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sabato 28 dicembre 2013

Paludi della morte

Titolo: Paludi della morte
Regia: Ami Canaan Mann
Anno: 2011
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

In Texas, un detective della sezione omicidi unisce le sue forze a un poliziotto arrivato da New York per indagare su un omicidio avvenuto nella sua contea e che sembra connesso a una serie di crimini irrisolti avvenuti tutti in Texas.

Negli ultimi anni capita spesso di sentire figli di nomi famosi darsi alla regia con risultati spesso spiazzanti. La figlia di Lynch con CHAINED, anche se non è il suo primo, il figlio di Cronemberg con il suo ANTIVIRAL non proprio riuscito e il figlio di Bowie con il bellissimo MOON.
Senza stare a fare altri esempi qui tocca alla figlia di MANN.
E'strano perchè tutto in questo film faceva presagire verso qualcosa di interessante che curasse molto il soggetto, le location e la scenografia un pò macabra lansdiana delle paludi e delle zone redneck yankee abitate da bifolchi in camicia.
Gli attori, il dramma così come il nome della fanciulla, che ha in eredità tanti elementi incisivi che il padre ha affondato nel genere e così via purtroppo non bastano, quello che rimane è un'opera mutilata dai suoi stessi errori e da una sceneggiatura che non sembra imbroccarne una lasciando forse l'elemento più intrigante nel titolo tra l'altro da noi tradotto ovviamente male male o diverso rispetto all'originale Texas Killing Fields.
Non lo so sarà che quando sento parlare del Texas mi immagino uno stato popolato da gente dura, rigida, molto guardinga probabilmente per il clima impietoso e la natura ostile che rendono la loro quotidianità più faticosa di quella di altri.
Ecco io credo che sia stata interessata da tutti questi elementi ma senza averne avuto la forza di riuscire a comprimerli tutti e convogliarli al meglio.