Visualizzazione post con etichetta Utopia-Season 1. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Utopia-Season 1. Mostra tutti i post

domenica 9 marzo 2014

Utopia-Season 1

Titolo: Utopia-Season 1
Regia: Marc Munden
Anno: 2013
Paese: Gran Bretagna
Stagione: 1
Episodi: 6
Giudizio: 4/5

Protagonista dello show è un gruppo di persone che si trova in possesso del manoscritto di una graphic novel di culto. Si dice che il tomo abbia previsto i peggiori disastri del secolo scorso e il gruppo ben presto si trova preso di mira da un'organizzazione misteriosa conosciuta come The Network.

“This is the beginning of an unimaginable nightmare.”
I complotti ci piacciono, soprattutto di questi tempi.
Utopia mischia bene le carte e approfitta di una vasta gamma di possibili congetture, per creare il suo pantheon di colpi di scena.
Personaggi tagliati con l'accetta, dialoghi imprevedibili, complotti assurdi e un disegno dall'alto che sembra inesorabile nel suo implacabile obbiettivo di cancellare tutti.
Dal Giano Bifronte, all'organizzazione malata chiamata The Network, capeggiata dal misterioso The Rabbit, al manoscritto (in questo caso una "grapchic novel") a Jessica Hyde per poi arrivare fino al nostro killer preferito, cresciuto a sua insaputa e che vuole scoprire il suo passato.
Diciamo che di elementi c'è ne sono e pure tanti, forse addirittura troppi.
La coppia di registi fa un incredibile lavoro in campo di scrittura.
Il plot è decisamente modaiolo, illuminante per certi versi, nella sua divertita voglia di mischiare religione, complotti, thriller, organizzazioni segrete e infine davvero tanta azione coloratissima.
Chi dunque meglio degli inglesi, sembravano i testimonial adatti per creare questa piccola e divertente serie. Il fatto che sia una sola stagione è di fatto si chiuda dopo sei episodi, è un fattore incoraggiante e utile, a questo proposito, per non esagerare nella semina.
Utopia già dal titolo dice molto, e lo fa attingendo da una globalizzazione di elementi straordinari.
I toni sono quelli della black comedy e non ci vuole molto a capire che dal linguaggio, dallo stile tecnico alternativo e a tratti originale degli episodi, ci sia dentro tutta una nuova spinta generazionale, per certi aspetti matura e dannatamente divertente.
Se non lo si prende troppo sul serio, Utopia può apparire come una delle serie più originali e alternative degli ultimi anni. Il cast è molto funzionale e presenta uno stuolo di personaggi tutti ottimamente caratterizzati, creando così la sensazione che tutti siano legati da una ragnatela inestricabile (talvolta senza saperlo) e il fatto di strutturare diverse generazioni, porta a diversi punti di vista sull'argomento. Questa tecnica funziona moltissimo per confondere le idee e celare chi sta facendo un doppio gioco anche dallo stesso spettatore: nessuno, nessuno in Utopia è davvero chi dice di essere. Questo è uno dei più grandi meriti della solida scrittura di Dennis Kelly.
Utopia, infine, saprà concedersi a una vasta gamma di pubblico che ne trarrà le sue conclusioni, aprendo magari gli occhi su alcuni utili acorgimenti, o magari pensando che in fondo è tutto fumo e non c'è nulla di vero. Alternando una moltitudine di stili e generi, Utopia, è in questo non è assolutamente da sottovalutare, è anche brutale senza lesinare sulle torture o gli omicidi che siano a danno di adulti o bambini.