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giovedì 21 aprile 2016

Nina Forever

Titolo: Nina Forever
Regia: Ben e Chris Blaine
Anno: 2015
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 3/5

Holly inizia una relazione con il suo collega Rob, che è in lutto per la recente morte della sua fidanzata Nina. Holly è innamorata di Rob ed è determinata ad aiutarlo a superare il suo dolore. Eppure ogni volta che fanno l'amore, Nina appare; aggrovigliata, sanguinosa e ancora legata a Rob. Holly non impazzisce e non fugge, cerca di sopportare la condivisione del loro letto, delle loro vite, delle loro menti con la ragazza morta. Se è quello di cui Rob ha bisogno, è quello che farà, indipendentemente da quelle che saranno le conseguenze.

Nina Forever fa parte di quel filone di horror abbastanza anomali e mi verrebbe anche da dire una sorta di dramma psicologico più che mai senza senso e inattuale.
Allo stesso tempo affascina e riesce nonostante la trama ad avere un ritmo interessante e mai troppo lento. Soffre in alcuni momenti di monotonia o si sforza di ripetere alcune scene e alcuni momenti che forse potevano spostarsi su altri dettagli e particolari.
Nina non accetta la morte e gli amanti accanto a lei sembrano accettare la sua presenza, facendosene una ragione e cercando una ragione o persino dei tentativi di fare un perverso gioco a tre. I fratelli Blaine sfruttano un'idea poco comune e originale, questo gli va detto, ma al contempo, Nina Forever sembra non avere tutti gli elementi per essere un lungo.
Dopo la prima parte il film arena vertiginosamente e lo stigma del lutto, così come la presenza assillante di Nina ogni volta che i due amanti fanno sesso, rischia di diventare a lungo andare stancante.

Analizzandolo bene è un film di quelli assai particolari capace, un altro pregio di sceneggiatura, di accompagnarti in zone e luoghi insoliti.