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venerdì 5 gennaio 2018

Troll

Titolo: Troll
Regia: John Carl Buechler
Anno: 1986
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Un folletto malvagio ha un piano diabolico: trasformare il mondo intero in un paese incantato.

John Carl Buechler è un mestierante che per tutta la sua filmografia ha sempre inseguito mostri sposando come genere il fantasy/horror. Inutile stare a dire che nella sua traballante esperienza il film in questione è sicuramente il migliore nonchè una piccola pietra miliare per film con sotto genere i Troll. Un'idea e un film che nacque sull'onda dei GREMLINS e contemporaneamente a LABYRINT. Il giovane protagonista che sconfiggerà il Troll malvagio è anche il famoso "Atreyu" della STORIA INFINITA e i riferimenti al fantasy non finiscono qui, contando che il genere in questione non è un horror ma una sorta di fantasy "nero" in cui la mitologia norrena (i troll, i groblins, gli gnomi) è ciò su cui ruota attorno al film è ambientato ai nostri giorni.
Se da un lato la regia di Buechler per quanto sia quasi tutta improntata in un'unica location (la casa)
per cui potrebbe definirsi come sotto genere anche l'home invasion, cerca di non farsi mancare nulla (la natura che si imposessa della struttura), il film soffre però di una spaccatura per quanto concerne il target a cui il film potrebbe destinarsi essendo un film troppo infantile per piacere agli adulti ma è anche troppo "di genere" per essere proposto ai bambini, soprattutto nelle scene in cui la bambina sembra quasi posseduta e in alcune smorfie del Troll cattivo.
C'è tanta magia, non manca l'aiutante magico, il mentore che come tutte le strutture fiabesche qui è attribuito all'aiuto dato al protagonista da una strega millenaria, allo stesso tempo la magia che attrae e inganna (la bacchetta, l'anello, etc) e il film per tutta la sua durata non fa uso di volgarità, momenti splatter o punti volutamente demenziali, rimanendo ancorato al genere come una storiella fantasy, intelligente e per questo diventata meritatamente un piccolo cult.
C'è stato poi un "non-sequel" diretto da Claudio Fragasso, che è praticamente l'apoteosi dell'horror trash. Una curiosità, il padre del ragazzo di chiama Harry Potter (che la Rowling sia andata a citare proprio il personaggio del film)