Elsa e Franck, fratelli, erano molto legati. Da quando Franck è scomparso durante una missione spaziale tre anni fa, Elsa ha lottato per andare avanti con la sua vita. Finché un giorno viene contattata da una forma di vita non identificata. Ma c'è un prezzo da pagare...
Clapin aveva girato DOV'E' IL MIO CORPO un film d'animazione minimale e delizioso che aveva il merito di far ragionare ed elaborare ipotesi allo spettatore. Anche qui seppur in maniera completamente diversa, si ragiona su quale vita possa viversi in un aldilà scientifico mettendo da parte religione e spiritualità ma perseverando una spasmodica ricerca su qualcosa di indefinito e indefinibile. L'entità aliena che entra a contatto con Elsa è qualcosa di così strano e bizzarro, una forma che scruta i desideri, le paure e le emozioni di colei di cui si impossessa ma al contempo essendo una presenza tutto al contrario che chiara non riesce mai a definire i crismi dei suoi intenti.
Concepita quasi come un diario di bordo, la trama si muove a ritmo serrato in un mix di B-movie d’azione sfaccettato e autentico dramma esistenzialista sulle difficoltà del lutto ("puoi uscire dalla mia testa?"). Siamo in un sogno? In un incubo? In uno stato schizoide di depressione alimentato da ricordi immaginari? Alla fine non importa, la messa in scena del film si appropria della stranezza piuttosto giocosa del soggetto racchiudendo molti temi sotto il suo aspetto di intrattenimento ansiogeno.