Visualizzazione post con etichetta Guardiani della Galassia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Guardiani della Galassia. Mostra tutti i post

mercoledì 12 novembre 2014

Guardiani della Galassia

Titolo: Guardiani della Galassia
Regia: James Gunn
Anno: 2014
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Per sfuggire all’ostinato Ronan, un essere malvagio la cui sfrenata ambizione minaccia l’intero universo, l'esploratore spaziale Peter Quill è costretto ad una scomoda alleanza con quattro improbabili personaggi: Rocket, un procione mercenario dotato di una grande abilità nel maneggiare le armi e nell’ideare strategie di battaglia; Groot, un umanoide dalle sembianze di un albero con limitate capacità comunicative; la letale ed enigmatica Gamora e il vendicativo Drax il Distruttore.

Forse per quasi tutto il genere umano Gunn può sembrare uno sconosciuto, oppure un piccolo mestierante che ha girato un paio di commedie idiote prima del suo ingresso nelle grosse major hollywoodiane. Non è così. Gunn è responsabile di almeno due chicche della Troma come TROMEO AND JULIET e TERROR FIRMER e a prima occhiata sembra essere scappato da un concerto dei Sex Pistols o aver fatto una piccola comparsata in SID E NANCY.
Fuori come un balcone, ma con le idee chiare, il cineasta americano trova una sua personalissima e accurata propensione per il genere action fantascientifico della Marvel, con un'idea, quella di Quill ladro inseguito dai cacciatori di taglie, che anticipava addirittura la saga di Lucas, con cui possiamo individuare alcune piccole similitudini.
Questa nuova linfa dei Mavel Studios, rivela come per alcune case di produzioni americane, un bisogno di cercare di nuovo di puntare sull'avventura, senza slacciarla dalla storia, ma rendendo le due componenti legate da un intreccio come per i protagonisti del film.
Un target universale, in cui la componente violenta non sovrasta e non incide sullo sviluppo. Sembra quasi come per la nuova saga di STAR TREK di Abrams, che finalmente le tecniche digitali e la c.g sorprendano non solo dal punto di vista della perfetta forma estetica, ma vogliano come nei vecchi film d'avventura, i veri cult anni '80, di contaminare gli aspetti dosando, in un cocktail stranamente riuscito, avventura, dramma e commedia ancorandosi alla narrazione e allo spirito sincero e dissacrante che sta dietro ai personaggi, showdown finale compreso.
Sui personaggi non voglio fare spoiler per il semplice fatto che vanno vissuti e il cast, così diversificato, diventa la ciliegina sulla torta di un primo capitolo che forse ha un unica pecca e cioè quella di essere infarcita con troppe canzoni.