Titolo: Contratiempo
Regia: Oriol Paulo
Anno: 2016
Paese: Spagna
Giudizio: 3/5
Adrián Doria è un imprenditore di
successo che, accusato di omicidio, continua a dichiararsi non
colpevole. Per difendersi, contatta l'avvocato Virginia Goodman, con
cui lavora una notte intera per trovare un cavillo che permetta di
farlo uscire dal carcere. L'emergere di un nuovo testimone che lo
accusa mette però a repentaglio la strategia individuata.
Ormai la filmografia spagnola negli
ultimi anni ha raggiunto livelli altissimi di qualità e intenzioni.
Dopo aver dato luce ad un poker di polar davvero convincenti, ci
spostiamo su un thriller che sembra cervellotico e macchinoso solo in
partenza per arrivare ad un climax finale che non si vedeva da tempo
per come Oriol, dopo il già convincente EL CUERPO, riesce a
omaggiare alcune divinità dell'olimpo cinematografico come
Hitchcock. Tutto il film è costruito su una sceneggiatura che nella
prima parte assomiglia a quella di un noir ma che si evolve come un
thriller, riuscendo nel difficile compito di affidarsi forse troppo
ai dialoghi ma rendendoli sempre carichi e pronti ad esplodere con un
ritmo e un'intensità sempre bilanciati e messi in risalto da
un'attenta colonna sonora capace di rendere misteriosa ancor più la
sequenza di immagini.
E'proprio la trama a stordire
continuamente lo spettatore, prendendosi gioco rileggendo spesso gli
stessi fatti secondo prospettive diverse. Si vede che questo giovane
regista classe 1975, a parte amare i classici e citarli, è
appassionato di storie contorte cercando sempre di sconvolgere la
psiche dello spettatore.
Straordinari gli attori tra cui un
onnipresente Mario Casas, il nuovo Tom Hardy spagnolo per fascino,
classe e talento.