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venerdì 9 luglio 2021

A quiet place II


Titolo: A quiet place II
Regia: John Krasinski
Anno: 2021
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Quel che resta della famiglia Abbott, dopo le disavventure del primo film che hanno portato alla morte del padre, si mette in marcia per cercare un nuovo precario rifugio nel mondo popolato dalle creature mostruose che attaccano quando sentono un rumore. La mamma Evelyn, la figlia Regan, il figlio Marcus, oltre al neonato il cui pianto eventuale, innocente e incontrollabile è sempre una potenziale minaccia alla sicurezza, camminano nel massimo silenzio e giungono a un sito industriale che sembra abbandonato. Marcus finisce con un piede in una tagliola e non riesce a soffocare le grida. L'attenzione dei mostri è risvegliata, ma a condurre in salvo la famigliola è uno sconosciuto che ha fatto di quel luogo la sua casa. Evelyn scopre che si tratta di Emmett, un loro amico dei tempi normali che ha perso i figli e la moglie nel disastro e ora vorrebbe solo che loro se ne andassero il prima possibile. Regan, però, pensa che la musica che hanno captato con la radio sia un segnale: ha stabilito che proviene da un'isoletta vicina e vorrebbe raggiungerla. Non trova sponda in Marcus, perciò si mette in viaggio da sola verso l'ignoto.
 
Vedendo il sequel, la saga di Krasinski potrebbe durare all'infinito. I mostri non vengono stanati, non esiste un esercito capace di farlo e i pochi superstiti che vediamo come in questo film, si dividono in due categorie: da un lato un gruppo di insensati bifolchi, dall'altro gente normale che ci crede ancora, sopravvissuti all'interno di un'isola.
Nonostante qualche evidente incongruenza e buco nella sceneggiatura, o meglio chiamiamola sospensione dell'incredulità (il mostro che sopravvive addormentandosi nella barca..), il film di Krasinki che dirige se stesso e la moglie, non sembra dirci molto. Insomma seguiamo per quasi tutto il tempo questo giovane nucleo familiare da un luogo ad un altro, con un obbiettivo che a metà film sembra segnare le sorti di tutti. Il problema è proprio il sunto da cui nasce questo obbiettivo e il suo decollo che sembrano non aver alcun senso. Perchè una figlia dovrebbe abbandonare la madre e il fratello ferito, oltre il bebè che non smette di piangere, per andare oltremare a cercare i fautori di un segnale radio..un viaggio senza meta e ritorno che potrebbe compromettere le sorti di tutti spezzando ancor più i rapporti dopo la morte del padre e del fratellino nel precedente capitolo.
Se riflettete su questa scelta il film per come prosegue non ha molto senso. Però c'è da dire che è girato benissimo nonostante l'estetica dei mostri continui a non essere per nulla esaltante o originale. Cillian Murphy però è così bravo da far in modo che vengano trascurate alcune ingenuità anche nella messa in scena. E nel finale si prendono la rivincita loro, gli young adult