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sabato 1 agosto 2020

Infedeli

Titolo: Infedeli
Regia: Stefano Mordini
Anno: 2020
Paese: Italia
Giudizio: 2/5

Le peripezie amorose di cinque uomini, ognuno di essi alle prese con mogli, fidanzate, amanti. Cinque storie brevi raccontate con uno sguardo irriverente e divertito, ma anche lievemente amaro, sull'amore.

Infedeli è un film divertente e recitato anche in maniera decorosa dalla sua piccola galleria d'attori.
Scamarcio ormai attore feticcio di Mordini, Gallo e Mastrandrea che sembrano giocare sui propri ruoli e la Chiatti forse quella che stona meno regalando una performance dignitosa.
Il problema grosso è l'intreccio narrativo, scene lunghissime che sembrano improvvisate, un plot narrativo che cerca di trovarsi da solo le complicazioni, situazioni stereotipate e già viste in ogni salsa, con le rivelazioni dei tradimenti di una coppia frustrata (Mastrandrea/Cervi), il bisogno di nascondere l'evidenza imbastendo un teatrino per illudere la moglie (Scamarcio/Chiatti) e poi quel capitolo iniziale (Gallo/Fois) diretto proprio male con l'espressione di lei nell'aereo e quella scena che sembra da denuncia per come è stata montata e sembra far parte dei cinepanettoni.
Un remake del remake partendo dai MOSTRI di Risi, continuando con la commedia francese e infine con questo film che da l'impressione di essere stato girato con molta fretta lasciando il cast libero di scimmiottare e finendo per diventare parodie di loro stessi anzichè mostri ordinari diventando a tutti gli effetti chi più chi meno fenomeni da baraccone straordinari.
L’obiettivo del film, come quello del suo originale, è di demistificare il machismo ma lo fa male e in maniera lungimirante dal cercare di trovare qualche risposta che non sia già stata detta, una saga del già visto e sentito soprattutto nei dialoghi in salotto dopo la cena di Mastrandrea/Cervi, dove lui sembra sciorinare dei luoghi comuni e degli stereotipi sulla donna da tardo Medioevo che davvero non si possono sentire. Manca la materia prima, la sostanza, il resto è fumo. Fumata nera.