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venerdì 19 dicembre 2014

I'm here

Titolo: I'm here
Regia: Spike Jonze
Anno: 2010
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Un assistente di biblioteca si trascina attraverso una vita ordinaria a Los Angeles fino a quando un incontro casuale gli apre occhi al potere della creatività e, alla fine, all'amore. Quando questa nuova vita e amore cominciano a cadere a pezzi, lui scopre di avere molto da dare.

Jonze dopo una svariata carriera a girare videoclip e ha regalarci alcuni film indimenticabili, ancora una volta di destreggia nell'insolito, girando un mediometraggio singolare e toccante.
I'm here non è originalissimo, sia nella tematica che nella struttura della storia e nei colpi di scena finali. I'm here è un medio molto intimo che immediatamente mette in secondo luogo l'originalità o meno destando subito interesse soprattutto grazie alla sua carica emotiva che ti fa identificare subito con i personaggi.
Quello che colpisce è lo stile ancora una volta innovativo e alternativo, che mette insieme diverse tematiche morali ed etiche tutte analizzate in una profonda metafora e riflessione sul tema del "dono" anzi del "donarsi" verso chi amiamo.
Con una potenza non solo sprigionata dalle immagini ma soprattutto dalla musica, I'm here è una poesia romantica che conquisterà il pubblico con immagini non solo originali e dotate di quella fragranza jonziana, ma anche e soprattutto di dramma e di reale sofferenza, palesata o celata dietro lo sguardo malinconico del suo protagonista (basta pensare il climax finale e la quasi assenza di musica come ad interrompere un idillio magico tra Sheldon e Francesca).
I’m Here, attraverso la metafora dei robot, è un po’ il grido interiore di tutti noi, quasi a voler chiedere chi non si è mai ritrovato innamorato a tal punto o chi non vorrebbe provare un sentimento simile. E soprattutto cosa sarebbe disposto a "donare"?