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lunedì 9 agosto 2021

Nient'altro che guai


Titolo: Nient'altro che guai
Regia: Dan Aykroyd
Anno: 1991
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

A Valkenvania quattro tipi vengono arrestati per infrazione al codice della strada e i loro guai non sono che all'inizio
 
L'esordio e unico film alla regia di Aykroyd è stato vessato e criticato all'inverosimile manco ci trovassimo di fronte al manifesto della schifezza. Trovo invece il film nonostante alcune ingenuità, un ottimo esempio di quel filone legato ai redneck, ai bifolchi che abitano nelle lande più remote dell'America rurale, in questo caso nel Jersey in un luogo inventato chiamato Valkenvania.
Un film bizzarro, demenziale, grottesco, horror. Un b movie fortemente legato allo sporco, a quell'antitesi che vede da un lato un milionario spocchioso che abita in un palazzo di lusso trovarsi di fronte ad un gruppo di bifolchi vecchia maniera ancorati ad un loro codice civile e morale.
E così finiamo in questa mansione gigantesca, dove tutto è controllato rigidamente dal suo leader e giudice che ha trasformato casa sua in un labirinto di trappole, insidie, prigioni sotterranee e bizzarri congegni di tortura come l'otto volante/montagne russe, chiamato “Mr. Strappaossa”, con cui condanna subito a morte un gruppo di ragazzi arrivati in paese per caso, dopo il gruppo di protagonisti. Ovviamente le peripezie per cercare di scappare da questo luogo "infernale", porteranno i nostri personaggi a doversi scontrare con stramberie di ogni tipo dove la menzione speciale è quella legata alla discarica/sfasciacarrozze dove vivono i due nipoti del vecchio giudice, Bobo e Debbull, due dementi e grottescamente deformi, tanto da somigliare a dei troll o ai gemelli Pinco Panco e Panco Pinco.
Il cast è ottimo, Chase, Candy e Aykroyd danno il meglio lasciando in secondo piano gregari come la Moore e Negron. Aykroyd andando oltre le scelte commerciali ha fatto una cosa che apprezzo molto, ha soddisfatto il suo gusto personale pur andando incontro a rischi e critiche.