso vale anche per due super-famosi come Hoskins e McDowell