Titolo: Nocturama
Regia: Bertrand Bonello
Anno: 2016
Paese: Francia
Giudizio: 3/5
David, Yacine, Samir, Sabrina, Mika,
Sarah, Omar si muovono come stregati lungo le strade di Parigi,
attraverso i suoi quartieri, dentro la metropolitana. Muti,
determinati, sguardi fissi, espressioni vaghe, gesti (ir)razionali,
segnali di intesa, risposte criptiche ai cellulari, tutto li
suggerisce agiti da un progetto comune. Figli di papà, figlie delle
banlieue, studenti, disoccupati, precari, neri, arabi e bianchi, sono
un reparto d'assalto improvvisato che deflagra Parigi. Alla stessa
ora, in siti diversi: un grattacielo de La Défense, un ministero,
alcune vetture parcheggiate davanti alla Borsa di Parigi, la statua
di Giovanna d'Arco, il cuore di un banchiere. Le bombe esplodono, le
pistole sparano, la pece brucia, Parigi collassa e loro ripiegano in
un grande magazzino. Mentre fuori è il panico e la città si perde
in congetture, dentro i terroristi attendono, esaltati dalla
distruzione. Ma è questione di tempo, il tempo che ci vuole per
convertire l'esaltazione in terrore (di morire).
In origine, quando Bertrand Bonello
aveva cominciato a scriverlo, nel 2011, il titolo di Nocturama doveva
essere "Paris est une fête", che è il titolo francese di
"Festa mobile" di Hemingway.
Ma, spiega il regista, "dopo gli
attentati del 13/11 a Parigi, quel libro era diventato il simbolo
della reazione al terrore, ed era ovvio per me che l'avrei dovuto
cambiare. Ero in un negozio di dischi, e mi è saltato agli occhi
"Nocturama" di Nick Cave, e ho pensato che fosse perfetto,
che portava con sé un che di fantasmatico che ben si legava al
contenuto del mio film."
Nocturama è un film controverso e maledetto. Un film che racconta di un gruppo di ragazzi che compiono degli attentati in diversi punti della capitale francese e che poi si rifugiano, in attesa che la situazione si calmi, in un grande magazzino di lusso.
Nocturama è un film controverso e maledetto. Un film che racconta di un gruppo di ragazzi che compiono degli attentati in diversi punti della capitale francese e che poi si rifugiano, in attesa che la situazione si calmi, in un grande magazzino di lusso.
Nocturama passa in sordina alla Festa
del Cinema di Roma nella sezione Alice nella Città. E, nel
raccontare la vicenda di un gruppo di giovanissimi attentatori,
Bonello trova la chiave per descrivere il nichilismo contemporaneo.
I francesi si sà spesso e volentieri
sfruttano un tema potentissimo e attuale per farne un po ciò che
vogliono mostrando cosa interessa a loro mostrare prendendosi tutte
le responsabilità del caso come quello di non essere accettati a
Cannes per l'impiego e l'uso del tema all'interno del film.
Diciamolo subito. Nocturama non ha
quella forza e quella potenza che ci si aspettava dalla tematica e
dalle parole del regista. Affronta in modo realistico e minimale tutto
ciò che porta questo manipolo di giovani fino alla loro dolorosa
scelta finale. Mostra decadenza contemporanea, la società liquida di
Bauman, l'autodistruzione della società capitalistica borghese,
prende in riferimento a Bret Easton Ellis il termine ("Glamorama")
per sancire lo svuotamento della realtà.
Tagliato in due e articolato in due
momenti, di cui il secondo prolunga e chiarisce le intenzioni del
primo, Nocturama è una sinfonia funebre che 'suona' il giudizio
senza appello di giovani disperati sul mondo che li attende, o
piuttosto che non li attende più. Cellula di ragazzi venuti da
orizzonti diversi che convergono in un'unica rete (metropolitana)
come tonni alla mattanza senza giudicare con una totale assenza di
moralismi.
Verrebbe da fare un piccolo paragone
con il film di Van Sant. In quel caso il micro cosmo analizzato era
quello scolastico e le stragi nelle scuole. Qui per alcuni aspetti ciò
che spaventa di più non sono i gesti dei ragazzi ma le intenzioni e
gli sguardi duri di chi non sembra accettare più compromessi ma si
auto determina una giustizia immeritata e una vendetta nei confronti
del capitalismo. Se davvero Bonello ha un pregio è proprio quello di
affrontare con paura e determinazione un rischio reale che sta
sopraggiungendo in Occidente e non solo e che vede sempre più
ragazzi soli e senza regole.