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martedì 17 gennaio 2017

Starship Troopers

Titolo: Starship Troopers
Regia: Paul Verhoeven
Anno: 1997
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Tratto dal romanzo di Robert Heinlein. In un futuro dove regnano ordine e disciplina grazie a truppe superaddestrate, arrivano i soliti alieni terrificanti dalla forma di immensi insetti. Ecco che i "fanti dello spazio" possono mettere in campo tutta la loro preparazione. Solita indigestione di effetti speciali col solito "pizzico di ironia" che dovrebbe essere un valore aggiunto ed è invece un valore tolto. Nessun "nome", tutti giovani e muscolosi.

Starship Troopers è il tipico giocattolone sugli alieni che dato in mano a chiunque ne avrebbe sancito una sconfitta totale o meglio qualcosa di puro intrattenimento da dimenticare dopo poche ore.
Qui in cattedra abbiamo Verhoeven, un veterano e "precursore"di un certo tipo di sci-fi, ovvero uno dei registi più imprevedibili, singolari, affascinanti e anticonformisti di quel periodo.
Cosa fa il nostro buon regista facendo un collegamento con Dante per il suo film SMALL SOLDIERS sui giocattoli. Crea un'apparente dimensione ludica fracassona per arrivare invece ad una critica potente che non risparmia nessuno. Mentre però Dante usava l'astuzia prendendo i giocattoli come critica alle multinazionali, qui Verhoeven gioca molto più sporco e spinge la marcia con dosi di violenza e sangue incredibili.
Critica alla guerra, alla propaganda, come valore e bene supremo per i soldati, la fanteria è metafora della carneficina voluta dall'alto, i soldati non possono che essere automi e gregari che credono in un'ideale che non ha niente a che vedere con loro. Ho apprezzato la scelta di usare attori "sconosciuti" e bellocci dove l'immedesimazione è praticamente impossibile vista l'idiozia e la pochezza di valori, soprattutto se contiamo che nel romanzo erano filippini mentre qui il regista si prende gioco ancor di più mettendo rampolli bellocci Usa. Per chi fare allora il tifo: gli insetti è vero che fanno schifo, ma gli yankee idioti colonizzatori che conquistano di certo non fanno bella figura, soprattutto quando la disfatta arriva nel momento in cui l'esercito senza tattiche si muove alla ceca in terra straniera...più palese di così.
E poi il sangue, la carneficina, i mostri fatti benissimo e fortissimi che non cadono al primo sparo in cui non possiamo dimenticare il mostro finale che cuccia letteralmnete il cervello dai soldati per scoprire i piani del nemico. L'assenza del politicamente corretto creando questa grossa metafora in cui viene criticata l'amministrazione del governo americano degli ultimi tren'anni grazie ad un regista olandese che sembra prendersi la sua rivincita in terra straniera.
Verhoeven ha cambiato profondamente la fantascienza fracassona degli anni '90 con tre film importantissimi dove a parte questo dobbiamo citare per forza ATTO DI FORZA e ROBOCOP.