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sabato 27 settembre 2025

Weapons (2025)


Titolo: Weapons (2025)
Regia: Zach Cregger
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Nella fittizia cittadina americana di Maybrook, in Pennsylvania, 17 bambini, sui diciotto di una classe delle elementari, sono misteriosamente scappati di casa, nel cuore della notte, alle due e diciassette minuti. Le indagini non arrivano a niente e un mese dopo, in seguito a un'assemblea con i genitori, che prelude alla riapertura della scuola, la vita di alcune persone legate alla scomparsa viene stravolta da un crescendo di eventi sempre più inquietanti. Si tratta della maestra Justine, di Archer, il padre di uno dei ragazzi scomparsi, e di un poliziotto di nome Paul che ha una relazione extraconiugale con Justine.
 
Zach Cregger al suo secondo horror potrebbe diventare uno dei must tra i giovani promettenti.
Un horror psicologico dove bambini, famiglie disfunzionali, streghe e incantesimi brutali portano a rendere questa pregevole chicca un film di genere dove spicca anche l'indagine da parte di chi non ti aspetti e un'atmosfera che semina per quasi tutto il film prima di esplodere in un apoteosi che mischia horror, slasher e splatter a tante risate e un impianto ironico che non ti aspetti.
Alla fine quando sai parlare di folklore e quando sai portarlo come metafora in una fiaba nera vinci quasi sempre. Cregger lo sa e si diverte mostrando una critica sui falsi costumi e modi di una comunità di provincia portandola all'estrema disperazione passando per una galleria di attori che non ha bisogno di presentazioni dove Amy Madigan diventa la villain perfetta decisamente inquietante e priva di scrupoli. Ci sono già alcune scene da manuale come il discorso di Gladys al nipote Alex a tavola di fronte ai genitori, ma anche gli assurdi teatrini tra il poliziotto Paul e il tossichello Anthony. C'è tanto mistero, una vicenda che unisce storie diverse dividendo il film con i nomi dei personaggi per un finale mai così esagitato e folle.

Secret Level-Season 1


Titolo: Secret Level-Season 1
Regia: Dave Wilson
Anno: 2024
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 15
Giudizio: 4/5

La mia fortuna sotto certi aspetti è stata quella di non sapere nulla di questa nuova serie antologica d'animazione che come LOVE DEATH & ROBOTS la cui ultima stagione risale al 2022 si muove su diversi generi e narrazioni in questo caso tutte legate ai videogiochi.

Alcuni episodi sono davvero interessanti e pieni di azione, violenza e un'uso interessante quanto mai eccessivo di cg e parlo ovviamente per Dungeons & Dragons perfetto a parte il finale sul più bello, Sifu che mischia tradizione e cultura millenaria orientale con le arti marziali, New World è un nì nel senso che è troppo spavaldo e solo per certi aspetti mi è piaciuto con la stessa dimensione temporale che seppur originale finisce per essere un deterrente. Unreal Tournament carino nel suo sposare la causa che anche i robot possano essere senzienti e delle sorti di gladiatori del futuro su cui nessuno avrebbe mai scommesso. Warhammer 40.000 decisamente tra i migliori in assoluto per il tasso di violenza e perchè sembra una specie di Mad Max che incontra i demoni. Da qui in avanti secondo me la serie prende degli scossoni importanti, riesce comunque a portare a casa altri episodi importanti dimostrando il suo enorme valore qualitativo e riuscendo nella sua brevitas a portare a casa delle mini storie affascianti e molto diverse l'una dalle altre

Di origine sconosciuta


Titolo: Di origine sconosciuta
Regia: George Pan Cosmatos
Anno: 1983
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Un uomo d'affari in rapida ascesa, dal carattere determinato e pieno di ambizioni, scopre che la sua abitazione è stata messa sottosopra da uno sconosciuto
 
Cosmatos è un regista particolare in grado di alternare film memorabili e cult come TOMBSTONE e LEVIATHAN a disastri reazionari come COBRA e RAMBO 2. Di fatto questo film potrebbe essere annoverato tra le cose più strane e bizzarre tutto giocato sulla paranoia, sulla mania di persecuzione, sui segreti e sulla solitudine che si celano dentro un padre di famiglia ligio al dovere e ambizioso. Alla fine il film è inevitabilmente piuttosto ripetitivo (difetto che si avverte molto nella seconda parte), ma è costruito bene e sa non scadere nell'inutile spettacolarizzazione puntando invece sul dramma umano di un uomo la cui carriera viene gradualmente messa a rischio dall'impossibilità di dormire serenamente e di pensare ad altro. L’unica altra figura interessante è rappresentata da un amico sterminatore, che semi divertito parla dei ratti come di un nemico furbo e difficilmente sgominabile. Un thriller insolito, serio e curioso oltre che essere realistico e inquietante.

Mr Crocket


Titolo: Mr Crocket
Regia: Brandon Espy
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Mr. Crocket, presentatore di un programma per bambini, corre in soccorso dei piccoli bisognosi di aiuto, eliminando i genitori inadatti..
 
Abbiamo un nuovo presentatore seriale uscito dalle vhs in chiave anni '90 che cerca di muoversi tra pupazzoni artigianali ed effetti che per quanto limitati si apprezzano per quello che provano a fare.
I film con i mostri, in questo caso esseri paciocconi e pupazzoni che ricordano subito WILLY'S WONDERLAND e FIVE NIGHTS AT FREDDY'S qui nonostante le cadute di stile di una sceneggiatura peraltro interessante nei suoi intenti e in vari aspetti che propone cade vittima del solito trigo Mr cattivone contro la mamma in questione (anzi la vedova). Mr Crocket partiva con delle belle ambizioni ribaltando il ruolo del villain che vorrebbe salvare i bambini da genitori pessimi alle prese con dipendenze di ogni tipo e per questo provava a modo suo a parlare della complessa questione dell'intrattenimento dei bambini di fronte agli schermi, parlandone nel 2024 ma muovendo l'accusa sugli anni '90. Alcuni siparietti come la stessa canzoncina sono carini ma Espy sbaglia tutto quando cerca di mostrare una battaglia nel mondo degli abusi familiari che non è affatto quella della protagonista e del suo figlio odioso.

Bear-Season 4


Titolo: Bear-Season 4
Regia: AA,VV
Anno: 2025
Paese: Usa
Stagione: 4
Episodi: 10
Giudizio: 3/5

La trama di "The Bear 4" ruota attorno al tentativo del team di salvare il ristorante dal collasso finanziario e dalle recensioni negative, con Carmy che cerca di gestire le proprie dipendenze e la pressione del lavoro, mentre Sydney tenta di mantenere il locale in funzione. La stagione esplora anche le dinamiche di squadra, con lo zio Jimmy che impone un conto alla rovescia, portando i personaggi a confrontarsi con le proprie responsabilità e a cercare di raggiungere l'eccellenza per ottenere una stella Michelin
 
La quarta stagione di The Bear anche se visivamente sempre affascinante comincia ormai a dare qualche segno di cedimento memore anche della stagione precedente che sembrava perdere quel mordente e doversi infiltrare in sotto storie non sempre interessanti.
Ormai il ristorante è avviato, la cucina cerca di stupire e stupirsi prediligendo ogni giorno un menù diverso. Il tema della cucina allo stesso tempo è meno intensa e ricercata per dare invece spazio ai drammi e le vicissitudini dei personaggi, da quelli ritrovati ai nuovi arrivati. Carmy sembra sempre più schizzato e vorrebbe recuperare dopo quella cruda verità a Claire. Richie finalmente sembra aver ritrovato l'amore per una capo sala affascinante e complessa. Il passato di Tina è l'incontro con Michael. L'ascesa di Marcus, il vecchio capo di Carmy e molti altri per una serie sempre stratificata, complessa nelle emozioni e nei sentimenti e in grado di sapersi sempre rialzare anche se in fondo sembra far presagire solo alle ferite ai sensi di colpa e le difficoltà dei suoi personaggi da cui non sembrano mai potersi divincolare.

Hey Joe


Titolo: Hey Joe
Regia: Claudio Giovannesi
Anno: 2024
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

Dean Barry, un veterano americano che ha avuto una relazione con una ragazza napoletana durante la seconda guerra mondiale, ritorna in Italia, a Napoli, all'inizio degli anni 70, per conoscere suo figlio. Dean vorrebbe recuperare venticinque anni.
 
Hey Joe è un film con tantissimi errori alcuni palesemente grossolani per cultura e intenzioni. Sembra in alcuni momenti di vedere EQUALIZER 3 quando si parla di un certo sud. Qui però il regista è italiano è il film è un dramma sociale sul ritrovare le proprie origini, il proprio passato, un figlio dopo numerosi anni. Un giovane marinaio americano sotto le sembianze di un James Franco che cerca di rialzarsi dopo anni in cui è stato messo in ombra per quello che ha combinato e per quell'ardire che per un attimo lo faceva sentire uno dei fuoriclasse di Hollywood.
Hey Joe è un film nostalgico, che ogni tanto fa sorridere quando prova questi strani incontri generazionali tra i grandi e i guappi, quando Franco prova a parlare in italiano, a cercare di comprendere una cultura troppo distante dalla sua in quel mondo a parte che è Napoli e soprattutto mettersi a trattare e cercare di fare il diplomatico vendendo la dignità prima dell'anima

Esorcismo di Emma Schmidt


Titolo: Esorcismo di Emma Schmidt
Regia: David Midell
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Iowa, 1928. Padre Joseph Steiger, parroco della chiesa di St. Joseph, riceve da un suo superiore un incarico delicato. Si tratta del caso di una donna, Emma Schmidt, che soffre molto, per cause che sembrano sfuggire alle possibilità di cura della scienza medica. È quindi necessario praticare un esorcismo. La parrocchia di padre Joseph è stata scelta come luogo adatto allo scopo, ma a praticare l'esorcismo sarà l'anziano padre Theophilus Riesinger, che giunge pronto al difficile compito.
All'arrivo anche di Emma tutto è pronto. Padre Joseph ha il compito di prendere nota di quanto accade durante l'esorcismo, mentre ad assistere l'esorcista sono le suore del convento cui si appoggia la parrocchia. Le prime sedute dell'esorcismo mostrano subito che le cose non saranno facili e padre Joseph comincia a pensare che forse sarebbe meglio rivolgersi a uno psichiatra per cercare di aiutare la donna. Ma padre Theophilus è determinato e pronto a tutto.
 
Sarà perchè sto scrivendo queste recensioni dopo mesi che ormai ho visto alcuni film ma di questo ennesimo caso di esorcismo non mi è rimasto praticamente nessun ricordo a parte il cast che non ha fatto bella figura. Forse perchè Al Pacino preferivo ricordarmelo come il diavolo in quel bellissimo film e forse perchè ormai la materia cinema "possessioni" sembra stia di nuovo fallendo o cadendo presso dei clichè più che appurati come i tremendi LUCIFERINA, IMMACULATE, EXORCISM, ESORCISTA-CREDENTE, ESORCISTA DEL PAPA e invece quello che c'è di buono in prodotti come EASTFIELD EXORCISM, OMEN-ORIGINI DEL PRESAGIO, LAST NIGHT WITH THE DEVIL, SORELLA MORTE. Dicono che abbia ispirato l'Esorcista, che sia tratto come ormai spesso ci viene spacciato come storia vera, ma sembra parlare più di drammi personali e scelte da compiere piuttosto che concentrarsi sull'orrore e i jump scared. E' tutto questo sarebbe stato favoloso visti anche gli attori coinvolti ma il film è davvero noioso e sembra perdere quella poca solidità che almeno all'inizio sembrava voler delineare.

Old Guard 2


Titolo: Old Guard 2
Regia: Victoria Mahoney
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Andy e la sua squadra di guerrieri immortali tornano con una rinnovata determinazione nella loro missione per proteggere il mondo. Mentre Booker è ancora in esilio dopo il suo tradimento e Quynh in cerca di vendetta dopo essere fuggita dalla sua prigione sottomarina, Andy è alle prese con la sua ritrovata mortalità quando emerge una misteriosa minaccia che potrebbe mettere a repentaglio tutto ciò per cui ha lavorato per migliaia di anni. Andy, Nile, Joe, Nicky e James Copley chiedono l'aiuto di Tuah, un vecchio amico che potrebbe fornire la chiave per svelare il mistero dell'esistenza immortale.

Il primo OLD GUARD era detestabile.
Come scrissi nella recensione del primo capitolo era un film sull'identità di genere che mischiava intrecci amorosi, coppie di fatto dove nelle Crociate bianchi e arabi scoprivano un amore clandestino, dove ancora prima la Theron lasciava ai tempi dell'Inquisizione una presunta strega, compagna, a perire nascosta in una gabbia sott'acqua.
Qui quel piccolo caos creato in precedenza aumenta il suo peso specifico e gli intrecci dei personaggi sono ai minimi storici dove la coppia Nicky e James sfiora il ridicolo, il personaggio di Booker viene di nuovo usato in maniera pessima, ci sono dei buchi di sceneggiatura orrendi e alcuni dei nostri famigerati immortali si riattaccano pezzi di corpo come se niente fosse. Mettiamoci l'antagonista sfruttata male, molto male quando la Thurman sembrava sulla carta perfetta.
Speriamo soltanto, anche per l'imbarazzo collettivo degli attori coinvolti, che sia davvero l'ultimo.

Jurassic World-Rinascita


Titolo: Jurassic World-Rinascita
Regia: Gareth Edwards
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Cinque anni dopo gli eventi di Jurassic World - Il dominio, l'ecologia del pianeta si è dimostrata in gran parte inospitale per i dinosauri. Quelli rimanenti sono confinati in ambienti equatoriali isolati con climi simili a quello in cui una volta prosperavano. Le tre creature più colossali di terra, mare e aria all'interno di quella biosfera tropicale contengono, nel loro DNA, la chiave di un farmaco che potrebbe portare miracolosi benefici salvavita all'umanità. Per prelevarlo viene inviata in missione segreta e illegale una squadra parecchio eterogenea.
 
Era difficile fare peggio di JURASSIC WORLD-DOMINIO da me recensito come l'abominio.
Abbandonato Pratt e la sua socia, tolte tutte le comparse del passato che a nulla sono servite, Edwards prova a ritrasformare quel mondo inserendo la Johansson, Ali e cercando di renderlo per lo meno più selvaggio e meno subissato della sfortunata formula di dover allungare il brodo andando a fare i nostalgici.
Il problema di fatto è che l'intera saga di Jurassic World è proprio brutta.
L'idea di fondo però non era affatto male. Qui abbiamo esperimenti scientifici, un T-Rex handicappato, vengono di nuovo citate alcune scene dell'unico primo importante e squisito capitolo. Abbiamo i dinosauri che quasi non si vedono e quando ci sono non convincono. Una famiglia di messicani ridicola e fastidiosa, un cucciolo di triceratopo che diventa la mascotte del gruppo e poi alcuni non colpi di scena clamorosi per quanto siano telefonati e insignificanti.

domenica 27 luglio 2025

Havoc (2025)


Titolo: Havoc (2025)
Regia: Gareth Evans
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 5/5

Dopo un affare di droga andato storto, un detective ferito deve farsi strada attraverso il mondo criminale per salvare il figlio di un politico, svelando una profonda rete di corruzione e cospirazione che intrappola la sua intera città.
 
Havoc è il film d'azione.
Il film con più pallottole e sparatorie degli ultimi anni.
Tom Hardy in stato di grazia.
Sequenze d'azione come non si vedevano dai tempi dei più grandi registi di Hong Kong o Mann.
Un film che ad ora credo di aver visto almeno dieci volte e lo rivedrò ancora.
Storia interessante e mai banale, sotto storie funzionali e necessarie che riescono a dare continuità alla narrazione senza mai apparire scontate.
Combattimenti che dimostrano ancora una volta il talento immenso di Gareth Evans.
Havoc è puro cinema per puro intrattenimento e per una goduria visiva che non si vedeva da anni

Orto americano


Titolo: Orto americano
Regia: Pupi Avati
Anno: 2024
Paese: Italia
Giudizio: 4/5

Bologna, nei giorni della Liberazione: un ragazzo vede entrare dal barbiere una nurse dell'esercito americano e se ne innamora all'istante. Lei è diretta a Ferrara, lui pensa di aver incontrato la donna che aspettava da sempre. Iowa, 1946: il ragazzo è diventato uno scrittore che si appresta a scrivere il romanzo della sua vita, ambientato in parte in America. Una notte sente chiedere aiuto da una voce proveniente dall'orto abbandonato dei vicini, dalla cui casa è scomparsa la giovane Barbara, proprio la nurse della quale si era innamorato in Italia. Scavando nel terreno nel punto dal quale proviene la voce Lui trova un vaso pieno di un liquido opaco con un'etichetta che fa riferimento ai genitali femminili. È l'inizio di una ricerca che porterà il giovane uomo ad Argenta, in provincia di Ferrara, sulle tracce della nurse che non ha mai dimenticato, e del folle che uccide le donne per asportarne e conservarne in formaldeide l'apparato genitale.
 
Pupi Avati a 86 anni conferma di essere uno dei più grandi registi italiani viventi. L'orto americano è sontuoso, spettrale, una favola drammatica con numerosi risvolti, un'indagine complessa, una riflessione sulla caccia alle streghe e un rompicapo in tempo di guerra. Avati ha spesso trattato e adattato il gotico padano con risultati sorprendenti già dall'ARCANO INCANTATORE.
I suoi film sembrano sempre sospesi nel tempo, onirici nel raccontare drammi, ossessioni e come in questo caso la follia nel rapporto tra Lui e i fratelli Zagotto (Armando De Ceccon fa qualcosa di memorabile). Una storia d'amore che vedrà Lui entrare in una suggestione che tra un cadavere nascosto in un orto, voci di stranieri verrà travolto in un limbo di follia suggestiva
L’orto americano testimonia la ferma volontà di Avati nel voler maneggiare a tutti i costi quella raffinata materia filmica che andava a comporre i classici dello spavento statunitensi come forse su tutti è rintracciabile M-IL MOSTRO DI DUSSELDORF


Surfer


Titolo: Surfer
Regia: Lorcan Finnegan
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Quando un uomo torna nella sua città natale in Australia, viene umiliato davanti al figlio adolescente da un gruppo di surfisti locali che rivendicano la proprietà della spiaggia dove ha passato la sua infanzia.
 
Surfer è l'ennesima prova di forza di quel talento che non si ferma mai e dice sempre di sì di Nicolas "The Warrior Cage". E qui incontra quel matto di VIVARIUM tale Lorcan nome memorabile Finnegan. Un nome per una garanzia di uno che fa e a cui piace fare cose strane.
Film onirici come lo era il suo piccolo gioiellino in sodalizio alla scifi e come lo è questo claustrofobico thriller psicologico che gioca con la discesa all'inferno nello specifico una spiaggia di un oceano e una setta. Mi ha ricordato per certi versi quel capolavoro anch'esso californiano di WAKE IN FRIGHT dove anche lì il protagonista impazziva nel caldo torrido e dove lì c'erano canguri, birre e Donald Pleasence mentre qui abbiamo Nico the Mad, setta di matti surfisti e un guru da spiaggia.
Nicolas in questo film non ha un nome, lo chiamano, gli lasciano messaggi, alcuni sembrano conoscerlo eppure sembra da un certo punto in avanti che lui sia solo un sogno o che l'immaginazione gli giochi tremendi scherzetti che lo portano a diventare un barbone mangiando scarti, escrementi, bevendo acqua non potabile, prendendo topi morti per metterseli in tasca e robe di questo tipo. Un film che sembra un trip lisergico e che non capisci in quale girone voglia collocare il suo anti eroe facendolo impazzire per poi prendersi la sua vendetta

Out come the wolves


Titolo: Out come the wolves
Regia: Adam MacDonald
Anno: 2024
Paese: Canada
Giudizio: 4/5

In una capanna immersa nella natura selvaggia, un fine settimana di caccia si trasforma in caos e lotta per la sopravvivenza quando un branco di lupi attacca un uomo, la sua migliore amica e il suo fidanzato.
 
Out come the wolves è un film molto interessante e promettente. Tre attori, una sola location e i lupi. Un menage a trois che riesce a scandire bene i rapporti di amicizia, invidia, tradimenti, il tutto in un primo atto dove comprendiamo il background della storia. Nel secondo e terzo atto e tutto moto, branchi di lupi, vagare e perdersi nei boschi, natura inesplorata e la caccia che muove tutto il concetto del film nel senso che "chi caccia chi.."
Un survival movie tosto e violento con attacchi di lupi veri, pochissima cg, scontri violenti e Sophie in veste di final girl alle prese con Kyle che sembra molto più violento e pazzo rispetto al branco.
L'attacco dei lupi a Nolan ancora una volta dimostra il talento di MacDonald a girare sequenze sorprendenti come per il precedente BACKCOUNTRY con gli orsi

Little Bites


Titolo: Little Bites
Regia: Spider One
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Mindy è una giovane vedova e, che cerca a tutti i costi di proteggere la figlia Alice da un mostro carnivoro di nome Agyar. Mindy ha segretamente sacrificato la propria vita permettendo alla creatura di banchettare sul suo corpo mentre tiene Alice nascosta a casa della nonna.
 
Little Bites è un piccolo horror indipendente in grado di creare grandi suggestioni e un ritmo incalzante. Un film minimale, pochi personaggi, un incedere tra Mindy e Agyar nelle rispettive psicologie distruggendosi a vicenda. Un rapporto di dipendenza disfunzionale tra un mostro e la nostra protagonista. Lei ha un debito, lui sa come ricattarla a dovere. Agyar chiede nuovo sangue perchè il corpo di Mindy è ormai allo stremo delle forze e delle risorse. Così cominciano gli ospiti indesiderati dove è la qualità del sangue a decidere se il vampiro può ritenersi soddisfatto.
Una vicenda tetra e intimista, un film sui vampiri atipico dove anche il mostro non sembra palesarsi quasi mai dal suo bieco nascondino dove viene tenuto relegato

mercoledì 23 luglio 2025

Superman (2025)


Titolo: Superman (2025)
Regia: James Gunn
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Rivelatosi già tre anni fa a un mondo dove vivono diversi coloriti metaumani, Superman è intervenuto in un conflitto armato tra due nazioni, per fermare un massacro. Questo ha dato vita a un incidente geopolitico complesso: la Nazione da lui ostacolata è storicamente alleata degli Stati Uniti, di cui Superman è cittadino. Un metaumano proveniente da quella nazione arriva così a Metropolis e sconfigge l'Uomo d'acciaio - è la prima volta che qualcuno ci riesce. Volato al sicuro in Antartide, Superman chiama in soccorso il supercane Krypto che, non senza prima strapazzarlo un po', lo trascina al sicuro nella Fortezza della Solitudine. Nel mentre Lex Luthor, coinvolto anche nella guerra dove Superman è intervenuto, porta avanti un insidioso piano per scoprire i segreti della sua nemesi screditarne l'immagine e avere finalmente l'autorizzazione del governo per eliminarlo.
 
James Gunn è un regista adorabile perchè fa quello che vuole, arriva dalla Troma e ha saputo cimentarsi con tanti generi tra cui un horror memorabile passando ai comics e lasciando il segno in un deserto che vede a braccetto Marvel e Dc. Ha girato forse uno dei film Marvel più belli di sempre GUARDIANI DELLA GALASSIA per poi riscrivere a modo suo questo Superman meno figo e spaccone di tutti gli altri visti finora. Se quello di Richard Donner rimane per ora il migliore di tutti con una saga impareggiabile per l'anno in cui venne sviluppata, quello di Gunn è sicuramente molto meglio della serie dell'Uomo d'Acciaio di Zack Snyder che ha fatto diventare la saga la copia sgualcita di Dragon Ball.
Ora qui si ride e si scherza, il politicamente scorretto riportato al conflitto e la metafora sulla guerra mi sembra esagerata e un po trash sotto molti punti di vista in cui Superman senza l'autorizzazione del governo statunitense ha deciso di intervenire in un conflitto armato tra la Boravia (Russofona), alleata U.S.A., e il Jarhanpur (Palestinese), causando un disastro geopolitico tra nazioni.
Però di nuovo assistiamo al mondo che Gunn costruisce a partire dai personaggi tutti caratterizzati al meglio. Le supercarceri di Lutor dove nasconde i meta umani e le sue ex fidanzate e tutti coloro che non l'appoggiano, i buchi neri, Krypto e la cugina Supergirl, la Justice Gang, mostriciattoli super colorati di tutte le dimensioni e combattimenti che sanno intrattenere, gasare e divertire al contempo

Twilight of the warriors walled in


Titolo: Twilight of the warriors walled in
Regia: Pou-Soi Cheang
Anno: 2024
Paese: Cina
Giudizio: 3/5

Hong Kong, Anni 80. All'interno del quartiere di Kowloon c'è una struttura molto particolare: la Città Murata, una sorta di baraccopoli del disagio, dove transitano i rifugiati e la criminalità regna incontrastata. Almeno finché Cyclone uccide il re degli assassini Jim e spezza la catena di morte, garantendo una relativa tranquillità agli abitanti del quartiere. Un giorno nella Città Murata arriva, in cerca di lavoro e denaro, Chan Lok-kwun, un clandestino imbrogliato in un giro di scommesse dal boss Mr. Big. Cyclone gli concede lavoro e ospitalità, ma la scoperta delle origini di Chan riapre antiche ferite, mai rimarginate, nella guerra tra gang delle Triadi.
 
Pou-Soi Cheang è uno degli attuali registi più talentuosi di Hong Kong. Basterebbe nella sua importante filmografia citare anche solo LIMBO per rendersi conto del suo talento e di come sappia gestire qualsivoglia genere anche se mantiene la sua verve impeccabile con il noir e il poliziesco.
Twilight è un altro film sul sociale travestito da film d'azione e di combattimenti. Un film sulle disuguaglianze sociali, sull'appartenenza, sui rifugiati, sulla famiglia, la comunità sottoproletaria, l'illegalità diffusa cercando di preservare valori umani di solidarietà e misericordia.
Ci sono tantissimi personaggi, un'esplorazione della città murata fatta di miseria, disperazione, soprusi ma anche di tanta umanità e voglia di riscattarsi.
Ed è ciò che dovrà fare Chan nella sua ricerca di verità e serenità finendo in un micro cosmo che sembra abbracciarlo per poi abbandonarlo in un continuum frenetico e coinvolgente.

Last of Us-Season 2


Titolo: Last of Us-Season 2
Regia: AA,VV
Anno: 2025
Paese: Usa
Stagione: 2
Episodi: 7
Giudizio: 3/5

The Last of Us 2 è ambientata cinque anni dopo gli eventi della prima, con Ellie e Joel che vivono a Jackson, Wyoming, in una comunità di sopravvissuti. La loro vita viene sconvolta quando un tragico evento li costringe a intraprendere un viaggio pieno di vendetta e violenza a Seattle, dove si scontrano con un culto pericoloso chiamato i Serafiti
 
C'è una differenza sostanziale tra chi ha giocato e chi ha visto LOU. In primis l'aspetto narrativo, dove i fan del gioco hanno le idee chiare su quale sia la storia e la sua evoluzione e quanto invece in questa stagione cinematografica cambi prospettiva quasi fin dall'inizio regalando e scioccando con un cambio totale di prospettiva e adesione alla storia originale. Trovo che sia funzionale e una buona risorsa in termini di colpo di scena, cliffangher, capovolgimento e stravolgimento delle aspettative o di chi da bravo fan service si aspetta sempre quello che vorrebbe.
In questa seconda stagione non è così. Ellie è a tutti gli effetti la vera protagonista, diciannovenne, indipendente ed emancipata, alla ricerca di un orientamento sessuale, sempre irrequieta e votata al machismo e a cercare di crescere il più velocemente possibile. Qui il racconto sceglie di concentrarsi soprattutto - e con grande efficacia - sull'evoluzione dei protagonisti e sulle ragioni che li muovono, spingendo soprattutto sul confronto tra nuove e vecchie generazioni e sulla trasmissione dei traumi dove non mancano momenti potenti come il giustizialismo delle Luci, l'assalto dei mutati contro il villaggio, l'effetto delle spore e la vendetta di Ellie. La seconda stagione è a tutti gli effetti molto più drammatica e cinica, meno horror con più pathos, meno creature, si concentra su un sacrificio a parti invertite che non potrà che finire nel sangue dove scopriamo il segreto di Joel e cosa fece a Salt Lake City pur di proteggere Ellie a discapito del mondo intero. Una stagione dove gioca con l'assenza del nemico inteso come un antagonista ben preciso ma dove sembra voler dire in fondo che il nemico è dentro ognuno di noi e come la natura sembra trasformarci.

Ballerina


Titolo: Ballerina
Regia: Len Wiseman
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Un gruppo di uomini e donne con uno strano marchio sul polso, l'omicidio del padre, la fuga per la vita - questo è tutto quello che la piccola Eve ha impresso del suo passato. Dopo anni di addestramento in coreografici balletti con e senza la pistola grazie alla protezione della Ruska Roma, Eve è pronta a prendersi il suo posto nel mondo come Kikimora, figura leggendaria del folklore slavo e assassina di punta del clan. In una delle sue missioni, però, Eve si imbatte di nuovo in quel marchio al polso, e una volta che la Direttrice si rifiuta di rivelarle cosa sa, la Kikimora imbocca il suo sentiero di vendetta, disposta persino ad incontrare il Boogeyman in persona, cioè John Wick.

Il mondo di John Wick conta quattro capitoli e una serie spin off CONTINENTAL.
Da quel banale revenge movie su di un assassino che vuole vendicare il suo cane si è passati ad una saga con tutti i segmenti che si stanno diramando anno dopo anno. E quindi tocca infine a lei fare la sua comparsa. Perchè c'era bisogno di una donna che al pari della baba yaga di John crescesse in un ambiente dove la deprivazione e il sacrificio vengono tatuati nell'animo creando la killer perfetta. Da una prima parte molto classica e formativa passiamo poi al complotto secondo cui Eve cerca di scoprire il suo passato, una sorella che muore troppo velocemente, una setta che sembra inimicata con la Ruska Roma trovando un sodalizio solo apparente e infine il confronto da tutti atteso proprio con John il quale non può accettare che un successore venga tradito dalla sua stessa famiglia d'appartenenza.
Come sempre le coreografie, le sontuose location, i combattimenti e le sparatorie sono infallibili dando spessore, ritmo e esaltazione per un film che comunque a livello di trama e sceneggiatura prova ad elevarsi rispetto alla saga ma senza poter reggere tutto il resto che sembra anni luce di distanza

Opus-Venera la tua stella


Titolo: Opus-Venera la tua stella
Regia: Mark Anthony Green
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Alfred Moretti è una leggenda. Le sue canzoni hanno ispirato generazioni, la sua musica è un fenomeno globale e la sua vita - sospesa tra realtà, mito e gossip ben orchestrati - incuriosisce e anima appassionati in ogni angolo del mondo, soprattutto da quando si è ritirato dalle scene. Ora, dopo oltre 30 anni di silenzio, Moretti annuncia che uscirà un suo nuovo album. Per promuoverlo, invita in un ranch isolato un gruppo molto selezionato di giornalisti, critici ed esperti di musica. Per Ariel, giovane redattrice di belle speranze, è l'occasione che stava aspettando da sempre. Ma nella vita, come nell'arte, nulla è mai come sembra e sarà presto chiaro a tutti gli invitati che non c'è culto più pericoloso di quello della celebrità.
 
I film sulle sette sono tra i miei preferiti. Quelli che ci portano in località sperdute con comunità al cospetto di un loro sistema simbolico organizzatore di senso. Ultimamente va da sè che sia quasi sempre stato l'horror ad aggiudicarsi questo sotto genere cinematografico. Opus ci prova cercando di rendere pop un concetto, una metafora e un attacco alla globalizzazione scegliendo in chiave contemporanea nuovi modelli e una nuova tipologia di affezzionati al culto.
John Malkovich avrà adorato questo ruolo che sembra quasi proiettarlo in un olimpo dove può destreggiarsi e alimentare il suo ego con un personaggio che si confà perfettamente con la sua mimica e la sua capacità recitativa. Il resto del cast funziona anche se non è sempre bilanciato e la scelta di location, la regia pulita, patinata e curatissima mi hanno fatto venire in mente un altro film molto simile uscito di recente BLINK TWICE di Zoe Kravits anche se di stampo marcatamente più femminista ma con una protagonista per certi versi uguale che si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato senza slittare ferocemente sul revenge-movie.
Un film da vedere ma che merita una risicata sufficienza dal momento che non si sforza mai di andare oltre quello che lascia intuire sin dall'inizio

Presence


Titolo: Presence
Regia: Steven Soderbergh
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

La famiglia Payne sembra una famiglia perfetta. Quando la vita della figlia minore Chloe viene sconvolta da un tragico evento scelgono di trasferirsi in una nuova casa, fuori città, per ripartire da zero. Presto però la ragazza si accorge di qualcosa che non va nella sua camera; inizialmente la famiglia non le crede, ma cambierà idea quando le manifestazioni diventeranno impossibili da ignorare. Mentre la loro realtà quotidiana inizia a sgretolarsi e le tensioni si amplificano, una presenza inquietante li osserva e li influenza, silenziosa ma sempre più vicina.

Presence è l'ennesima beffa di Soderbergh, regista ormai impossibile da definire, che prende in giro tutti facendo pensare ad un ghost movie con casa haunting quando invece parla di violenza, abusi e stupri. Detto così sembrerebbe quasi originale e interessante se non fosse che il film è articolato male, riesce ad essere noioso rendendo tutti ma proprio tutti i personaggi fastidiosi e detestabili a parte la ragazzina morta che ogni tanto cerca di dare qualche scossone alla casa e dunque al film almeno per non farci addormentare.