Visualizzazione post con etichetta Rover. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Rover. Mostra tutti i post

lunedì 22 settembre 2014

Rover

Titolo: Rover
Regia: David Michod
Anno: 2014
Paese: Australia
Festival: TFF 31°
Giudizio: 4/5

Dieci anni dopo il collasso dell'economia occidentale anche l'Australia si ritrova vittima di una desertificazione sociale che ha condotto tutti sulla strada della violenza. Eric è alla guida del suo fuoristrada impegnato a lasciare il suo oscuro passato alle spalle. Quando l'automezzo gli viene rubato da una banda di disperati cerca di recuperare la sua unica proprietà. Non solo, in un mondo ormai privo di remore, intende eliminarli fisicamente. Il suo percorso si incrocia con quello del disturbato e ferito Rey. Costui è il fratello di uno degli appartenenti alla banda che lo ha abbandonato, seppur controvoglia, fuggendo dalla ultima disperata rapina.

Michod promette bene. Se con ANIMAL KINGDOM era riuscito a dare un convincente affresco di una famiglia multi-problematica, in una desolata Australia, mantenendo una dilatazione dei tempi molto complessa, nella sua seconda opera, sembra concentrarsi e dare una prova di pura minimalità per tutta la durata del film.
Soprattutto quando l'assunto, che scopriamo alla fine, sembra voler dire che non è così importante il climax finale, quanto invece tutti gli elementi di riporto.
Due convincenti prove attoriali su cui spicca un Pearce, come sempre in grado di reggere tutta la baracca da solo, e un convincente Pattinson.
Michod riduce tutto all'osso, non inserisce quasi dialoghi, il clima è teso, soffocante e troppo solare. I personaggi sono sporchi, rozzi, uccidono perchè non sanno cos'altro fare, e la stessa civiltà sembra ormai agli sgoccioli.
Lo stesso sentimento che accomuna il film è di un cinismo smisurato in cui non ci sono ancore di salvataggio.
Forse l'unica è la socializzazione e Eric, scopre, proprio ormai desolato e solo come un "cane", che anche uno stralunato che gli ha fatto un torto, è sempre meglio della solitudine, perchè si sà l'uomo è prima di tutto un'animale sociale.
Un film che fa centro, difficile, tutto sommato lento e pesante ma che trova proprio nella sua difficile analisi la linfa migliore.