Visualizzazione post con etichetta Ultima notte a Soho. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Ultima notte a Soho. Mostra tutti i post

domenica 23 gennaio 2022

Ultima notte a Soho


Titolo: Ultima notte a Soho
Regia: Edgar Wright
Anno: 2021
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 4/5

Eloise, ventenne cresciuta con la nonna dopo il suicidio della madre, arriva a Londra con il sogno di diventare stilista. Ha il mito della Swingin' London e della musica anni '60, che ascolta continuamente su vecchi 33 giri portatili. Dopo un'infelice esperienza nello studentato della scuola di moda in cui è stata ammessa, si trasferisce in un appartamento di Soho affittato da un'anziana signora. Qui, durante lunghe notti agitate, Eloise sogna di tornare nel passato, nella Londra che ama di più, dove incontra Sandie, un'aspirante cantante che vive il glamour di una città colorata ed esaltante. Poco alla volta, però, Eloise confonde la propria personalità con quella di Sandie e ne scopre la vita in realtà miserabile, scivolando tra realtà e incubo in un'esperienza spaventosa.
 
Si è parlato molto dell'ultimo film di Edgar Wright autore per cui simpatizzo molto ma che finora è stato troppo sovrastimato
Certo non è nel mio olimpo ma ha saputo farmi ridere, trovando sempre il giusto compromesso tra il sapersi prendere sul serio e buttarla in caciara. Last Night in Soho è il suo film più serio.
Un'opera importante e di svolta per un regista che finora si stava ritagliando una sua personale politica d'autore con film bizzarri e grotteschi, mischiando horror, satira sociale, weird, splatter, commedia ironica e una sua personale incursione nel sotto genere del comics. E qui siamo dalle parti di un certo tipo di cinema molto ricercato, un omaggio ad un decennio in cui se non passavi da Londra e non ti piegavi ai suoi padroni rischiavi di rimanere tra gli astanti che non contano nulla. Wright crea un thriller, un dramma psicologico in grado di sottolineare questo elemento e allargarlo creando sotto trame e un fil rouge maturo e consapevole addentrandosi in una materia difficile da gestire quando si voglio al contempo sviluppare così tanti intenti. Il doppelanger usato in maniera perfetta, la denuncia di un certo tipo di benessere amalgamato da un malessere interiore per cui lo sballo sembra la catarsi di ogni studente, in cui la norma di molti è non quella di una sola sembra essere la log line del film. Un'opera complessa che parla di vessazione, di prostituzione intellettuale, oppressione da parte di una major che sembra incarnata dal maschio avido e prevaricatore che come ben sappiamo chiede un prezzo molto salato per la nascita di una nuova star.
Un horror psicologico capace di palesare i fantasmi del passato, di rincorrere un successo mai ottenuto, di riprendersi la propria autostima arrivando ad una sorta di revenge-movie al femminile in questo caso a opera dell'antagonista.