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domenica 1 dicembre 2013

Danza de la Realidad

Titolo: Danza de la Realidad
Regia: Alejandro Jodorowsky
Anno: 2013
Paese: Cile
Festival: TFF 31°
Giudizio: 3/5

Figlio di emigranti ebrei ucraini esiliati in Cile, Jodorowsky reimmagina la propria infanzia, conservando la verità dei personaggi ma trasponendo gli eventi in un universo poetico. In questa biografia immaginaria, Alejandrito cresce nella merceria "Ukrania" del padre, ateo e severissimo, che lo costringe a prove di resistenza fisica e coraggio eroico, mentre la madre, le cui parole escono sotto forma di canto, rappresenta un porto sicuro e sentimentale. Ma è proprio il padre, Jaime, il vero protagonista di questo poema epico che lo vede passare dallo stalinismo convinto alla fascinazione per il dittatore don Carlos Ibañez, che si era ripromesso di uccidere, fino alla redenzione e alla riscoperta di sé.

"Vorrei ritornare alla mia giovinezza e appollaiarmi di nuovo sul ramo di un albero insieme al mio amico poeta, e come quella volta indimenticabile vorrei dedurre dal molto che non so quel poco di prezioso che so:
Non so dove vado, ma so con chi vado.
Non so dove sono, ma so che sono in me.
Non so che cosa sia Dio, ma Dio sa che cosa sono.
Non so che cosa sia il mondo ma so che è mio.
Non so quanto valgo, ma so non fare paragoni.
Non so che cosa sia l'amore, ma so che godo della sua presenza.
Non posso evitare i colpi, ma so come sopportarli.
Non posso negare la violenza, ma posso negare la crudelta'.
Non posso cambiare il mondo, ma posso cambiare me stesso.
Non so che cosa faccio, ma so che sono fatto da ciò che faccio.
Non so chi sono, ma so che non sono colui che non sa."

23 anni dopo IL LADRO E L'ARCOBALENO Jodorowsky con famiglia al seguito ritorna nelle sale con un film assolutamente onirico e visionario che strizza l'occhio al suo stesso cinema, autocitandosi in alcuni momenti, ma preferendo un viaggio di formazione dai toni duri e cupi come è solito affrancare al regista.
Diciamo che è un pò la summa post-contemporanea di un pensiero anarchico che contesta fede, falso berbenismo e soprattutto ideologie (Stalin possiamo dire che è quello più colpito insieme al falso profeta Cristo redentore).
Lo spirito surrealista è come sempre un discorso che continua nella visionarietà attraverso un certo tipo di simbologia ed elementi di magia, anzi psicomagia, tanto famigliari al regista.
C'è un pò di tutto dal Fellini al Pinocchio per poi passare attraverso i luoghi di culto in cui emerge maggiormente il culmine della creatività dell'autore.
Un film coloratissimo, pieno di trovate memorabili, con un cast azzeccatisimo in cui il padre si confronta con il figlio Brontis perchè sappia coglierne l'esperienza di vita.
Se i primi due atti procedono senza un attimo di tregua intrecciando vicende, personaggi, spiriti d'iniziativa, ideologie e regole da rispettare senza esitazioni, Jodorowsky ad un certo punto, come spesso gli capita, apre un vaso di Pandora rischioso in cui la molteplicità dei temi e dei simboli non riesce a trovare un ingranaggio perfetto e quindi non mancano esagerazioni ed eccessi che spesso anzichè aumentarne l'enfasi e l'emotività, ne privano di fatto un'armonia tecnica e una fruizione non sempre così semplice.
Alcuni momenti come quello dell'asino sacrificato, della madre che inizia il figlio, o i bambini che masturbano un cazzo di legno e il piccolo lucidascarpe che annega a causa della suola nuova e liscia e altri spaccati di totale magia creativa sono quasi senza pari ma alle volte la stessa esagerazione sembra normalità non riuscendo quindi ad essere sempre coerente con il contesto.
Di certo un ritorno magico, magnifico e visivamente molto interessante.
Un film cofinanziato grazie a una campagna di crowdfunding (budget complessivo 4 milioni di euro, di cui 40.000 raccolti grazie ai sostenitori di Kickstarter).
Anche se con svariati difetti e ristrettezze economiche che fanno storcere il naso sulla scelta e i risultati della c.g (quella poca che c'è) La Danza de la Realidad è un'avventura, un viaggio verso i valori e il significato della vita, con immagini indimenticabili e stupende che al giorno d'oggi non è assolutamente poca cosa.