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venerdì 26 aprile 2024

Anything for Jackson


Titolo: Anything for Jackson
Regia: Justin G. Dyck
Anno: 2020
Paese: Canada
Giudizio: 4/5

Ognuno ha qualcuno per cui sarebbe disposto a far qualsiasi cosa. Per Audrey ed Henry Walsh questo qualcuno è Jackson, il nipotino di due anni che viene loro strappato da un incidente d'auto in cui muore anche la loro amata figlia. I principi della loro religione suggeriscono che la figlia abbia raggiunto oramai la pace eterna e che invece il nipotino, per via della sua tenera età, potrebbe ritornare in vita qualora vi sia un corpo disposto a ospitarlo. Henry, che di lavoro è un ostetrico, individua la persona adatta a tale scopo in Becker, una futura madre single alle prese con i dubbi sulla sua inaspettata gravidanza. Qualcosa però non andrà per il verso giusto.
 
Wtf. Il flm si apre in un modo che lascia pensare al classico schema ormai abusato nel genere ovvero una coppia di anziani che tortura una giovane per qualche strano motivo.
Quindi alla base una vecchia coppia di psicopatici che stanno provando ad elaborare un lutto importante come quello del nipote e nel loro diabolico piano c'è di mezzo una ragazza.
Eppure poi il film come gli horror interessanti, devia, cerca strade assurde e alcuni momenti davvero bizzarri dove vediamo riti satanici, demoni, creature in bilico tra la vita e la morte ma soprattutto il cambio drastico di prospettive dove se all'inizio cercavamo di trovare tutti i possibili modi per odiare i Walsh alla fine visto quello che succederà verrà quasi da compatirli.
Un film che osa e mescola mischiando le carte e tenendo sempre la suspance su un buon livello.
Superiore, di molto, alla bassa media dei recenti titoli di genere, Anything for Jackson è un film raffinato, elegante, affascinante e soprattutto in grado di trasmettere, attraverso lo schermo, quelle emozioni (inquietudine, paura, delusione, angoscia, mistero) che hanno da sempre contraddistinto il miglior cinema horror.

sabato 17 febbraio 2024

Thanksgiving


Titolo: Thanksgiving
Regia: Eli Roth
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Nella cittadina di Plymouth, Massachusets, i festeggiamenti per il giorno del ringraziamento coincidono con il Black Friday ai grandi magazzini di proprietà di Thomas Wright. La figlia di Wright, Jessica si intrufola all'interno assieme al fidanzato Bobby e ad altri amici mentre la ressa della folla in attesa dell'avvio ufficiale della svendita si fa sempre più pressante. La cosa finisce in tragedia con un assalto dei clienti che travolge le guardie di sicurezza e si traduce in una sanguinosa strage. Un anno dopo, un misterioso serial killer travisato con la maschera di una storica figura cittadina esige vendetta per la strage rimasta senza colpevoli e comincia a massacrare chi ne era stato coinvolto. Jessica e i suoi amici capiscono ben presto d'essere tra i bersagli del killer e, mentre i cadaveri iniziano a fioccare, cercano di trovare il modo di salvarsi la vita confidando anche nell'aiuto dello sceriffo locale che conduce le difficili indagini. Ma il killer è sempre un passo avanti

Eli Roth è sempre stato un regista sulla via di mezzo. Qualcosa di carino certo lo ha fatto ma senza mai fare il botto. Ora è rimasto coerente con il suo progetto di Grindhouse trasformando quel piccolo segmento di cortomeraggio o meglio spot in un film. E per essere uno slasher ha un buon taglio, sceglie la maschera giusta e porta il paradosso di un poliziotto a farsi vendetta con il suo revenge movie a danno di adolescenti detestabili e una critica feroce al consumismo di massa e il Black Friday. Anche il climax finale non è poi così scontato e la tragedia del giorno del ringraziamento al supermercato è in assoluto il momento migliore del film. Niente di eclatante come in molti lo hanno definito, ma un film che riesce a mostrare anche ironia e soprattutto una moralità inquietante contando che la maggior parte degli omicidi rappresentano un'America di provincia in cui la violenza sociale è accettata e normalizzata


lunedì 15 gennaio 2024

Christmas Bloody Christmas


Titolo: Christmas Bloody Christmas
Regia: Joe Begos
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

È la vigilia di Natale e Tori vuole solo ubriacarsi e fare festa, ma quando un Babbo Natale robotico in un vicino negozio di giocattoli va in tilt e inizia una sfrenata follia omicida nella sua piccola città, è costretta a una battaglia per la sopravvivenza.
 
Averne di Joe Begos. Semplicemente è uno dei mie registi horror moderni preferiti.
Il masterpiece dei b-movie. ALMOST HUMAN, BLISS, VFW speriamo di vedere presto i suoi prossimi film. Con un budget come sempre misurato Begos fa uno slasher di Natale con una sorta di Babbo che diventa Terminator.
Il risultato come sempre è molto alto, pur strizzando la trama al minimo storico, senza nessun guizzo narrativo ma seguendo soltanto Tori che vuole solo bere e scopare e riuscirà solo nel primo obbiettivo perchè durante il secondo deve fermarsi perchè il robot sembra averli trovati.
Come sempre ci sono i suoi paletti fissi che sono delle musiche inquietanti che sembrano di carpenteriana memoria, una estetica retrò, dialoghi asciutti e quasi sempre coloriti da parolacce e idiozie, una fotografia che impalla semplicemente lo spettatore con quei neon in quantità industriale che accendono ogni angolo dello schermo e poi corpi che vengono massacrati male con tantissimo splatter e un gore artigianale che pare non fermarsi mai. Poche location, qualche casa, la strada, il negozio e la stazione di polizia dove incontriamo alcuni poliziotti quasi più stronzi di Robocop.
Il ritmo è forsennato, Tori ci mette le palle e vede gente tra cui tutta la sua famiglia squartata a colpi d'accetta.


Blue Eye Samurai-Season 1


Titolo: Blue Eye Samurai-Season 1
Regia: AA, VV
Anno: 2023
Paese: Giappone
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 4/5

Ambientata nel Giappone del periodo Edo, la serie segue Mizu (doppiata da Maya Erskine nella versione originale), una maestra di spada di etnia mista che vive una vita sotto mentite spoglie mentre trama la vendetta.
 
Una volta una persona ignorante definì l'animazione come semplici cartoni animati.
Ora è mio preciso dovere soprendermi continuando a farmi affascinare dalla settima arte.
Questa serie è un mezzo capolavoro. Qualcosa che si innalza rispetto alle solite serie, qualcosa che parla di un'epoca feudale giapponese che già conosciamo ma con altri mezzi, linguaggi e forme visive. C'è una bellissima protagonista con una storia di dolore e emancipazione. C'è il fulcro della storia che ruota attorno ad uno dei canoni più semplici che è il revenge movie. C'è un villain antagonista davvero feroce e crudele che prende a pugni in faccia una ragazza e gira il Giappone in cerca di geishe da scoparsi con il suo assistente. C'è un patto di fiducia con una sorta di garzone senza mani che aiuterà la protagonista.
C'è tutto, brutalità, sangue, sentimenti, emozioni, caratterizzazione dei personaggi mai scontata ( la breve storia d'amore di Mizu è straziante). Uno dei motivi per cui la serie è piaciuta così tanto è ancora una volta il fatto che sia crudele, violento e a tutti gli effetti incessantemente cattivo, senza risparmiarsi e lesinare su nulla ma mostrando la cupidigia e la testardaggine di una società che sembra avere soltanto l'obbligo e il voler prevaricare sempre sull'altro. Quasi non esiste la redenzione ma soltanto un voler predominare sfruttando tutto ciò che si può cancellando il passato e insistendo sull'appagamento dei bisogni primari.

Where the devil roams


Titolo: Where the devil roams
Regia: Zelda Adams, Toby Poser, John Adams
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Una famiglia di circensi assassini viaggia per tutto il mondo seguendo il morente circuito dello spettacolo carnascialesco.
 
HELLBENDER, DEEPER YOU DIG, sono le precedenti opere di questa famigliola che sta stupendo un po tutti con prodotti di alta qualità e di una peculiarità e spessore narrativo davvero interessante e per alcuni aspetti dannatamente originale. Seppur il secondo DYD fosse difatto un revenge-movie su una madre che perde la figlia intuendo come il responsabile sia proprio il vicino ad ucciderla nascondendo il corpo, H invece era una sorta di rapporto complesso tra una strega moderna e sua figlia. In questo caso invece c'è il circo, i freaks, il gore, la famiglia omicida, il gusto del macabro e il teatro, tutto messo in scena come un dramma romantico sperimentale con una struttura episodica per certi versi dove ancora una volta la stranezza portata agli assurdi e l'immaginario potente sembrano essere il marchio di fabbrica della Adams family.
Parliamo di gente che con pochissimi soldi ha deciso semplicemente di voler fare un film chiamando chiunque e regalando un'esperienza visiva considerando quanta gente con budget molto più alti e produzioni interessanti alle spalle regali monnezza senza avere la minima idea di cosa voglia dire avere personalità e cognizione dei mezzi
"Quello che tutti i soldi del mondo non possono comprare è il fatto di avere il tempo di fare tutto esattamente come vuoi, invece che dover dire “buona la prima” indipendente da com’è venuta. Non abbiamo i soldi per fare dei piani, e ci sentiamo molto fortunati per questo."

martedì 12 dicembre 2023

Dark Harvest


Titolo: Dark Harvest
Regia: David Slade
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Un mostro leggendario chiamato October Boy terrorizza i residenti in una piccola città del Midwest quando si alza dai campi di grano ogni Halloween con il suo coltello da macellaio e si fa strada verso coloro che sono abbastanza coraggiosi da affrontarlo.
 
David Slade è un buon regista britannico. Purtroppo gira pochi film ma di certo quelli fatti non si dimenticano facilmente. E'stato uno dei pochi a regalare emozioni con un film sui vampiri commerciale 30 GIORNI DI BUIO quando ultimamente battevano tutti la fiacca.
Ritorna all'horror con questo particolarissimo film dove la realtà sociale di questa città sembra legata a strani culti come per il racconto Grano rosso sangue di King. Infatti le similitudini sono molte se non fosse che la genesi della creatura appare qualcosa di molto più mostruoso del maestro dell'horror. Godibile senza essere mai memorabile è il duro scontro tra giovani adulti e adulti giovani con questi ultimi che pur di assecondare una tradizione che non vogliono estinguere sacrificano il loro bene più caro a duro prezzo rimanendo intrappolati in questa sorta di limbo segreto con cui vivere

domenica 26 novembre 2023

Megalomaniac


Titolo: Megalomaniac
Regia: Karim Ouelhaj
Anno: 2022
Paese: Belgio
Giudizio: 4/5

Due fratelli, Martha e Felix, figli del serial killer noto come “Il macellaio di Mons”, fingono di condurre una vita normale quando in realtà sono vittime di un rapporto perverso e sadico con i silenzi e i demoni del passato.

Sano e dirompente gore a fiumi in un film che riprende quella tradizione belga e francese di saper dimostrare di essere tra i primi della fila quando si vuole fare male e colpire duro.
Un film scomodo, disturbante, grottesco, malato e immorale con una una desamina sul rapporto tra vittima e carnefice e tra cosa è lecito oppure no. Martha è i soprusi che vive giornalmente a lavoro in una società misogina e patriarcale. Felix e il suo silenzio e il bisogno di riprendere quella serialità compiuta dal padre. In tutto ciò una villa dove dentro accadono abomini strazianti.
Tortura, cannibalismo, brutalità malsana, sadismo estremo, atmosfere malate e viscerali, violenza senza eguali, opprimente condizione di disagio e di depressione, psicologie perverse e rapporti malati e desideri sopiti. Ci sono sogni di orgie di sangue e un rapporto e un attaccamento evitante ambivalente, familiare disfunzionale e tutto ciò che ne consegue se portato agli eccessi.
Il film di Ouelhaj è anche se vogliamo un film politico sulla vendetta della violenza sulle donne e di come Martha e Felix per vendicarsi degli abusatori di lei arrivino a pensare un piano raccapricciante. Il film è la prima parte di una trilogia sociale (composta anche da Le Repas du Singe e Une réalité par seconde). Un film viscerale in tutti i versi dove Martha nonostante gli omicidi del fratello è importante che continui ad andare a lavorare per non destare sospetti, dove un'assistente sociale si espone troppo fino a lasciarci la pelle, dove la scelta delle vittime non nasce da particolari criteri ma solo dal bisogno di uccidere. Dal punto di vista estetico, il regista e il suo direttore della fotografia François Schmitt compongono una successione di quadri gore sublimi quanto ripugnanti, memorabili e affascinanti.

Dachra


Titolo: Dachra
Regia: Abdelhamid Bouchnak
Anno: 2018
Paese: Tunisia
Giudizio: 4/5

Yassmine, studentessa di giornalismo, cerca insieme agli amici Walid e Bilel di venire a capo di un misterioso crimine accaduto più di 25 anni prima, quando una donna fu ritrovata mutilata e quasi morta in mezzo al nulla. Le loro ricerche li porteranno nel cuore della foresta, fino ad un piccolo villaggio isolato di nome Dachra. Sentendosi intrappolati, proveranno a sfuggire all'orrore.
 
Oltre ad essere il primo horror tunisino, Dachra è davvero una bella sorpresa. Folk horror per certi aspetti, la vicenda nasce da un preambolo decisamente interessante per poi ampliare il suo specchio di vedute e mostrare una vicenda che si apre creando risvolti inquietanti e riuscendo a diramare nel suo arco narrativo diverse questioni legate alle credenze popolari, alle leggende, alla stregoneria e al ruolo della donna in alcune realtà rurali. E' un film disturbante quanto visivamente molto ben tratteggiato e pieno di contenuti e scene per alcuni aspetti inaspettate e di inusitata violenza.
Un gioiello nel cinema di genere che si allarga mostrando come ai tempi della Primavera Araba c'era chi come Bouchnak pronto a indagare e testimoniare come all'interno di un bosco impervio vivano delle vere e proprie comunità in villaggi misteriosi legate a tradizioni antiche, facendo sopravvivere creature all'interno di stanze gelide, dandogli in pasto bambini e cibandosi solo di carne.

Caduta della casa degli Usher


Titolo: Caduta della casa degli Usher
Regia: Mike Flanagan
Anno: 2023
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 4/5

Vediamo quindi la famiglia Usher, con Roderick Usher a capo di una ricca e famosa azienda farmaceutica, la Fortunato e i suoi sei figli – tutti con un nome dei personaggi di Poe – che piano piano vengono uccisi uno ad uno, secondo quelli che sono i racconti del celebre scrittore americano. Prospero – Perry- viene ucciso durante una festa in maschera e Roderick da un fatale pendolo, ognuno di loro è sia il protagonista assoluto di un racconto che dell’insieme della famiglia Usher.
 
Flanagan è un regista che ha saputo crearsi la fama che gli spetta con progetti indipendenti (Hush(2016)Oculus) per poi vedersi assegnati compiti non affatto facili (Doctor Sleep e Oujia-L'origine del male) per passare a mini serie attente e importanti tra le quali spiccano Haunting of Hill House-Season 1 e Midnight Mass.
Intelligente come sempre e moderno, un perfetto mix tra alcuni dei racconti più importanti di Poe (
La caduta della casa degli Usher - Il barile di Amontillado - La maschera della morte rossa - Il pozzo e il pendolo – Il corvo – Il cuore rivelatore - Il gatto nero) con uno stile e una cura per i dettagli sempre molto lineare in grado di dipanare e dilatare bene tempi e spazi visivi e narrativi, con una regia pulita e dei bei piani sequenza e alcuni suoi attori che possiamo definire ormai suoi feticci.
Tre linee temporali diverse, com'è nata la Fortunato (una sorta di Monsanto, Il barile fi Amontillado, per il commercio di farmaci antidolorifici, il licodone, che provocano assuefazione e danni peggiori dell’eroina ) come si può stringere un patto con il diavolo, cosa si è disposti a sacrificare e cosa è meglio murare vivo pur di ottenere il potere desiderato. E Flanagan ancora una volta sceglie la modernità per palesare quasi dutti i dictat a cui siamo più esposti dimostrando quella voglia di includere il più possibile nelle sue opere dalle etnie così diversificate, la sessualità fluida dei suoi figli per cui ognuno come può ricerca quell'affetto e quel piacere che non hanno mai avuto dal padre.
Flanagan mostra sempre il meno possibile e in questo riesce a mio avviso a raccontare meglio quelle vicende gotiche che più sembrano interessargli. Anche se non è questo il caso dove dal punto di vista degli effetti speciali e della cg nonchè dello splatter ha leggermente abusato rispetto invece alle due precedenti mini serie a cui accennavo che ho letteralmente divorato e adorato.
Dicevo che è stato uno dei pochissimi autori che è riuscito ad aggiornare gli archetipi e i topoi di genere del gotico senza snaturarli, inserendoli difficilmente in contesti moderni, usandoli come metafore esistenziali di disagi attuali e dando forte risalto e caratterizzazione ad ogni suo personaggio come ad esempio capita in questo frangente per Gordon Pym che sembra arrivato e aver visto un altro mondo come emerge dal racconto di Roderick.
Un omaggio che non poteva districarsi meglio nel concentrare così tanti temi cari all'autore e riproporgli con un filo sottile che riesce sempre a mantenere tutto unito
Morte, sepoltura, terrore, difficoltà dei rapporti con la madre e il padre, segreti di famiglia, eventi apparentemente inspiegabili.
Poe non sceglie e non nomina mai direttamente il soprannaturale anche se qui le scelte dell'autore hanno fatto sì che il deus ex machina presente in ogni morte e vero tormento dei fratelli Usher abbia la sua apologia e la sua identità in un finale potente che riesce a condensare senza snaturare l'anima del progetto.



domenica 19 novembre 2023

When Evil lurks


Titolo: When Evil lurks
Regia: Demian Rugna
Anno: 2023
Paese: Argentina
Giudizio: 4/5

In un villaggio sperduto, due fratelli si imbattono in un uomo posseduto da un demone che sta per partorire il male incarnato. Decidono di sbarazzarsi dell'uomo, ma finiscono involontariamente per aiutarlo a scatenare l'inferno.
 
Folklore sudamericano. Argentina e sette regole su come comportarsi con i demoni.
Se sgarri paghi, pagano tutti e soprattutto pagano a caro prezzo i bambini o diventando vittime come un vaso di miele da cui si strappano carne e organi per essere mangiati oppure diventando gli stessi carnefici.
Il tema di una maledizione che colpisca bambini e animali è molto conosciuta soprattutto nell'horror e nella narrativa di genere. In questo caso Rugna con un budget modesto e attori dotati di una disperazione inusuale è riuscito a dipanare un dramma con un ritmo straordinario regalando alcune scene macabre, grottesche e parecchio gore.
Che sia uno degli horror dell'anno è pressochè scontato. Perde qualcosa nel terzo atto, nel teatro quando i bambini prendono il controllo. Crea un climax finale micidiale senza risparmiare nemmeno l'autismo e mostra come ancora la stregoneria, le maledizioni e la procedura per esorcizzare alcuni mali incurabili siano nelle radici della comunità.
Un film brutale e robusto che non intende risparmiare nessuno. Rugna è una bella rogna da tenere sott'occhio. Aterrados non era affatto male ma qui ha saputo superarsi. Aspettiamo con la bava alla bocca SATANIC HISPANICS che dovrebbe uscire a breve

Gen V- Season 1


Titolo: Gen V- Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2023
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 3/5

Marie Moreau ha l'inquietante capacità di manipolare il sangue e quando lo scopre uccide involontariamente i propri genitori. La sorella, inorridita, ha voluto tagliare ogni legame con lei e anche per questo Marie ha deciso di diventare una vera supereroina: per ritrovarla e ottenerne il perdono. Riesce con il duro lavoro (ma pure con un misterioso patrono) a essere ammessa alla college Godolkin University School of Crimefighting, dove però le verrà insegnato soprattutto come gestire la propria immagine. La sua delusione viene presto superata da una serie di problemi alla scuola: prima la fuga di un confuso ragazzo, poi il raptus omicida del più promettente tra gli studenti: Golden Boy. Marie si ritrova così al fianco di Jordan, Cate, Emma e Andre nel cercare di scoprire cosa ha portato Golden Boy al suo gesto sconsiderato.
 
I super esistono in forma di ragazzini in una sorta di scuola degli X-Men.
Ognuno a suo modo può vantare a seconda del potere che ha, follower e prestigio mentre i più sfigati devono cercare come possono di ottenere anch'essi successo arrivando anche a maniere davvero disperate. C'è un piano segreto della Vought, tant'è che se escludiamo i super liberati dal bosco nel finale, gli unici antagonisti sono gli stessi umani che sperimentano continuamente a danni dei super. C'è tanta esagerazione che piace e soddisfa, è audace, provocatoria, irriverente, piena di dark humor, ma allo stesso tempo manca quella caratterizzazione dei personaggi che li rendeva così complessi nel fumetto e nella stesura di quel figlio di puttana di Garth Ennis e poi ripresa da Eric Kripke nel 2019 per creare questa storia. Ognuno sembra portare su di se un gravoso macigno tutto in un qualche modo condizionato dai Vizi e stravizi dell’odierna società celati sotto una favola nera di satira sociale abbastanza ben costruita. Forse uno dei problemi maggiori è il fatto di esagerare troppo con i colpi di scena del primo episodio per poi soprattutto dalla metà in poi continuare con questa sorta di indagine quando è abbastanza chiaro chi siano i mandanti e quale sia il reale obbiettivo. Gen V purtroppo non ha nemmeno quella qualità granitica attoriale dei suoi fratelli maggiori, alcuni riescono più di altri e mascherano bene alcuni stati d'animo ma altri sembrano freezerati in ruoli anche abbastanza stereotipati.

Orafo


Titolo: Orafo
Regia: Vincenzo Ricchiuto
Anno: 2022
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

Tre rapinatori si introducono nella casa di campagna di una coppia anziana per saccheggiare il loro laboratorio di oreficeria. Scopriranno sulla loro pelle che i due vecchietti sono tutt’altro che innocui e finiranno con lo sperimentare l’esperienza più terrificante della loro vita. 

Salviamo gli horror italiani indipendenti. L'Orafo sembra più un omaggio a tanta roba già vista che invece voler dire qualcosa di nuovo e provare a smarcarsi dalle solite strategie commerciali.
Purtroppo non ci riesce per evidenti difetti di sceneggiatura ma al contempo seppur in un tritatutto già visto dove vengono assemblati come per un puzzle pezzi di sceneggiature di altri film, riesce perlomeno ad avere un buon ritmo anche se le scene nel bunker diventano davvero soporifere per evidenti aspetti e per quel voler essere troppo vicino ad alcune vicende dei rapinatori di cui non frega niente a nessuno. In realtà poi soprattutto nel terzo atto il film fa un ulteriore step con un climax finale imprevedibile quanto poco utile ai fini della storia. Home invasion, vecchi psicopatici, splatter, se vogliamo qualche accenno di gore, tentativo di creare una final girls ma stanandola quasi sul nascere e poi quell'omicidio nell'officina che non aveva davvero nessun senso.
Contando che i mezzi ci sono, speriamo che Ricchiuto riesca ad evolversi perlomeno in termini di scrittura.

mercoledì 18 ottobre 2023

Bargain-Season 1


Titolo: Bargain-Season 1
Regia: Woo-Sung Jeon
Anno: 2023
Paese: Corea del Sud
Stagione: 1
Episodi: 6
Giudizio: 4/5

Alcuni uomini vengono coinvolti in un traffico di organi venduti all'asta al miglior offerente. Dopo un terremoto, le vittime, i trafficanti e gli acquirenti rimangono intrappolati nell'edificio e devono lottare per sopravvivere ad ogni costo.

“Bargain segue il modello dei videogame polizieschi, con livelli cooperativi e sfide da superare individualmente che richiedono di adattare la regia e la direzione degli attori al frenetico stile videoludico” ha spiegato il regista Jeon Woo-sung
Tutte le certezze crollano nel vero senso della parola alla fine del primo episodio trasformando la serie in tutt'altra cosa. Un inizio esplosivo dopo un primo episodio davvero incalzante, ricco di colpi di scena, di suggestioni e di assurdi. Su tutto aleggia una disperazione di fondo che coglie tutti i personaggi che siano buoni o cattivi anche se questa dicotomia spesso non è così chiara e tutta la serie spesso gioca sulle vere identità dei personaggi per arrivare a chiedere allo spettatore chi siano realmente.
Devo dire che si sviluppa una certa dipendenza da prodotti di questo tipo. Mi ritrovo dopo anni a dire le stesse cose sulla superiorità dei coreani in fase di sceneggiatura e messa in scena oltre ovviamente la recitazione. Se la disperazione, la sopravvivenza e la vendetta sono i trainanti della storia è pur vero che l'autore alla sua opera prima sigilla qualcosa che sembra un piano sequenza per la sua dinamicità. Un ritmo senza freni, intrigante ed enigmatico, riprese pensate con l'effetto di aumentare la tensione. Un'azione roboante finendo con l'esasperare ulteriormente lo stato di eccitazione e coinvolgimento. In tutto questo una perfezione nella scenografia ancora una volta encomiabile. Ma poi è il cambiare da stanza a stanza, nel cadere nel sottosuolo dove scopriamo come una sorta di struttura piramidale, gente alle prese con situazioni grottesche che macellano corpi umani per darli in pasto ai pesci.
E poi quel finale distopico che lascia presagire una nuova minaccia ci lascia tutti ben sperare che possa avverarsi un seguito. Thriller, survival-drama, denuncia sociale, horror videoludico da camera, action, giallo, splatter, combattimenti, colpi di scena.
Questa breve mini serie è veramente oro colato per gli amanti del genere weird grazie soprattutto alla scrittura ferocemente tragicomica di Choi Byeong-yun e Kwak Jae-min che riescono a manifestare diversi stati d'umore nello spettatore e tante, tante risate legate soprattutto all'obbiettivo di Go Geuk-Ryeol

Totally Killer


Titolo: Totally Killer
Regia: Nahnatchka Khan
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Una ragazza rischia di rimanere bloccata nel passato: per tornare al presente dovrà sconfiggere un killer.
 
Totally Killer strizza l'occhio a diversi slasher che a loro volta devono tutto a SCREAM di Craven.
Abbiamo il killer mascherato, omicidi del passato mai risolti e una ragazza esageratamente tenuta sotto controllo dai genitori. Risultato. Quello che non ti aspetti almeno come incidente scatenante. Poi mischiamo tutto con una macchina del tempo e il risultato è un film che si sposta di circa trent'anni, prova delle soluzioni interessanti, non lesina con il sangue e prova a far ridere.
Anche se in alcuni dialoghi è abbastanza banale e la scelta degli attori non sempre funzionale, l'aspetto del film che più se la gioca è proprio questo sconvolgere il passato con degli effetti sul futuro che Jamie si ritroverà a dover sistemare senza avere il totale controllo di come saino andate le cose, banalmente seguendo tutto grazie al podcast dove nel presente venivano spiegate le morti del passato.


martedì 17 ottobre 2023

Let Us Prey


Titolo: Let Us Prey
Regia: Brian O'Malley
Anno: 2014
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 2/5

Un misterioso straniero viene fermato all'interno di una stazione di Polizia dove comincera' a controllare le menti di chi gli sta accanto.
 
Gli horror nelle prigioni sono sempre affascinanti, perchè hanno un'unica location dove sembra entrare il marcio che c'è in giro. DISTRETTO 13 su tutti, poi i vari Last Shift, EATER di Stuart Gordon. Ora trovandoci di fronte ad una produzione british mi aspettavo davvero molto di più.
E'un film sbagliato secondo me negli intenti dove il punto più debole per assurdo è proprio il misterioso straniero che non comunica e non riesce a empatizzare con lo spettatore.
Lo stesso discorso vale anche per la protagonista, per i suoi incubi, per il fatto di essere stata mandata lì dove trova colleghi che la scherniscono e dove il superiore ad un certo punto deraglia del tutto tale da diventare un villain quasi sotto certi aspetti improvvisato per la dinamica con cui si sviluppa la narrazione nel film. Le vittime fanno a gara per cercare di far più schifo e nascondere colpe inenarrabili come aver investito da ubriachi una povera fanciulla, aver massacrato di botte la propria moglie. In tutto questo con una coppia di agenti che appena può cerca di scopare il più possibile. L'uomo misterioso che all'inizio del film arriva direttamente dal mare con i corvi che sembrano vegliare su di lui e questa sua calma e capacità di leggere le menti altrui.
Un film pasticciato, vuoto e sterile per il fatto di ingranare marce nel nulla cosmico.

sabato 2 settembre 2023

Malum


Titolo: Malum
Regia: Anthony Di Blasi
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Un agente di polizia alle prime armi fa volentieri l'ultimo turno in una stazione di polizia appena dismessa nel tentativo di scoprire la misteriosa connessione tra la morte di suo padre e un feroce culto.
 
Di Blasi aveva fatto bene con LAST SHIFT. Un film che non brillava per originalità ma muoveva i tasselli giusti, era viscerale e violento con tanto sangue. Aveva i giusti echi barkeriani, cronemberghiani e quella facilità nell'abbracciare l'elemento che qui poteva sicuramente risultare interessante ovvero giocare su qualche elemento lovecraftiano nella descrizione di questo misterioso culto di una non meglio identificata divinità. La vittima sacrificale, sogno e realtà, un'atmosfera macabra e isolata ma soprattutto il primo giorno di lavoro e il primo turno di notte in una stazione che sembra votata ad essere scardinata dai delinquenti. Nove anni dopo Di Blasi riprende le redini dello stesso film facendo un remake/reboot cambiando troppo poco e facendolo male soprattutto quando guasta l'atmosfera parlando di sentimenti e sensi di colpa di questa figlia per il padre. Resta un terzo atto molto gore dove il fine della setta seppur in maniera misteriosa agisce predominando su Loren e mostrandole chi era veramente suo padre. Un bunker movie tutto ambientato in una stazione di polizia come accadeva per DISTRETTO 13, LEST US PREY, EATER di Stuart Gordon l'episodio di FEAR IT SELF e lo stesso LAST SHIFT.

venerdì 11 agosto 2023

Orrori di Dolores Roach


Titolo: Orrori di Dolores Roach
Regia: AA,VV
Anno: 2023
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 4/5

Dolores Roach viene rilasciata dopo un'ingiusta condanna a 16 anni di carcere e torna in una Washington Heights riqualificata. Dolores ritrova un vecchio amico tossico, Luis, che le permette di vivere e lavorare come massaggiatrice nel seminterrato del suo negozio di empanadas. Quando la promessa della sua ritrovata stabilità viene rapidamente minacciata, "Magic Hands" Dolores è spinta al limite per sopravvivere.
 
Per fortuna che nonostante l'orda di serie e il mio non essere così avvezzo a questo format ogni tanto rimango piacevolmente stupito. Ed è il caso di questa mini serie con una durata molto congeniale per ogni episodio sui 25' e una storia che seppur già vista riesce a miscelare così tanti elementi di genere da farla diventare realistica nel suo elaborato paradosso. Riesce ad essere esagerata e splatter ma anche delicata ed elegante. Parla di cucina e ti fa venire la quolina in bocca ma poi mette in mezzo omicidi seriali e cannibalismo. C'è una storia d'amore e una di reintegro e crescita della protagonista che semplicemente devasta tutti i gregari presenti che le vengono a contatto.
E' così incredibilmente ed esageratamente scombinato da risultare quasi perfetto per come gli ingredienti vengono dosati al punto giusto. Una serie che va con un ritmo e una velocità pazzesca, recitata molto bene da attori quasi sconosciuti e in grado spero di regalare una seconda stagione che se riuscisse anche solo a fare la metà di quanto ha fatto nella prima sarebbe un ottimo traguardo.

Dimensione terrore


Titolo: Dimensione terrore
Regia: Fred Dekker
Anno: 1986
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Johnny, trovato esanime vicino al corpo della fidanzata straziato da un maniaco, viene ibernato. Anni dopo, due universitari lo tolgono dal suo box per scommessa: Johnny è diventato uno zombi e strani esseri che si annidano nel suo cervello diffondono rapidamente in città il "contagio". Singolare variazione su un tema abituale nel repertorio horror.
 
Dekker rimarrà per sempre colui che ha firmato uno dei miei cult preferiti SBIRRI OLTRE LA VITA e aver prodotto SCUOLA DI MOSTRI. Anche qui prendendo a manciate da scifi anni'60 e 70' costruisce un signor film che sebbene meno grottesco e violento, riesce comunque a costruire qualcosa di buono distruggendo ancora una volta quel perbenismo americano e le confraternite. Tutti i bellocci e le cheerleaders finiranno come cavie per vermoni arrivati dall spazio.
Ed è proprio dallo spazio che arriva l'incipit per una delle scene più trash credo di tutti gli anni '80 ovvero l'inseguimento tra alieni sull'astronave dove quello che scappa finisce proprio per sparare nello spazio il terribile virus che ovviamente non potrà che finire sul nostro pianeta.
La sparatoria finale e il sacrificio dell'agente meritano una menzione in particolare per aver sfruttato bene lo splatter. Dekker e il suo amore per il cinema non possono fare a meno in questo suo film in particolare di citare Romero, Carpenter, Corman, Raimi e Landis


mercoledì 7 giugno 2023

Sisu


Titolo: Sisu
Regia: Jalmari Helander
Anno: 2022
Paese: Finlandia
Giudizio: 4/5

Quando un ex soldato che ha trovato l'oro nella landa selvaggia della Lapponia cerca di portare il bottino in città, i soldati nazisti guidati da un brutale ufficiale delle SS lo combattono.
 
Sisu è la risposta lappone e immediata a come questo popolo se la sia vista davvero brutta contro i nazisti. Quello che i tedeschi hanno lasciato, una scia di morte, depredato villaggi e rapito ragazze, coprendo di mine intere aree. Lo straniero senza nome però è la loro controparte. Una leggenda sotto le vesti di un anziano eremita interessato solo alla vendita dell'oro ma che si troverà a dover sterminare i paggetti del Fuhrer capitanati dall’Obersturmführer delle SS Bruno Helldorf
Sisu è abbondanza di ignoranza, tamarria, esagerazioni, esplosioni, squartamenti, scene a dir poco incredibili ma tutte con l'assioma in comune per cui quando il nostro anti eroe si trova davanti i nemici a bizzeffe e con tanto di carri armati e mitragliatrici non perde mai la calma uscendone vincitore. Sisu è la risposta alla John Wick ma molto più divertente dove andando a dare fastidio alla persona sbagliata si rischia di finire proprio male. Costretto per scappare a gettarsi benzina e darsi fuoco, infilare il proprio corpo in un chiodo per non morire impiccato, togliendosi pallottole dal corpo dilaniato con spuntoni, coltelli e fiammiferi accesi senza farsi scappare un fichissimo gruppetto di sanguigne prigioniere vendicative e un adrenalinico finale dove il nostro eroe si lancia con un machete attaccandosi ad un aereo, lanciando attaccato ad una bomba il nostro antagonista che plana con un rigoroso "vaffanculo" gridato a Sisu e un finale a dir poco assurdo ed esagerato che ci lascia contenti e goduti.

martedì 6 giugno 2023

Fumer Fait Tousser


Titolo: Fumer Fait Tousser
Regia: Quentin Dupieux
Anno: 2022
Paese: Francia
Giudizio: 4/5

In un futuro imprecisato la Tobacco Force è una squadra di supereroi che affronta mostri da kaiju eiga a colpi di nicotina e catrame. Di fronte alla minaccia apocalittica di Lezardin, il capo della squadra ritiene che serva un momento di raccoglimento per ritrovare lo spirito di gruppo necessario. Durante la temporanea vacanza, gli eroi cominciano a raccontarsi storie spaventose.
 
Ormai non so più trovare le parole per questo regista. Da quando vidi il suo primo film al TFF rimasi sorpreso intuendo che questo qui arrivando come dj dalla musica aveva delle idee e gli piaceva sperimentarsi con la settima arte analizzando il politicamente scorretto e il grottesco.
Dopo essersi intrufolato in ogni tipo di genere, Dupieux compie un salto ancora più in là dissacrando super eroi, mostri, pupazzi a forma di topo che sbavano un liquido verdastro e attorniati da modelle e storie in un modello alla Boccaccio molto più sporco e ruvido dotato di un non sense incredibile come la storia del ragazzo che finisce triturato dal macchinario e dove la zia decide di conservarne le labbra che continuano a parlare in una pozza piena di sangue. Dupieux stupisce ancora una volta per la sua scioltezza dove nel suo mondo tutto sembra muoversi con molta tranquillità che siano matti, mostri, esseri inanimati, poliziotti corrotti, ladri incapaci, killer anomali, personaggi folli o animali.
La ludica ingenuità e superficialità dell'autore riesce a bilanciare molto bene la materia visiva senza mai darle rimandi troppo seri ma conservando toni da commedia in uno spassoso gioco contro il politicamente corretto