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venerdì 9 agosto 2019

Villeggianti


Titolo: Villeggianti
Regia: Valeria Bruni Tedeschi
Anno: 2018
Paese: Francia
Giudizio: 3/5

Una villa sulla riviera francese. Un luogo che sembra fuori dal tempo e anche isolato dal resto del mondo. Anna la raggiunge con la figlia per alcuni giorni di vacanza. In mezzo ai familiari, agli amici e al personale di servizio, la donna deve riuscire a gestire la recente fine del suo matrimonio e la preparazione del suo prossimo film. Dietro alle risate, alle discussioni e ai segreti emergono paure, desideri e rapporti di potere.

I villeggianti è un film borghese, che non ha tanti motivi per esistere, vede la sua paladina ergersi a regina incontrastata nella modesta galleria di personaggi che popolano la villa.
Eppure pur essendo il primo film che vedo della Tedeschi come regista, stranamente viste le premesse è un film che alterna tanti stati d'animo diventando sempre di più un'antipatica riflessione sulla fragilità delle persone e delle coppie.
Un film viziato, che sembra un'autoanalisi della regista/attrice e dei mali e i vizi che la consumano, però si rimane a guardargli senza fare una piega, con l'incertezza di vedere dove vuole andare a parare, a volte da qualche parte a volte invece da nessuna in particolare.
Lo struggimento interiore, la crisi di nervi (ripetendo agli ospiti per l'ennesima volta di essere stata abusata da piccola), la rottura dei legami sentimentali, tutte queste coordinate vengono sparse durante il film in modo però molto attento e inusuale, cercando di citare un certo cinema colto, senza riuscirci ma senza nemmeno osare troppo rischiando di auto compiacersi.
Un film che sembra molto autobiografico che non annoia mai anche quando alcuni tratti sono davvero lenti e fine a se stessi. Tutti cercano di dare il loro meglio in questo film corale che come diceva qualcuno può sedurre o irritare. A tratti entrambi direi, in un rincorrersi drammatico ma poi ironico poi tragicomico peccando solo quando cerca di essere estremamente maturo.