Titolo: Guns Akimbo
Regia: Jason Lei Howden
Anno: 2019
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Un ragazzo si trova coinvolto in un pericoloso gioco
online per il quale rischia la vita.
Howden ormai è conclamato che è uno schizzato folle. Deathgasm tra metallari, demoni e splatter aveva ridato enfasi e ritmo
all’horror scanzonato in un indie curioso e sottovalutato. Qui l’autore si
ritrova con un budget incredibile e senza mai dall’inizio alla fine prendersi
sul serio. Howden crea un concitato action comedy politicamente scorretto,
pieno di gag e di sangue e arti mozzate, una galleria di scene abbastanza
truculente tutte dalla prima all’ultima sopra le righe in un crescendo
goliardico, divertente e citazionista che prende a vagonate dal trash
mescolando i generi e sperimentando con volgarità e divertimento i canoni
dell’action.
Turbinoso, pieno di rimandi alla cultura pop
contemporanea, mischiando i digital natives con gli effetti dei social e delle
app e tutte le conseguenze inattese e gli effetti perversi che possono portare
alla luce.
E dalle tenebre più profonde di un nerd solitario,
alcolizzato e sfigato che Miles diventa a sua insaputa la vittima sacrificale,
il capro espiatorio su cui far convergere tutta la sfiga e la follia di una
razza, quella umana che lo è sempre di meno, ormai al capolinea non sapendo più
come provare piacere e divertimento.
La consolazione di vedere gente che si massacra in un
gioco perverso e spietato diventa come il cinema sa bene, l’intrattenimento
folle e perfetto di cui tutti abbiamo, purtroppo o per fortuna, bisogno.