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sabato 22 novembre 2025

Jimmy and Stiggs


Titolo: Jimmy and Stiggs
Regia: Joe Begos
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Jimmy, filmmaker spiantato, chiama a raccolta il suo vecchio amico Stiggs per reclutarlo nella guerra che ha dichiarato agli alieni che l’avevano rapito e che ora sono tornati a braccarlo. Che sia la verità oppure una costruzione della mente psicotica di Jimmy… sarà una cazzo di carneficina
 
Nel panorama freakshow del ToHorror non poteva mancare uno dei miei registi preferiti dell'attuale panorama horror, il cazzutissimo Joe Begos. Apro e chiudo parentesi sul velo pietoso di Eli Roth che presenta il film dopo che sappiamo tutti essere dalla parte di Israele e questo il direttore del festival ha voluto precisarlo. A parte la parentesi dei due divertentissimi fake trailer Piano Killer e Don’t Go in That House, Bitch! Il film inizia con un Pov per poi alzare l'asticella mostrarci uno sballone che si è appena perso una scopata epica con la sua ex dalle tettone rifatte e tra alcool, canne e cocaina inizia a vedere gli alieni e colpirli con qualsiasi cosa trovi in casa. E' un viaggio nel delirio tutto in chiave fuck per qualsiasi cosa. Come sempre lo stile di Begos è inconfondibile per un film ignorante come quasi tutti i suoi lavori ma così maledettamente intensi e pervasi di un'atmosfera colorata con queste luci al neon che come sempre diventano protagoniste nei suoi film sparaflashando ogni cosa, ogni dettaglio nella stessa casa del regista che diventa la bara di un ambiente acidissimo e pieno di tutto ciò che potrebbe essere definito proibito e proibitivo.
Nel terzo atto poi il film decolla ancora finendo nell'universo complottista fatto di esperimenti alieni, tute spaziali e gore e splatter a manetta finendo nel vero senso della parola per tagliarsi pezzo per pezzo

Monkey (2025)


Titolo: Monkey (2025)
Regia: Oz Perkins
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

In soffitta c'è una scimmietta giocattolo un po' misteriosa. Apparteneva al papà dei gemelli Hal e Bill che, da bambini, la ritrovano e ne azionano il meccanismo ruotando la chiave nella schiena. È l'inizio di una serie di morti orribili che distrugge la loro famiglia. Passano 25 anni e il giocattolo maledetto riappare. Ecco una nuova scia di sangue che costringe i due fratelli, ormai separati, a fare i conti con il loro oscuro passato.
 
Oz Perkins è un altro dei registi moderni horror tra i più talentuosi in giro. Finora ho apprezzato e adorato ogni sua opera e anche questo Monkey per quanto esca completamente dai binari a cui l'autore ci ha abituati è davvero una piccola chicca.
Partiamo subito dal fatto che Oz Perkins è diabolico. Nei suoi film non si ride e si sorride mai, non avvengono jump scared, i corpi non esplodono e non ci sono scene trash.
C'è il grottesco, il macabro, la ritualità, il folklore. Per questo Monkey è completamente un'altra cosa, un'opera dove sicuramente Oz si è divertito come pochi. Ricordiamoci che è l'adattamento di un celebre racconto di Stephen King, prodotto da James Wan. Un film quasi chiamato a comporre non suo per quanto concerne la sua politica d'autore. Monkey probabilmente in mano ad un altro candidato non avrebbe dato questo risultato che mi ha fatto ridere e crea alcuni siparietti davvero crudeli da commedia horror splatter fatta su misura.

Grafted


Titolo: Grafted
Regia: Sasha Rainbow
Anno: 2024
Paese: Nuova Zelanda
Giudizio: 3/5

Una studentessa cinese, impacciata ma brillante, vince una borsa di studio per una prestigiosa università neozelandese. Una volta arrivata, la ragazza trova un modo inedito per ottenere la popolarità che desiderava da tempo, lasciandosi alle spalle una vittima martoriata dopo l'altra.
 
Il tema del body horror, del cambiamento di se stessi, dell'uscire dalla propria zona di comfort per assumere un'altra forma o impedire al proprio corpo un processo di invecchiamento che da sempre è stato biologicamente accettato sembra un punto o un tema su cui negli ultimi anni il body horror voglia riflettere maggiormente senza contare che la maggior parte delle registe sono donne e questo non può che fare un gran bene. Grafted parla di teenager, di processo di crescita, della difficoltà ad accettare e accettarsi soprattutto per il dramma familiare vissuto e il trauma senza parole che ancora Wei non riesce a superare senza avere supporti in primis dal padre. Lei contro il bullismo che la circonda a partire dalla cugina per arrivare ai soliti college dove la deprivazione culturale sembra un dato incontrovertibile. Però la Rainbow seppur trovandosi a volte con personaggi poco caratterizzati, soprattutto gli antagonisti, decide di far diventare la nostra piccola Wei come la Eihi di AUDITION di Miike una paladina del gore spingendo su una violenza inusitata, facendosi travolgere dal piacere dell'infliggere dolore scarnificando facce e impiombando le sue vittime tra oggetti di ogni tipo senza cambiare mai i tratti del viso.

domenica 26 ottobre 2025

Marvel zombies-Season 1


Titolo: Marvel zombies-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2025
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 4
Giudizio: 4/5

La trama di Marvel Zombies segue un gruppo di sopravvissuti, tra cui Kamala Khan, Kate Bishop e Riri Williams, che cercano una cura per un'epidemia zombie che ha trasformato la maggior parte degli eroi e della popolazione mondiale, compresi gli Avengers. Il loro viaggio li porta ad attraversare un mondo distopico, affrontando pericoli e combattendo contro versioni infette di supereroi e supercriminali, come una Queen Zombie Wanda Maximoff, mentre cercano di salvare il mondo da questo flagello che si sta espandendo
 
Ogni tanto qualcosa di delizioso arriva e a regalarcelo ultimamente sono proprio gli studi della Disney. Ero partito senza alcuna pretesa da questa mini serie, speravo solo che riuscisse a regalare un buon intrattenimento senza aver voluto leggere come avevano impostato la sceneggiatura e quando fosse fedele alla storia originale della Marvel. Invece a parte il manipolo iniziale delle lady con i poteri che richiedevano uno sforzo mentale per far comprendere chi era la degna erede di cosa, la vicenda diventa fin da subito macabra e molto violenta e soprattutto splatter.
Ci sono dei momenti che definirei quasi gore dove i combattimenti peraltro molto espliciti non sembrano voler censurare quasi nulla e oltre a tutto questo praticamente accade sempre l'inaspettato e soprattutto muoiono tutti. Un godimento dall'inizio alla fine dove questi zombies hanno un loro sapere, possiedono strategie, leadership, sono potentissimi e vedremo soprattutto i nostri beniamini dare il loro peggio che sia in clima urbano, sotto assedio, in fondo al mare, ad Asgard, anche da questo punto di vista la mini serie si muove tanto prende manipoli di sopravvissuti e prima di farli morire male prova a dar loro un flebile tentativo di speranza.
La storia di Marvel Zombies si basa su una premessa assurda: in questa realtà - poco prima dei fatti di Avengers: Infinity War, ma con le dovute differenze - un virus proveniente dal Regno Quantico ha trasformato gran parte della popolazione in zombi, inclusa la stragrande maggioranza dei supereroi, a cominciare dagli Avengers. È tutto molto nonsense e bisogna prenderlo per come viene, dalla testa fluttuante di Scott Lang col mantello del Dottor Strange al comportamento vagamente razionale degli zombi, che sono pilotati da una misteriosa "regina" dietro le quinte. La storia prende il la quando i protagonisti si imbattono in una potenziale cura ma devono viaggiare fino a New Asgard per salvare il mondo.

Death of a unicorn


Titolo: Death of a unicorn
Regia: Alex Scharfman
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Elliot, dirigente vedovo di un'azienda farmaceutica, si reca con la figlia Ridley nella fastosa tenuta del suo capo, Odell Leopold. Guidando a gran velocità per il grave ritardo accumulato, Elliot finisce per investire un animale che si era fermato in mezzo alla strada: solo che non si tratta di un animale qualsiasi, ma di un unicorno. Quando la famiglia Leopold comprende che il sangue degli animali magici ha delle proprietà curative, pensa di sfruttare la scoperta a scopo commerciale. Nessuno però ha fatto i conti con l'ira di mamma e papà unicorno, assetati di vendetta.
 
E' ovvio che il film non sappia mai che strada prendere. Commedia, fantasy, horror, comico, trash? Diciamo che mischia tutto e il risultato fa abbastanza schifo come a dire ci abbiamo provato ma ancora una volta non ci siamo riusciti ma non per questo è da buttare. Intanto è il primo che mostra un unicorno ucciso e fatto a pezzi. Poi mostra gli unicorni più grossi brutti e cattivi che incornano le persone e sono famelici oltre che orribili. Poi ha un bel finale aperto che spero volesse destrutturare l'idea di un happy ending con i protagonisti che spero muoiano malamente. Per tutto il resto il film fa scimmiottare i suoi attori che risultano tutti ma proprio tutti indigesti e dove speri soltanto che possano morire dopo una lenta agonia. Un blockbuster con una pessima cg ma in grado di soddisfare il palato degli amanti del gore almeno in qualche scena e dove nel politicamente scorretto sniffarsi la polvere sbriciolando le corna di unicorno porta alla giovinezza

sabato 27 settembre 2025

Village-Season 1


Titolo: Village-Season 1
Regia: Milind Rau
Anno: 2023
Paese: India
Stagione: 1
Episodi: 6
Giudizio: 3/5

La famiglia del dottor Gautham Subramanian - composta dalla moglie Neha e dalla figlia Maya - affronta un lungo viaggio verso sud da Chennai fino alla città portuale di Thoothukudi. Proprio mentre stanno attraversando il villaggio deserto di Kattiyal, la macchina dei Subramanian si guasta irrimediabilmente. Quando si muove per cercare nelle vicinanze qualcuno a cui chiedere aiuto, però, Gautham scopre che il villaggio in realtà è infestato da mutanti assetati di sangue. Il dottore deve trovare un modo per salvare la famiglia e per liberare il villaggio da questa pestilenza.
 
The Village è quella classica via di mezzo che pur non essendo niente di memorabile è un intrattenimento molto più interessante del previsto unendo folklore (anche se poi prenderà una piega decisamente più battuta ovvero esperimenti da laboratorio) tanto splatter e alcuni esseri deformi interessanti. Ha una storia che si incanala su direzioni diverse riuscendo a districarsi bene senza risultare mai macchinosa ma facendo un buon lavoro di sceneggiatura come d'altronde dal punto di vista tecnico ed estetico riesce a cavarsela molto bene. Paesino maledetto dove sono stati fatti strani esperimenti, una comunità di freak maledetta che vive sottoterra, magnati e imprenditori e task force militari di contractors agguerriti. La serie, breve per fortuna e compatta, fa sfoggio di molti stilemi noti, ciò nondimeno non è così prevedibile come ci si potrebbe aspettare rivelando alcuni twist e colpi di scena non così inaspettati ma nondimeno telefonati come spesso accade.
E' un buon prodotto d'intrattenimento che ancora una volta per chi non lo sapesse inquadra un certo tipo di cinema di genere indiano che ormai è cosa nota come potrete notare guardando il blog.

Screamboat


Titolo: Screamboat
Regia: Steven LaMorte
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

La trama segue un gruppo di newyorkesi terrorizzati da un mostruoso topo di nome Steamboat Willie.
 
Allora penso che il nome del regista sia memorabile e valga il crognale d'oro giusto per citare quei simpaticoni. Questo è un b-movie ignorante e divertentissimo come dovrebbero d'altronde essere. Altro che quella pseudo merda del multi universo dell'horror, Twisted Childhood Universe o Poohniverse. Qui ci si diverte, fa ridere anche se troppo stupido, il topo è memorabile e vorrei averne la marionetta in casa. Poi è cattivissimo perchè in fondo è basato e una rivisitazione del cortometraggio d'animazione del 1928 di Walt Disney e Ub Iwerks, Steamboat Willie dove alla fine il topo venne abbandonato dal suo padre e maestro e questo decise così di vendicarsi. La trama è la più ignorante di sempre ma le trovate a bordo di questa imbarcazione sono fantastiche. Perchè prive di ogni logica, gli screen test sono da denuncia, i dialoghi rasentano ogni tipo di bassezza e vediamo cazzi evirati durante pompini e donne prendere a pugni un pupazzetto di un topo disgustoso e realizzato anche peggio

domenica 27 luglio 2025

Mr.Pickles-Season 2


Titolo: Mr.Pickles-Season 2
Regia: Will Carsola
Anno: 2016
Paese: Usa
Stagione: 2
Episodi: 10
Giudizio: 4/5

La seconda stagione di Mr. Pickles continua a concentrarsi sulle vicende di Tommy e del suo satanico cane, Mr. Pickles, a Old Town. La trama si infittisce con il ritorno di Agnes, la madre di Tommy, che soffre di amnesia e spinge Mr. Pickles a cancellarle la memoria più volte. Nel frattempo, lo Sceriffo e il suo vice, il padre di Tommy, continuano a pattugliare la città, mentre il nonno cerca di avvertire la famiglia del pericolo rappresentato da Mr. Pickles. La stagione esplora ulteriormente il lato oscuro di Old Town e le conseguenze delle azioni di Mr. Pickles, con nuovi personaggi e situazioni surreali che si intrecciano alla narrazione
 
Lo sapevamo che Mr.Pickles è una delle stagioni e serie tv d'animazioni più violente di sempre.
Se da un lato bisogna andare in Oriente per trovare le serie più aberranti, beh Will Carsola e Dave Stewart sembrano la risposta molto più parziale e limitata di Trey Parker e Matt Stone ad oggi gli unici veri geni che hanno saputo tirar fuori qualcosa di gigantesco come SOUTH PARK.
Mr.Pickles è molto più breve, scordinato, limitato e limitante ma incredibilmente divertente dove Carsola sembra chiedersi ad ogni episodio cosa infilare di cruento e macabro cercando di arrivare subito al punto e continuando una galleria di personaggi e un world building comunque interessante come la storia di Pickles e cosa si nasconde nelle gallerie dentro la sua tana. Si parte con lo splatter con la fazza del sindaco strappata e indossata da Pickles, a nani terribili e cattivi, anche qui una serie di serial killer dal Cannibale, sette vegane, supereroi tossici ormai in pensione, mafiosi come Vito Pizzarelli e per finire il fantastico e spassosissimo Detective Astronauta Delfino

Mr.Pickles-Season 3


Titolo: Mr.Pickles-Season 3
Regia: Will Carsola e Dave Stewart
Anno: 2018
Paese: Usa
Stagione: 3
Episodi: 10
Giudizo: 4/5

La terza stagione di Mr. Pickles continua a narrare le vicende di Tommy e del suo border collie, Mr. Pickles, un cane apparentemente normale ma che nasconde una natura demoniaca e violenta. Tommy, all'oscuro della vera natura del suo cane, vive avventure spensierate nella piccola città di Old Town, mentre Mr. Pickles semina morte e distruzione, con il nonno dell'unico a conoscenza della verità.

In questa stagione, il nonno si impegna a smascherare Mr. Pickles, ma i suoi tentativi vengono continuamente sventati dal cane, che manipola le situazioni per sembrare innocuo addirittura arrivando a un vero e proprio scontro finale dei due nell'ultimo episodio. La trama si infittisce con nuovi personaggi come quello di Agnes, centrale, già visto nell'ultimo episodio della seconda stagione oppure il ruolo sempre più centrale di Mr. Bojenkins e la minaccia dei senza tetto.
Situazioni sempre più assurde come quelle di S.C.A.R.P.E., il vero nome degli stivali robotici, un'arma militare portate via da alcuni agenti del governo, che coinvolgono il telemarketing e il contadino malvagio di nome Montgomery, una fattoria con vendetta e altre avventure stravaganti che si intrecciano con la doppia vita di Mr. Pickles. Senza contare il covo di Gorzoth, una caverna che racchiude al suo interno una testa incrostata interamente di gioielli d'oro. Ci sono ancora i fratelli Blorpton, mafiosi, bande di motociclisti, torna Detective Astronauta Delfino, si parla di lotta alla droga a scuola filmando cartoni animati.
Il rapporto tra Tommy e Mr. Pickles rimane centrale, ma la stagione esplora anche le dinamiche della famiglia Goodman e della comunità di Old Town, sempre più alle prese con il caos causato dal cane demoniaco.


mercoledì 23 luglio 2025

Ziam


Titolo: Ziam
Regia: Kulp Kaljareuk
Anno: 2025
Paese: Thailandia
Giudizio: 3/5

In un mondo che sta soccombendo alla fame sempre più diffusa, un lottatore di muay thai è pronto a tutto per respingere un'epidemia di zombi all'interno di un ospedale e salvare la sua amata.
Vermi + pesci marci = mutati simil zombie ma di Boyleriana e Garlandiana memoria.
Ziam cavalca l'onda del post apocalittico, dell'epidemia, la concentra tutta in un ospedale e prende un giovane bravo a fare a cazzotti facendolo picchiare contro gli zombie senza usare armi o strumenti di tortura.

Bisogna ammettere che Ziam si prende abbastanza sul serio e sa essere drammatico, sporco e violento al punto giusto. Crea delle belle fazze con un buon make up, ricorre a volte in maniera esagerata con la c.g come la scena finale post credit distruggendo purtroppo quel bel climax finale che aveva creato stravolgendo così le sorti del film puntando forse su un possibile sequel.
La metafora più bella nonchè la più semplice è proprio quella che il pesce marcio, il nuovo oro delle gang criminali per sconfiggere la fame si trasformi nella merce più marcia possibile condannando le sorti di un paese. Le coreografie sono più che buone, la Thailandia sembra voler strizzare l'occhio ai recenti capolavori indonesiani e nonostante il nostro venga affiancato da un bambino il film riesce a non perdere la cattiveria anche se con abbondanti dosi di pathos

venerdì 4 luglio 2025

Ash


Titolo: Ash
Regia: Flyng Lotus
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Una donna si risveglia su un pianeta lontano e trova l'equipaggio della sua stazione spaziale brutalmente ucciso. La sua indagine su quanto accaduto mette in moto una terrificante catena di eventi.
 
Ash sembra tanto debitore di Carpenter. In primis la COSA poi per certi aspetti FANTASMI DA MARTE insomma trasporta noi e la protagonista su questa base su Marte dove c'è stata una strage legata a qualcosa difficile da identificare ma tutto viene piano piano scoperto grazie alla registrazione delle telecamere. Dove piano piano comincia l'indagine per scoprire cosa è successo attraverso questi filmati e quale entità aliena si sia impossessata del pianeta attraverso una tecnologia all'avanguardia.
Ash è pompatissimo di colori, ci immerge in un quadro surrealista quando banalmente un pianeta come Marte non sembra poi così edulcorato e tutti questi viola sparati e questi effetti di cg per creare fenomeni celesti a volte sembrano esagerati. Da quando apprendiamo che la forma di vita aliena ovviamente è ostile e vuole conquistare anche gli umani e spingersi sulla Terra, il film diventa una lotta senza esclusione di corpi e di colpi, dove l'alieno si trasforma come può identificandosi passo dopo passo con le stesse scelte del capolavoro del '82

mercoledì 25 giugno 2025

Luciferina


Titolo: Luciferina
Regia: Gonzalo Calzada
Anno: 2018
Paese: Argentina
Giudizio: 2/5

La novizia Natalia, dopo essere stata informata della morte della madre, è costretta a lasciare il convento per raggiungere la sorella Angela. Al ritorno trova il padre infermo e scopre che le circostanze che hanno condotto al decesso la madre non sono affatto chiare. Riti satanici e messe nere pare fossero i passatempi preferiti, e di casa, tra i genitori. Nonostante gli attriti dovuti a diversità di carattere, Natalia si lascia coinvolgere dalla disinibita sorella -madre mancata per un aborto praticato- e dai suoi amici per tentare un esperimento a base di allucinogeni estratti dalle piante. Raggiunta un'isola deserta, sotto la guida di uno sciamano, i ragazzi si preparano per compiere il rito. Natalia scopre nei dintorni un vecchio convento, poi convertito in ospizio ed ora abbandonato. La corrispondenza del luogo con un sogno fatto in precedenza non lascia più ombra di dubbio: Natalia, in grado già di percepire l'aura delle persone, è dotata di poteri paranormali. Ma per quale motivo ha queste doti?
 
Luciferina è il terzo horror di Calzada che qui raggiunge l'apoteosi per come voglia dichiaratamente ed esageratamente subissare il film di meta concetti scomponendolo come più gli pare. Il problema quando non sei un genio o un vero autore è proprio il rischio di mandare in confusione l'arco narrativo. Luciferina se possiamo trovarlo interessante per più di una scelta estetica proprio cercando di inserire scene e concetti estremi come Natalia che riesce ad esorcizzare l'amato Abel scopandoselo a sangue dopo una lotta all'interno di una chiesa sconsacrata oppure sottolineare più volte un feto con una pessima cg e chiamare in causa orge, sette, lo stesso demonio ma tutto in un mix che non riesce mai ad andare a fondo come vorrebbe. Luciferina rimane un prodotto amorfo e vittima di troppe pecche in fase di scrittura, con poca sostanza e molta confusione perdendo di vista le linee guida che intende seguire

Peter Pan - Incubo nell'isola che non c'è


Titolo: Peter Pan - Incubo nell'isola che non c'è
Regia: Scott Chambers
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

l nuovo film del Poohniverse segue Wendy Darling nel tentativo di salvare suo fratello Michael dalle grinfie del malvagio Peter Pan, che intende spedirlo sull'Isola che non c'è. Lungo la strada incontra una contorta Campanellino, che è dipendente da quella che lei crede essere polvere di fata
 
Questo multi universo dell'horror, Twisted Childhood Universe o Poohniverse, con i protagonisti delle fiabe e di un certo fantasy ha un serio problema chiamato budget e scrittura. Peter Pan che rapisce i bambini tenendoli chiusi in una casa tossica dove prova a fargli credere di essere sull'isola che non c'è può avere un senso ma bisogna gestire l'idea in una maniera congrua e non un accozzaglia di elementi che non stanno in piedi.
Peter Pan è semplicemente un drogato assassino senza alcun reale collegamento con la storia di J.M. Barrie per non parlare di Trilly/Timmy a cui deve portare le dosi in casa prima che questa si redimi verso il finale e a cui lui strappa le braccia. E' un film che non posso nemmeno definire trash ma che parla di droga e rapimenti tutto fatto molto male e senza mai riuscire a regalare una scena degna di nota come almeno provava a fare WINNIE THE POOH-BLOOD AND HONEY e WINNIE THE POOH TUTTO SANGUE E NIENTE MIELE. Questo Poohniverse è partito veramente male e ho paura che possa fare ancora di peggio diventando sotto certi aspetti una costola della Asylum.

domenica 20 aprile 2025

Smile 2


Titolo: Smile 2
Regia: Parker Finn
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Dopo i fatti avvenuti nel primo capitolo di Smile, Kyle ha subito il contagio del demone ed è obbligato a esporre qualcun altro a un trauma violento - omicidio o suicidio - affinché lo spirito si trasferisca in un nuovo vascello. La catena si propaga fino ad arrivare a Skye Riley, popstar di fama mondiale, che assiste al suicidio dell'amico e spacciatore Lewis Fregoli: Skye, ignara del contagio, inizia ad avere allucinazioni traumatiche, che crede di ricollegare al suo passato turbolento di depressione e tossicodipendenza. Mentre la sua situazione personale la porta a imbarazzanti incidenti in eventi pubblici, un infermiere, Morris, la contatta per spiegarle a cosa sta andando incontro e proporle una via di fuga.
 
Smile mi aveva colpito molto. Dare un bel voto ad un horror americano commerciale non è facile. Ed è ancora più difficile ridare lo stesso voto al sequel dello stesso film che sfrutta la medesima idea ma avvalorandola di preziosi elementi e contributi narrativi. E' strano trovare i motivi per cui questa saga sta ottendendo un così meritato successo. Perchè si parla di maledizioni, della catena di Sant Antonio per dirla alla carlona, di demoni, di disagi e di morti iper violente. Come se Final Destination avesse trovato degli elementi per risultare più originale e meno scontato come quasi tutti i suoi sequel hanno fatto finora. Qui per ora siamo a due e secondo me sarebbe già ora di concludere per evitare di esporsi troppo e di creare un obrobrio che non aiuterebbe la fama di questo piccolo miracolo. E' una storia questa che seppur non suggestiva funziona perfettamente.
Il cast pure, il ritmo è indiavolato, le morti ancora più violente e impattanti, il finale seppur furbetto sembra prendersi il palco e divorare e fagocitare protagonista e spettatore.
Operazione per certi versi affine a quella di diversi film usciti negli ultimi anni anche qui l'horror serve da sismografo delle fragilità. E lo fa usando il palcoscenico, il retro-mondo dello spettacolo, come spazio di rivelazione di malesseri che divorano, rovescio di sorrisi finti e lustrini, altrettanto feroci e mostruosi.

lunedì 24 marzo 2025

Mr Pinkle-Season 1


Titolo: Mr Pinkle-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2016
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 10
Giudizio: 4/5

Nella piccola e antiquata comunità di Old Town, la famiglia Goodman e il loro innocente figlio di sei anni Tommy hanno un border collie satanico di nome Mr. Pickles. I due trascorrono le loro giornate divertendosi in giro mentre all'insaputa di Tommy, della famiglia o di chiunque altro tolleri Mr. Pickles, eccetto il nonno di Tommy che cerca di farlo scoprire, il cane sgattaiola segretamente via per uccidere e mutilare le sue innumerevoli vittime. Il cane spesso ricompone e resuscita le sue vittime che poi risiedono nella sua tana sotterranea e eseguono i suoi ordini. Attraverso la sua furia malvagia e omicida contro coloro che minacciano Tommy, Mr. Pickles sembrerebbe portare ordine a Old Town, che altrimenti sarebbe piena di crimini di fronte ad uno sceriffo incapace.
 
Mr. Pinkle mi è stata presentata come una delle opere d'animazione più violente degli ultimi anni e manco a farlo apposta posso dire che si avvicina molto a quell'idea di violenza senza senso e raccapricciante come se SOUTH PARK avesse deviato in chiave satanista sotto molti aspetti.
Ora uno degli aspetti è la durata degli episodi di undici minuti che scorrono molto velocemente e aprono e chiudono siparietti con personaggi agghiaccianti che cercano di mostrare ogni nefandezza possibile e dove la stessa natura del protagonista Mr. Pickles è un servo di Satana ma al contempo un salvatore dai veri pericoli della società come a sottolineare la dicotomia onnipresente tra bene e male. L'asino uccello, il doc Walton che innesta delle protesi al seno al piccolo Tommy, il Bigfoot, l'Uomo Formaggio, Bello Kid, pedofili, criminali nani, cannibali, membri di società segreta, trash, fetish, fisting, bondage, sadomaso, la tana di Mr. Pinkle in cui avviene ogni tipo di orgia di sangue e mostruosità. Il tutto con uno stile che sembra quasi ironico quando invece è totalmente grottesco e libero da ogni tipo di critica e censura con un umorismo nero e cupo. Si ha proprio l'impressione di aver voluto creare qualcosa di anarchico dando un calcio in culo ad ogni tipo di perbenismo ma molto poco critico come invece succedeva per la saga di Trey Parker e Matt Stone. Qui sembra solo essere un divertissement accentuando gli aspetti violenti, grezzi, che prendono in giro tutto e tutti senza distinzione alcuna. Si fa beffe dei problemi e dei disagi, accentua problematiche che diventano punti di forza dei singoli personaggi ed è demenziale come pochi.

giovedì 30 gennaio 2025

DanDaDan-Season 1


Titolo: DanDaDan-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Giappone
Stagione: 1
Episodi: 12
Giudizio: 4/5

Momo Ayase è una liceale bizzarra: vive con la nonna medium che ha l’aspetto di una ventenne, adora gli uomini all’antica come il suo nume tutelare, ed è convinta che i fantasmi esistano ma gli extraterrestri no. L’esatto opposto di un suo compagno di scuola piuttosto nerd, timido e riservato, bullizzato da tutti e miniera inesauribile di informazioni sugli alieni. I due fanno amicizia e si mettono alla prova: lei andrà in un ospedale dove in passato sono stati avvistati degli UFO, lui in un tunnel abbandonato teatro di apparizioni ultraterrene. Entrambi proveranno sulla loro pelle che alieni e fantasmi esistono, e dovranno fare squadra per evitare possessioni demoniache e incontri ravvicinati… di un certo tipo. L’intesa tra i due non è così casuale: il timido compagno nerd all’antica di Momo si chiama… Ken Takakura.
 
DanDaDan di cui non sapevo nulla circa il manga e la trama mi ha stupito fortemente per tutta una serie di motivi dalla sboccataggine, al non avere assolutamente freni inibitori, ha mostrare quanto sanno essere delle merde gli studenti d'oggi, ha come può essere pericoloso sottovalutare il folklore culturale del proprio paese e ad aver saputo mischiare azione, horror, body horror, mostri, alieni, trasformazioni, magia nera, esoterismo e tanto altro ancora. In più con una padronanza e velocità di ritmo e con dialoghi frenetici e calzanti che rendono tutta la visione un trip lisergico come non capita spesso anzi sta diventando sempre più raro.
DanDaDan è un titolo perfetto, onomatopeico, per riassumere l’idea di frastuono, confusione, accumulazione visiva e narrativa che si infrange sullo spettatore. Un frastuono anarchico che accompagna Momo e Ken attraverso i generi, dall’horror alla fantascienza, passando per il demenziale e il romanzo di formazione sentimentale tanto caro ai lettori degli shonen manga.

Blood Star


Titolo: Blood Star
Regia: Lawrence Jacomelli
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

A una distanza di tempo non specificata, Bobbie è da poco uscita di prigione per furto e sta tornando a casa dal suo ex ragazzo quando, in una stazione di servizio, incontra il sospetto sceriffo locale, che non gode di buona reputazione. Poco dopo essere ripartita, la ragazza viene fermata dallo stesso sceriffo per eccesso di velocità e per avergli danneggiato un lampeggiante della macchina, rendendosi presto conto che questo non è il classico controllo da parte della polizia e cadendo vittima del sadico gioco dell’uomo.

Blood Star è un revenge movie di quelli abbastanza flosci nella narrazione e nei tempi. Riesce ad avere una buona mano e una cattiveria di fondo che lo rende un concentrato di misoginia dove alla prima incomprensione una donna finisce al calvario. Abbiamo uno sceriffo che per vendicarsi dei soprusi di una donna al fratello mezzo autistico decide di uccidere ogni ragazza che da sola cerca di attraversare il confine. Avendo l'avvallo di una comunità che crede in lui e luoghi deserti in cui prendersi i suoi tempi per fare il gioco del gatto al topo. Bobbie non è una protagonista per cui si empatizza particolarmente e questo non è un male, però alcune sue scelte sono così banali da manuale delle cose che in un horror una final girl non dovrebbe fare che distruggono gran parte della suspance e della violenza che ci si poteva aspettare. Si lascia vedere ma senza troppi ghirigori e la scena nella stazione di servizio dove la cameriera viene licenziata perchè pensano abbia rubato del denaro ad un cliente è da denuncia per come sia stata girata e pensata male.

Grotesquerie-Season 1


Titolo: Grotesquerie-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 10
Giudizio: 3/5

La detective Lois Tryon deve indagare su una serie di omicidi ritualistici estremamente violenti e macabri che sconvolgono una piccola comunità. Ogni scena del crimine è caratterizzata da simbolismi religiosi e messaggi criptici, portando Lois a collaborare con Suor Megan, una giornalista e suora affascinata dai culti e dal true crime. Nel corso delle indagini, Lois deve anche affrontare i propri demoni personali, trovandosi in bilico tra ciò che è giusto e ciò che è inevitabilmente corrotto e oscuro.

Grotesquerie di Ryan Murphy che non conosco perchè non ho mai visto AMERICAN HORROR STORY aveva tutti gli elementi per farsi piacere, dalla religione, al poliziesco, all'indagine, al grottesco, a questo serial killer che imbastisce delle morti come fossero affreschi dimostrando un certo malsano talento nella tortura e tanto altro ancora anche se sui personaggi secondo me poteva risultare più incisiva. Intanto l'aspetto che mi è piaciuto è che tutti in un qualche modo diventano insopportabili nel giro di poco. Nessuno si salva e nessuno riesce mai a contenere i propri vizi, le proprie voglie, i propri eccessi, scegliendo sempre il proprio piacere personale e andando oltre taboo e superando i freni inibitori. Se da un lato l'aspetto della messa in scena, le location, la fotografia, sembra tutta far parte di una cornice interessante e poco squilibrata è forse l'aver voluto destrutturare l'intera vicenda dalla fine del settimo episodio, quando viene abbattuto il serial killer (purtroppo la sua identità diventa inesorabilmente scontata) e da lì per mezzo di plot twist discutibili viene stralciata tutta la precedente vicenda. Tutti diventano l'esatto opposto di quello che erano, diventa LOST in trip. Il consiglio è di vederla fino al settimo episodio e poi di lasciar perdere anche perchè se questo poi avesse avuto uno scopo e un senso ancora potevo accettarlo ma così non è stato.

mercoledì 1 gennaio 2025

Substance


Titolo: Substance
Regia: Coralie Fargeat
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Elizabeth Sparkle è stata una diva con al suo attivo un Oscar e una stella sulla Hall of Fame, ma la stella si è sporcata e la scintilla ("sparkle") di Elizabeth si è spenta, quantomeno agli occhi del produttore del programma televisivo di fitness che lei conduce da tempo: un uomo convinto che le donne debbano sempre sorridere e che dopo i cinquanta non abbiano più... non si sa cosa, ma è qualcosa alla quale quelli come lui (che si chiama Harvey come il produttore Weinstein) sembrano tenere moltissimo. Quando Harvey, nel giorno del compleanno di Elizabeth, le annuncia che sarà sostituita alla conduzione del suo programma, la donna decide di aderire ad un protocollo sperimentale chiamato The Substance, che promette di restituirle una versione di sé "migliore, più bella e perfetta". A settimane alterne sarà Sue, la bella e giovane neoconduttrice del programma di fitness della rete, e poi di nuovo Elizabeth. Ma l'alternanza sarà difficile da gestire, e si sa che i patti con il diavolo sono sempre a rischio.

REVENGE visto al TFF era un revenge movie poco interessante dal punto di vista della storia ma esaltante in termini pratici di messa in scena, azione e una visione distorta di come andava preso a calci nelle palle il patriarcato e il maschio alpha. Qui la domanda è sempre la seguente come in SOCIETY o in MORTE TI FA BELLA. Fin dove si è disposti ad arrivare per rimanere giovani o vivere nei panni di qualcun altro/a. Quali leggi si è disposti a stravolgere per avere un momento di fama e tornare a far splendere quella stella sulla walk of fame. Fargeat come la Docurnau sperimenta, approfondisce, non si limita ad un genere fondendo sperimentazioni, body horror, scene grottesche e splatter, bagni e profusione di sangue, denunce e ironia drammatica, spingendo sempre sull'acceleratore e regalando una metafora e un film estremo portato all'esasperazione davanti ad una cultura che relega le donne in un ruolo funzionale a quello maschile che le distingue in "chiavabili o inchiavabili", e in base a questo assegna loro l'unico valore possibile.

Vhs-Beyond


Titolo: Vhs-Beyond
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Finalmente siamo ad un altro capitolo a episodi di una delle serie più interessanti di sempre ovvero la saga antologica found footage Vhs. Sette capitoli con pochi passi falsi per la mente contorta del creatore di Bloody Disgusting concentrandosi in questo caso sul tema degli ufo.
STORK parla di un manipolo di agenti che come per REC finisce nel posto in cui non dovrebbe a combattere un'orda di mezzi zombie con al posto del cervello un pulcino. Tutti loro sono creati e comandati da una creatura a forma di cicogna. Interessante soprattutto nel finale a fronte della sparatoria iniziale.
DREAM GIRL come sempre quando ci si imbatte in territori asiatici si esagera buttando e investendo molto sullo splatter. In questo caso dietro l'apparenza di una star di Bollywood si nasconde una dea assetata di sangue che farà una strage in una discoteca seminando terrore e devastando tutto ciò con cui entra in contatto.
LIVE AND LET DIVE tutto su un jet privato segue un gruppetto di ragazzi che stanno per lanciarsi con il paracadute quando una nave aliena improvvisamente rilascia una creatura che oltre a farli precipitare in un aranceto da loro la caccia massacrandoli senza pietà
BABIES è forse uno dei più malati dove una tassidermista con l'amore per gli animali e in particolare per i cani nasconde nel piano sotterraneo gabbie dove fa esperimenti ibridando i geni animali in vittime senza speranze e rendendole aggressive e assetate di sangue
STOWAWAY è sicuramente il più onirico e non a caso e scritto da Mike Flanagan. Senza l'intromissione di mostri, alieni o creature, il viaggio di Halley all'interno di un'astronave aliena la condurrà a fare una scoperta spiacevole e surreale.
ABDUCTION invece ci porta proprio al complotto, all'incontro tra umani e alieni e di come i primi volessero documentare l'accaduto ma non vennero mai presi in considerazione.
Una buona prova in generale dove il livello della messa in scena è abbastanza alto, mantiene le premesse e regala azione, horror e body horror andando a prendere da leggende, fatti di cronaca ed eventi slegati da ogni dove come in quello dell'astronave. Sapendo sempre come alimentare azione e fatti più onirici e diversamente impressionanti.