Visualizzazione post con etichetta Animal Kingdom-Season 1. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Animal Kingdom-Season 1. Mostra tutti i post

giovedì 22 dicembre 2016

Animal Kingdom

Titolo: Animal Kingdom
Regia: Jonathan Lisco
Anno: 2016
Paese: Usa
Serie: 1
Episodi: 10
Giudizio: 2/5

Serie drammatica ispirata al film omonimo del 2010 che segue la famiglia Cody: un ragazzo di diciassette anni rimane orfano e si trasferisce nel sud della California per vivere con sua nonna, Janine Cody, capo di una famiglia dedita al crimine.

Sembra di vedere tante cose già viste in Animal Kingdom (che purtroppo solo dal nome ricorda l'ottimo film di Michod, nonostante quest'ultimo abbia firmato il soggetto). Qui il regista infatti mantiene solo le vesti di produttore allontanandosi con molta furbizia da un progetto per una serie di 10 episodi (di cui è già stata annunciata la seconda stagione) e che purtroppo non ha lo smalto e la classe del film australiano che a parte vantare un cast memorabile riusciva in un difficilissmo compito ovvero la descrizione di una famiglia allargata di rapinatori in una durissima Australia
Possono essere tanti i limiti e le pretese da parte dei fan. Il problema più grosso della prima stagione è il concentrato di idiozia abominevole presente in questi primi episodi.
La storia banalotta che anzichè lavorare e scavare nella psicologia del protagonista lo lascia quasi sempre in secondo piano sballonzolato da una galleria di personaggi quasi tutti primari e ovviamente stereotipati a dovere. Insomma una storia che fin da subito sembra già essere ridotta all'osso. Segreti, appartenenza, integrazione, affari sporchi, qualche risicata sparatoria, feste quasi tutte nella stessa location presenti in quasi tutti gli episodi e dialoghi sboccati e penosi.
Purtroppo tutto è superficiale, un mix di clichè che sembra unire lo spirito di squadra di Sons of Anarchy, il non-sense e la tamarria intenzionale di Banshee-Season 4 ma a differenza delle serie citate che nella loro esagerazione promuovevano qualcosa di nuovo, qui siamo su un livello decisamente più basso appesantito da una storia che sembra andare avanti con enorme difficoltà e di fatto non ha mai un climax potente regalando il momento topico, tra l'altro scontato e telefonato, in un finale di stagione che doveva dare di più soprattutto contando che la produzione alle spalle non era affatto male.
Ellen Barkin interpreta lo stesso personaggio di Solo Dio perdona, ovvero la matriarca fatale e senza contare alcune interpretazioni di certo non memorabili ma efficaci per la causa, come il personaggio di Pope (lo zio squilibrato appena uscito di prigione) rimane forse l'unico ad avere qualche carta da giocare in una lia in cui a comandare non sono le norme ma il testosterone.