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venerdì 26 aprile 2024

Morto Nao Fala


Titolo: Morto Nao Fala
Regia: Dennison Ramalho
Anno: 2018
Paese: Brasile
Giudizio: 4/5

Stênio lavora in obitorio e parla con i cadaveri. Uno di questi gli rivela segreti che innescano una spirale di violenza: per vendicarsi di un tradimento, Stênio incrocia i passi di una gang criminale.
 
Finalmente dopo averlo cercato insistentemente per ormai sei anni, quando pensavo ormai di doverci rinunciare, sono riuscito a mettere le mani su questo film che ancora una volta è la dimostrazione di come il cinema brasiliano sia più vivo che mai, con una forza narrativa e carica dirompente di voler comunicare temi di ogni genere, riuscendo a creare una sua filmografia di genere di grandissimo impatto narrativo e di messa in scena.
Ghost story, grottesco, gore, thriller, dramma sociale e personale dimostrano ancora una volta quanto il soprannaturale e le tematiche folkloristiche siano nel dna di questo paese e delle sue forme per raccontarsi e mostrare uno spaccato di degrado umano e di alcune favelas sempre più abbandonate a loro stesse e alla lotta tra clan. I cadaveri rianimati dalle parole di Stenio riescono sempre grazie all'uso tra mascheroni e digitale a brutalizzare e rendere dei veri e propri mostri alcune anime che chiedono solo perdono quando invece si troveranno a cercarsi giustizia da sè.
La discesa all'inferno finale e la scelta di Stenio per salvare i pochi cari che gli rimangono è qualcosa di davvero toccante sapendo bene che non potrà mai esistere un happy ending.

Aberrance


Titolo: Aberrance
Regia: Baatar Batsukh
Anno: 2022
Paese: Mongolia
Giudizio: 3/5

Una coppia separata si ritira nel bosco. Vicini inquietanti, amici frivoli e forze oscure e invisibili portano a una conclusione scioccante
 
Aberrance è un thriller psicologico abbastanza coinvolgente se non altro perchè riprendendo un tema abbastanza classico come un rapporto di coppia disfunzionale riesce soprattutto nel finale a regalare alcuni interessanti colpi di scena. Il personaggio poi di Selenge è quel tipico esempio di donna molto bella e fragile ma continuamente colpita da incubi e allucinazioni e il suo rapporto con Erkhme riesce ad avere un disequilibrio tale da lasciare sempre il pubblico col dubbio di capire cosa realmente stia succedendo. Il piano diabolico della dottoressa, questo vicino atipico, le amiche di Selenge, tutto potrebbe far sembrare ad una sorta di dramma da camera quando invece nel finale ci rendiamo conto che gli interessi e le parti in causa sono molto più crudeli e spietate arrivando a chiamare in causa una setta disposta a tutto per avere il bambino di Selenge.
C'è da dire inoltre che il cinema mongolo non ha tutto questo successo da noi come in altre parti del mondo per cui è sempre interessante visionare opere di questo tipo attraverso lenti di paesi per noi così sconosciuti

Reacher-Season 1


Titolo: Reacher-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2022
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 3/5

Jack Reacher, ex recluta dell'esercito americano, si è ormai ritirato dalla polizia militare. Tuttavia, il suo viaggio attraverso il Paese lo porta ad essere coinvolto in alcune indagini pericolose, fino a venire accusato di omicidio.
 
Un vichingo con il cervello e l'acume di Sherlock Holmes. Eh sì perchè Alan Ritchson a differenza di Tom Cruise funziona molto meglio e ha la ghigna e le braccia grosse al punto giusto per sfondare a suon di mazzate i bifolchi e i corrotti che trova durante il suo cammino. Parte bene come sempre, ricorda non di poco BANSHEE per come venga almeno inizialmente tratteggiato il protagonista e il suo passato oscuro. Scopriamo praticamente subito che è un buono e che riesce a vedere oltre l'apparenza di un paesino corrotto come sempre fino al midollo dove cominciano ad avvenire degli omicidi molto anomali. Un'operazione studiata a tavolino che sembra ricordare quei vecchi telefilm anni '80 dove il mistero e l'indagine non sono mai così complessi ma nemmeno particolarmente banali e scontati e dove i personaggi riescono ad avere sempre una caratterizzazione decente.
Dove ancora una volta non ci sono mezzi termini, i cattivi fanno il loro e i buoni pure, senza manicheismi o sensazionalismi vari ma un omone che lavora fuori dalle noiose maglie burocratiche della legge, uno che quando prende a cuore una causa (qui gli hanno ammazzato il fratello) diventa uno schiacciasassi che tira sotto tutto finché non arriva alla verità lasciandosi dietro una scia di cadaveri.

mercoledì 27 marzo 2024

True Detective-Season 4


Titolo: True Detective-Season 4
Regia: Issa Lopez
Anno: 2023
Paese: Usa
Stagione: 4
Episodi: 6
Giudizio: 4/5

Due investigatrici, Liz Danvers ed Evangeline Navarro si ritrovano assieme, dopo anni che non hanno lavorato a causa di divergenze per un vecchio caso di omicidio irrisolto, a indagare sulla misteriosa sparizione di otto uomini in una base di ricerca lì in Alaska. Le indagini metteranno in luce misteri sepolti sotto la neve, ma anche un macabro legame con il caso di omicidio irrisolto che ha fatto allontanare le due partner.

Diciamo che a dieci anni dalla prima stagione, la show runner Issa Lopez scelta da Pizzolato fa un lavoro egregio, riportando ai fasti la serie, trasportandola in mezzo ai ghiacci e alle nevi e scegliendo tutte donne protagoniste. L'inizio faceva pensare a qualcosa di carpenteriano o addirittura mi ha fatto venire in mente Hive di Curran per l'idea di far scongelare i corpi per poi studiarli (anche se in quel caso erano mummie con importanti accenni ai Grandi Antichi).
Funzona bene questa distorsione paesaggistica più buia e più fredda ambientata in Alaska, in grado di farti perdere in mezzo a bufere, il primo giorno di dicembre che inaugura un lungo periodo di tenebra perenne, dove il tempo diventa il principale antagonista e dove vivere e tessere rapporti sociali non è assolutamente facile. Soprattutto quando poi aldilà degli aspetti soprannaturali c'è una vera e propria lotta che vede responsabile un'azienda corrotta e la popolazione e la comunità degli Inupiat. Il caso di Anne poi, l'attivista che lottava assieme alla comunità locale per la chiusura di una miniera inquinante, ritrovata sei anni prima pugnalata a morte e quello degli scienziati. La bellezza è che tutti gli elementi siano legati, Night Country è minata da ossessioni e incubi legati al passato delle due protagoniste e in più avviene una spietata lotta contro la misantropia maschile. Una coppia che funziona molto bene fisicamente come opposti ma anche per come caratterizzata da una cinica e sboccata e altrettanto riluttante compagna, entrambe le coppie riunite per indagare, dopo una separazione astiosa, su un caso irrisolto che si presenta con nuove morti violente.


sabato 17 febbraio 2024

Fargo-Season 5


Titolo: Fargo-Season 5
Regia: AA,VV
Anno: 2023
Paese: Usa
Stagione: 5
Episodi: 10
Giudizio: 5/5

I nuovi episodi sono ambientati in Minnesota e North Dakota, nel 2019. Dopo che una serie inaspettata di eventi ha messo Dorothy “Dot” Lyon nei guai con le autorità, questa casalinga del Midwest, apparentemente tipica, si ritrova improvvisamente catapultata in una vita che pensava di essersi lasciata alle spalle.Lo sceriffo del North Dakota, Roy Tillman, è alla ricerca di Dot da molto tempo. Allevatore, predicatore e costituzionalista, Roy crede di rappresentare la legge e quindi di esserne al di sopra. Al suo fianco c’è il suo fedele ma inetto figlio, Gator. Che cerca disperatamente di dimostrare il suo valore al padre. Peccato che sia senza speranza. Così, quando si tratta di dare la caccia a Dot, Roy arruola Ole Munch, un oscuro vagabondo di origine misteriosa.Con i suoi segreti più profondi che iniziano a svelarsi, Dot tenta di proteggere la sua famiglia dal suo passato. Ma il suo affettuoso e ben intenzionato marito Wayne continua a correre da sua madre, Lorraine Lyon, per chiedere aiuto. CEO della più grande agenzia di recupero crediti del paese, la “Regina del debito” non è stata particolarmente impressionata dalla scelta del figlio di scegliere moglie e non perde occasione per esprimere la sua disapprovazione. Tuttavia, quando l’insolito comportamento di Dot attira l’attenzione del vice della polizia del Minnesota, Indira Olmstead, e del vice del North Dakota, Witt Farr, Lorraine nomina il suo consulente interno e consigliere principale, Danish Graves, per aiutare sua nuora. Dopotutto, la famiglia è la famiglia. Ma Dot ha un talento inquietante per la sopravvivenza. E con le spalle al muro, sta per dimostrare perché non si dovrebbe mai provocare una madre Lyon.

Fargo è una delle serie tv più belle di sempre. Ammetto di non aver visto la quarta stagione che a detta di molti è indubbiamente la peggiore scimmiottando su alcuni stereotipi mafiosi e portando Gomorra in America. In quest'ultima vengono ripresi alcuni punti forti della serie ovvero il tema del grottesco come risposta disperata ad alcune scelte scriteriate, dove si alternano crudeltà e ingenuità senza parlare mai di un totale predominio ma lasciando sempre quel dubbio su come verranno disegnati e caratterizzati alcuni personaggi. Come sempre emerge una critica sociale su tutto ciò che concerne la moralità dubbia della società e di alcuni personaggi e fin dove possa spingersi la legge. Ci sono tanti bei personaggi, c'è il revenge movie, la final girl, torture, rapimenti, omicidi, esoterismo, rituali, perdono e sacrificio. Nel finale c'è una di quelle sparatorie che non si vedevano da tempo con uno scontro che si rifà molto ad alcuni fatti accaduti alla Casa Bianca per quella che concerne la dipartita di Trump in questo caso tra bifolchi cowboy conservatori e una fetta di quella democrazia e l'Fbi in un vero e proprio bagno di sangue.
Alla fine ciò che conta è rimanere umani come nella scena finale con Munch. «Con questa stagione volevo davvero affrontare il tema del debito», ha detto il tuttofare. «Qualcosa come i due terzi degli americani hanno un debito non trascurabile, ma nessuno ne parla mai perché si prova vergogna, c’è molta moralità in questo. C’è anche qualcosa di molto “coeniano” nell’idea che se hai un prestito studentesco e ci vogliono 20 anni per ripagarlo, se lo ripaghi, sei una brava persona. E se non lo ripaghi, sei una persona cattiva, ma non lo saprai per 20 anni. Quindi, per quei 20 anni, sei sia una brava che una cattiva persona. C’è una dualità che trovo davvero interessante».


martedì 12 dicembre 2023

Influencer


Titolo: Influencer
Regia: Kurtis David Harder
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

L'influencer Madison si sta godendo una vacanza in Tailandia. Nonostante la facciata glamour che presenta online, la sua realtà è tutt'altro che entusiasmante. Trascorre la maggior parte del tempo in albergo, desiderando ardentemente la presenza del suo ragazzo Ryan. Durante le vacanze incontra CW, ragazza apparentemente amichevole che si offre di mostrarle i luoghi più interessanti della zona. Madison non sa che CW ha secondi fini. La camera d'albergo della influencer viene svaligiata e il suo passaporto viene rubato. CW suggerisce di prolungare la vacanza, portandola con sé su un'isola appartata. Tuttavia, CW abbandona Madison e ne assume l'identità, assaporando lo stile di vita da influencer che desiderava da tempo. Dopo pochi giorni, però, nella camera d'albergo di Madison si presenta Ryan, intenzionato a farle la proposta di matrimonio.
 
Se non altro il merito più grosso del film è quello ancora una volta di mettere a nudo gli influencer e i loro sorrisi plastici. C'è un vuoto enorme dietro alcune persone nonostante i milioni di follower o i tanto ricercati like. C'è la difficoltà ad affrontare la quotidianità e la solitudine. Influencer è un thriller con una buona storia alle spalle che senza mai esagerare riesce a trasformarsi in una vicenda sorprendentemente reale e a renderla appassionante. Seppur con un finale abbastanza prevedibile, il film grazie ad una Cw perfetta nel suo ruolo riesce a mantenere coerenza dissipando il dramma, infilando le unghie dentro la personalità tormentata di Madison giocando su tutte le sue fragilità e insicurezze.

domenica 26 novembre 2023

Caduta della casa degli Usher


Titolo: Caduta della casa degli Usher
Regia: Mike Flanagan
Anno: 2023
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 4/5

Vediamo quindi la famiglia Usher, con Roderick Usher a capo di una ricca e famosa azienda farmaceutica, la Fortunato e i suoi sei figli – tutti con un nome dei personaggi di Poe – che piano piano vengono uccisi uno ad uno, secondo quelli che sono i racconti del celebre scrittore americano. Prospero – Perry- viene ucciso durante una festa in maschera e Roderick da un fatale pendolo, ognuno di loro è sia il protagonista assoluto di un racconto che dell’insieme della famiglia Usher.
 
Flanagan è un regista che ha saputo crearsi la fama che gli spetta con progetti indipendenti (Hush(2016)Oculus) per poi vedersi assegnati compiti non affatto facili (Doctor Sleep e Oujia-L'origine del male) per passare a mini serie attente e importanti tra le quali spiccano Haunting of Hill House-Season 1 e Midnight Mass.
Intelligente come sempre e moderno, un perfetto mix tra alcuni dei racconti più importanti di Poe (
La caduta della casa degli Usher - Il barile di Amontillado - La maschera della morte rossa - Il pozzo e il pendolo – Il corvo – Il cuore rivelatore - Il gatto nero) con uno stile e una cura per i dettagli sempre molto lineare in grado di dipanare e dilatare bene tempi e spazi visivi e narrativi, con una regia pulita e dei bei piani sequenza e alcuni suoi attori che possiamo definire ormai suoi feticci.
Tre linee temporali diverse, com'è nata la Fortunato (una sorta di Monsanto, Il barile fi Amontillado, per il commercio di farmaci antidolorifici, il licodone, che provocano assuefazione e danni peggiori dell’eroina ) come si può stringere un patto con il diavolo, cosa si è disposti a sacrificare e cosa è meglio murare vivo pur di ottenere il potere desiderato. E Flanagan ancora una volta sceglie la modernità per palesare quasi dutti i dictat a cui siamo più esposti dimostrando quella voglia di includere il più possibile nelle sue opere dalle etnie così diversificate, la sessualità fluida dei suoi figli per cui ognuno come può ricerca quell'affetto e quel piacere che non hanno mai avuto dal padre.
Flanagan mostra sempre il meno possibile e in questo riesce a mio avviso a raccontare meglio quelle vicende gotiche che più sembrano interessargli. Anche se non è questo il caso dove dal punto di vista degli effetti speciali e della cg nonchè dello splatter ha leggermente abusato rispetto invece alle due precedenti mini serie a cui accennavo che ho letteralmente divorato e adorato.
Dicevo che è stato uno dei pochissimi autori che è riuscito ad aggiornare gli archetipi e i topoi di genere del gotico senza snaturarli, inserendoli difficilmente in contesti moderni, usandoli come metafore esistenziali di disagi attuali e dando forte risalto e caratterizzazione ad ogni suo personaggio come ad esempio capita in questo frangente per Gordon Pym che sembra arrivato e aver visto un altro mondo come emerge dal racconto di Roderick.
Un omaggio che non poteva districarsi meglio nel concentrare così tanti temi cari all'autore e riproporgli con un filo sottile che riesce sempre a mantenere tutto unito
Morte, sepoltura, terrore, difficoltà dei rapporti con la madre e il padre, segreti di famiglia, eventi apparentemente inspiegabili.
Poe non sceglie e non nomina mai direttamente il soprannaturale anche se qui le scelte dell'autore hanno fatto sì che il deus ex machina presente in ogni morte e vero tormento dei fratelli Usher abbia la sua apologia e la sua identità in un finale potente che riesce a condensare senza snaturare l'anima del progetto.



Changeling-Season 1


Titolo: Changeling-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2023
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 2/5

La storia d'amore di Apollo ed Emma è una favola, fino a quando Emma scompare misteriosamente. In preda al lutto, Apollo si ritrova in un'odissea che sfida la morte attraverso una New York di cui non conosceva l'esistenza.
 
Changeling è il perfetto esempio di una serie che inizia molto bene diramando il suo intreccio in un arco narrativo appagante per poi complicarsi la vita e immettendo soluzioni e imprevisti che ne snaturano l'essenza e la forza principale. Se la storia d'amore iniziale riesce ad essere poetica ed elegante, in soli cinque episodi ci si riesce a complicare la vita. Si parla di horror ma in realtà è un thriller metafisico dove qualcuno ha tirato in ballo il figlio del diavolo mentre qui, quello che mi aspettavo era proprio lavorare sul "changeling" come sostituzione del bambino mentre invece l'elemento viene appena accennato. Ci sono troppe incongruenze, Emma che perde troppo velocemente il senno non riconoscendo più suo figlio, uno sconosciuto che sembra seguire e far impazzire diverse madri instillando loro dubbi mai spiegati fino alla fine e poi nell'epilogo quella dimora sperduta e gestita da questo manipolo di donne che odiano gli uomini e che rivestono un ruolo purtroppo confuso su quelli che sembrano essere degli intenti senza senso.

domenica 19 novembre 2023

Boat


Titolo: Boat
Regia: Alessio Liguori
Anno: 2021
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

Il viaggio a bordo di un lussuoso yacht di tre coppie che si trasformerà da entusiasmante esperienza, a terribile incubo.

Boat è un thriller ben congegnato, non tanto per la sceneggiatura e la trama che sembrano riproporre canoni classici del genere ma nella buona empatia tra i protagonisti. Di come ognuno nasconda pedestremente qualcosa e non sia chi dice di essere veramente.
Alla fine è un revenge movie dove scopriamo solo alla fine gli scheletri nell'armadio di alcuni protagonisti, un passato che torna furibondo per condannare tutti a fare la fine più bieca e misera.
Liguori è uno che dirige bene tecnicamente ma sembra sempre fare dei lavoretti che potrebbero avere più spessore e al momento topico si fermano. Qui seppur in un'unica location, facendo precipitare presto l'aura di festa, il regista si dimostra meno abile rispetto a Shortcut dove forse l'horror a differenza del thriller da camera gli è più congeniale.

mercoledì 18 ottobre 2023

Bargain-Season 1


Titolo: Bargain-Season 1
Regia: Woo-Sung Jeon
Anno: 2023
Paese: Corea del Sud
Stagione: 1
Episodi: 6
Giudizio: 4/5

Alcuni uomini vengono coinvolti in un traffico di organi venduti all'asta al miglior offerente. Dopo un terremoto, le vittime, i trafficanti e gli acquirenti rimangono intrappolati nell'edificio e devono lottare per sopravvivere ad ogni costo.

“Bargain segue il modello dei videogame polizieschi, con livelli cooperativi e sfide da superare individualmente che richiedono di adattare la regia e la direzione degli attori al frenetico stile videoludico” ha spiegato il regista Jeon Woo-sung
Tutte le certezze crollano nel vero senso della parola alla fine del primo episodio trasformando la serie in tutt'altra cosa. Un inizio esplosivo dopo un primo episodio davvero incalzante, ricco di colpi di scena, di suggestioni e di assurdi. Su tutto aleggia una disperazione di fondo che coglie tutti i personaggi che siano buoni o cattivi anche se questa dicotomia spesso non è così chiara e tutta la serie spesso gioca sulle vere identità dei personaggi per arrivare a chiedere allo spettatore chi siano realmente.
Devo dire che si sviluppa una certa dipendenza da prodotti di questo tipo. Mi ritrovo dopo anni a dire le stesse cose sulla superiorità dei coreani in fase di sceneggiatura e messa in scena oltre ovviamente la recitazione. Se la disperazione, la sopravvivenza e la vendetta sono i trainanti della storia è pur vero che l'autore alla sua opera prima sigilla qualcosa che sembra un piano sequenza per la sua dinamicità. Un ritmo senza freni, intrigante ed enigmatico, riprese pensate con l'effetto di aumentare la tensione. Un'azione roboante finendo con l'esasperare ulteriormente lo stato di eccitazione e coinvolgimento. In tutto questo una perfezione nella scenografia ancora una volta encomiabile. Ma poi è il cambiare da stanza a stanza, nel cadere nel sottosuolo dove scopriamo come una sorta di struttura piramidale, gente alle prese con situazioni grottesche che macellano corpi umani per darli in pasto ai pesci.
E poi quel finale distopico che lascia presagire una nuova minaccia ci lascia tutti ben sperare che possa avverarsi un seguito. Thriller, survival-drama, denuncia sociale, horror videoludico da camera, action, giallo, splatter, combattimenti, colpi di scena.
Questa breve mini serie è veramente oro colato per gli amanti del genere weird grazie soprattutto alla scrittura ferocemente tragicomica di Choi Byeong-yun e Kwak Jae-min che riescono a manifestare diversi stati d'umore nello spettatore e tante, tante risate legate soprattutto all'obbiettivo di Go Geuk-Ryeol

domenica 3 settembre 2023

Notte fantasma


Titolo: Notte fantasma
Regia: Fulvio Risuleo
Anno: 2022
Paese: Italia
Giudizio: 4/5

Un poliziotto, misterioso e dal fare minaccioso, sorprende il giovane Tarek a comprare dell'erba e lo costringe a trascorrere una notte per le strade di Roma a bordo della sua macchina.
 
Notte fantasma è una sorpresa crepuscolare e originale. Un film fresco, di quell'azione italiana frenetica senza virtuosismi ma realistica e complessa. Un'opera accellerata, con due attori e una macchina. Il poliziotto corrotto e tutte le sue maniere per ottenere favori da una vittima inconsapevole. La sete di potere, l'ingiustizia, il non sapere cosa ci si possa aspettare scena dopo scena. Risuleo firma con grazia un sofisticato film di genere che aggiunge una tacca ad un interessante filone di film che si stanno realizzando negli ultimi anni nel nostro paese.
Un film tutto in una notte, un road movie allucinato e straniante dove Pesce conferma di essere uno dei migliori attori italiani, in una veste mai così azzeccata dove semplicemente non sembra nemmeno recitare.

Hunt (2022)


Titolo: Hunt (2022)
Regia: Lee Jung-Jae
Anno: 2022
Paese: Corea del sud
Giudizio: 3/5

Corea del Sud, 1983. Il capo della sicurezza Pyong Pyon-ho e quello dei servizi segreti Kim Jong-do ingaggiano un duello a distanza senza esclusione di colpi: dapprima per dare la caccia a Donglim, una possibile talpa nordcoreana annidata tra le file del Sud, quindi per dimostrare che dietro la talpa si nasconde proprio il rispettivo e acerrimo rivale. Il viaggio del dittatore Chun a Bangkok, in cui si ritiene possa avvenire un attentato, rappresenta un'ottima occasione per svelare l'identità di Donglim.
 
Hunt è un film incredibilmente complesso che richiama temi già noti nella cinematografia coreana e soprattutto resi in maniera originale e singolare come A TAXI DRIVER. Nonostante l'impiego di mezzi e di una produzione mastodontica, Jung-Jae (attore di fama mondiale grazie alla serie tv) ha cercato di contribuire a suo modo con un thriller di spionaggio politico interessante ma con una sceneggiatura troppo diversificata e stratificata. Numerosi sono gli elementi che rimandano al doppio gioco di alcuni protagonisti che sembrano sempre di più diventare antagonisti o complici e gregari per poi trasformarsi in qualcos'altro all'interno del governo. Da questo punto di vista la caratterizzazione dei personaggi è interessante e mai tagliata con l'accetta creando strade inattese, personaggi assurdi e spedizioni punitive che pur di mantenere il proprio credo politico arrivano a torturare in maniera spaventosa chi non la pensa come loro. Giappone, Corea del Sud e del Nord, un film di tradimenti e inseguimenti dove ognuno dei personaggi rivela sfumature e sfaccettature tali da renderli odiosi e allo stesso tempo immolarsi come capri espiatori per il proprio paese e per i propri ideali.

From-Season 1


Titolo: From-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2022
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 10
Giudizio: 3/5

Una piccola e sconosciuta cittadina nel mezzo degli Stati Uniti è una vera e propria trappola per chi ci arriva. Per tutti coloro che vi entrano è impossibile uscire ma diventa sempre più difficile sopravvivere visto che è assediata da terribili creature notturne che arrivano dalla foresta circostante. Ma è la stessa città a nascondere dei segreti che per i visitatori si rivelano mortali.
 
Mi aveva molto incuriosito la locandina e il fatto che fosse poco conosciuta. La serie inizia anche abbastanza bene, l'idea di queste persone che diventano dei mostri sorridenti e apparentemente pacifici muovendosi lenti come degli zombie e che attacchino solo di notte.
Un supernatural drama che strizza l'occhio a tantissime cose facendoci scoprire una comunità rimasta isolata dal resto del mondo e una maledizione che si vedrà sembra aver a che fare con alcune teorie fantascientifiche e distopiche. Se funzionano molto bene i primi episodi e la carneficina nella casa occupata da una galleria di personaggi fricchettoni, matti e dotati di una sorta di telepatia e sensibilità che gli rende a volte immuni dagli attacchi (Victor ma anche la nuova entrata Julie) lo stesso non si può dire per i successivi. Convince come spesso accade nelle serie il world building.
Dall'altro sempre nella casa ci sono i giovani i fan del sesso libero e gli intellettuali come Fatima e Ellis. In From nei punti deboli non sempre funziona la recitazione e la scelta di alcuni personaggi non è sempre misurata alla circostanza. Sembra tanto da metà degli episodi in avanti di vedere un ibrido di LOST se non altro per i continui tentativi, in cui ognuno segue una strada diversa, per cercare di arrivare al mistero di come uscire dalla cittadina più che trovare un modo che sembra impossibile di stanare le creature notturne che altro non sono che ex cittadini passati dal lato oscuro. From nonostante il buon successo e i sequel realizzati ha quel forte ni che mi ha portato a non volerla portare avanti almeno per ora ed è un caso più unico che raro per una serie televisiva.
Anche il ritmo ad un certo punto sembra incrinarsi, i dialoghi, i sentimenti e il pathos rendono tutto troppo noioso e derivativo e apparentemente non così legato all'andamento della trama.

sabato 2 settembre 2023

Napoli Velata


Titolo: Napoli Velata
Regia: Ferzan Ozpetek
Anno: 2017
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

Adriana, anatomopatologo a disagio coi vivi, incontra Andrea, un giovane uomo che la seduce e la ama una notte intera, appassionatamente. Adriana è travolta, finalmente viva. Al risveglio gli sorride e dice sì al primo appuntamento. Ma Andrea a quel rendez-vous romantico non si presenta. È l'inizio di un'indagine poliziesca ed esistenziale che condurrà Adriana nel ventre di Napoli e di un passato, dove cova un rimosso luttuoso.

Protagonista dichiarata del film, Giovanna Mezzogiorno deve vedersela con Napoli, che assurge in primo piano col suo potenziale esplosivo, la sua straordinaria energia linguistica, le sue contraddizioni interne.
Diciamo che Ozpetek nella sua politica d'autore ha una peculiarità, un tema che sembra ritornare sempre e su cui gravita attraverso diversi personaggi e incastrando storie con protagonisti diversi.
La conversione dell'autore che di fatto emerge grazie all'interazione tra chi perde qualcosa e un inaspettato incontro. Così è stato in quasi tutta la sua filmografia e così non poteva certo mancare qui dove Adriana perde Andrea per ritrovare il gemello Luca e tutto ciò che ne consegue. Scenografia e fotografia in grado ancora una volta di unire sacro e profano in una Napoli deliziosa, mistica, pagana e religiosa dove tutte queste forme spirituali e organizzatrici di senso sembrano riuscire a trovare un'armonia e un equilibrio e proprio di questi Ozpetek è sempre sinonimo di garanzia. Per la prima volta vediamo l'autore alle prese con un vero e proprio thriller che cerca di strizzare l'occhio al maestro inglese senza riuscirci ma senza nemmeno perdere le sue peculiarità grazie anche ad un cast che riesce a caratterizzare bene i protagonisti.


venerdì 11 agosto 2023

Profondo Rosso


Titolo: Profondo Rosso
Regia: Dario Argento
Anno: 1975
Paese: Italia
Giudizio: 5/5

Il musicista inglese Marc Daly, in Italia per motivi professionali, è casualmente testimone del sanguinario omicidio della sensitiva Helga Ullman, che abita nel suo stesso palazzo. Poco prima, durante un congresso di parapsicologia, Helga aveva avvertito in sala una presenza malevola, di una persona che aveva già ucciso e che avrebbe ucciso ancora. Marc è turbato e incuriosito da quanto ha visto e decide di indagare per conto suo, trovando una sponda nella giornalista Gianna Brezzi che vede la possibilità di uno scoop. La pista investigativa che segue porta Marc in direzione di una scrittrice, Amanda Righetti, ma, quando arriva a casa sua per parlarle, la trova morta assassinata. Il killer ha colpito ancora e sembra in grado di prevedere tutte le mosse di Marc e Gianna, in una scia di sangue che si fa sempre più lunga e tortuosa.
 
Profondo Rosso è uno dei capolavori dell'horror italiano. Un film audace che ha saputo grazie al talento di tutte le maestranze coinvolte, dare originalità, estro, colpi di scena, momenti di puro cinema, brividi, splatter ma soprattutto un thriller mai scontato dove addirittura viene mostrato il killer all'inizio del film e dove come spesso accade, per parte del film l'assassino/a potrebbe sembrare proprio l'innocente partner di Marc. Le musiche dei Goblin, l'uso della fotografia e delle luci, le cromature, il montaggio perfetto, la scelta di alcuni personaggi mai sopra le righe ma memorabili. E' il film dopo il quale Argento ha cominciato ad alternare thriller e soprannaturale inserendo temi demoniaci e possessioni. Il tutto con quella vena creepy nel saper mischiare e intensificare l'atmosfera di alcune scene grazie all'inserimento di nenie infantili deformate e ossessionanti. Ci sono troppe scelte stilistiche importanti che si alternano regalando momenti di memorabile cinema che non è in primis solo e puro orrore ma racconta anche una storia d'amore tra Marc e Gianna. Le scene mostrate solo per il valore del regista, senza peraltro essere mai spiegate, compaiono e hanno una loro forza estetica determinante come la sequenza dell’automa semovente psicopombo che sbuca da una cortina di tende, muovendosi come un soldatino di latta e ridendo come il Diavolo, introducendo di fatto la morte.

Alone


Titolo: Alone
Regia: John Hyams
Anno: 2020
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Jessica è da poco rimasta vedova. In fuga dalla città nel disperato tentativo di superare il dolore, viene rapita e segregata da un uomo misterioso. La fuga dalle grinfie del sequestratore la porterà nel cuore della natura selvaggia del Pacifico nord-occidentale. Contando solo sul proprio ingegno, Jessica farà di tutto per sopravvivere mentre il suo inseguitore si farà sempre più vicino.
 
Alone è il tipico thriller che seppur con un budget modesto e una buona messa in scena nonchè un cast convincente sembra riprendere tutti i clichè e gli stereotipi del sotto genere.
Viaggio di formazione, elaborazione del lutto, survival movie, torture, thriller.
Il film di Hyams ragiona su dove possa spingersi la rabbia e la voglia di sopravvivenza di una donna messa alle strette da uno psicopatico che non si sa bene per quale motivo anzichè trovarsi in California per lavoro come dice alla moglie e alla figlia al telefono, cerca vittime inconsapevoli in mezzo ai boschi per nasconderle in una baia nascosta nel nulla.
Come ovvio Jessica incontrerà durante la sua fuga vittime inconsapevoli che nell'aiutarla moriranno e tutto finirà a tarallucci e vino senza un reale colpo di scena. Diretto bene ma con una scrittura che non può esimersi dal fatto che strutture e film di questo tipo ne siano ormai usciti a centinaia.
Di esempi interessanti negli ultimi anni ci sono stati A WOUNDED FAWN o HUNTED. Ecco forse Hyams dovrebbe guardare più film e imparare da dove ripartire perchè il talento non manca

Old Man


Titolo: Old Man
Regia: Lucky McKee
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Quando un escursionista smarrito si imbatte in un vecchio che vive nei boschi, non avrebbe mai potuto immaginare l'incubo che lo attende.
 
Diciamo che per chiunque trovarsi da soli con Stephen Lang metterebbe a disagio.
Il perchè potrebbe essere legato ai suoi tratti somatici, a quella follia in fondo agli occhi, ai suoi ruoli e al fatto che nonostante l'età sembra ancora in gran forma. Mettiamolo da solo in una baita sperduta in mezzo alla neve a degenerare e a bersi dell'alcool puro fatto in casa.
Un dramma teatrale da camera. Due attori. Flashback che nel terzo atto arrivano all'impazzata a creare misteri, dubbi e far riflettere se di realtà stiamo parlando o forse potrebbe essere tutto un sogno o un allucinazione del protagonista. McKee è uno di quegli outsider che non ha bisogno di presentazioni. Ci ha abituato e viziato bene agli eccessi e ha saputo farcire di sangue alcune opere che in anni di digiuno nell'horror salivano dritti all'Olimpo.
Old Man si sgancia da tutto questo. Una piccolissima produzione per un film che non esce mai dalla baita e lascia questo gioco di sguardi dove il forestiero pur non essendo un nome famoso riesce anche se con difficoltà a tener testa al nostro Lang che ovunque lo metti se cieco, o in mezzo ad un gruppo di veterani a stanare tossici in un bar, fa sempre la sua porca figura.

lunedì 10 luglio 2023

Litan


Titolo: Litan
Regia: Jean-Pierre Mocky
Anno: 1982
Paese: Francia
Giudizio: 3/5

Una giovane coppia sta attraversando la città di Litan. Presto misteriose morti si accumulano attorno a loro.
 
Litan è un folk horror sicuramente anomalo e molto particolare. Completamente distante dai capolavori che in quegli anni o poco prima erano stati realizzati, crea un suo mondo e una sua simbologia a tratti convincente quando non esonda creando troppo e spiegando ancor meno.
C'è il villaggio con le sue contraddizioni che sembra così astratto a partire dai sui personaggi e dai ruoli che ricoprono. Quasi tutti mascherati, musicisti, artisti di strada, vittime sacrificali che vengono mandati al creatore in funzione di scelte mai palesate o precisate. Ci sono ladri e assalitori che prendono di mira Nora, investigatori che finiscono male anche quando finalmente scoprono l'innocenza di Jock, bambini con strani poteri che vengono studiati da scienziati, una grotta con delle pozze dove all'interno gravitano delle strane creature in grado di far sparire le vittime.
E' un film weird per certi aspetti, molto bizzarro, dove anche i dialoghi non sono molti e a volte non sembrano aiutare. L'idea è quella di muoversi continuamente senza fermarsi mai, di stravolgerlo di musiche e di comparse, di portare all'assurdo il motivo per cui si possa finire a Litan e cosa essa sia in fondo soprattutto quando sembra di impazzire perchè tutto è così folle e senza senso da portare la stessa coppia a interrogarsi sulla propria sanità mentale

Ultima notte di Amore


Titolo: Ultima notte di Amore
Regia: Andrea di Stefano
Anno: 2023
Paese: Italia
Giudizio: 4/5

Franco Amore è un poliziotto all'ultimo giorno di lavoro dopo trent'anni di integerrimo servizio nelle forze dell'ordine. Ha già anche a lungo meditato il discorso d'addio in cui ricorda di non avere mai sparato a nessuno anche se gli incarichi pericolosi non gli sono mancati. La sua nuova moglie, la figlia che studia all'estero e gli amici hanno organizzato una festa a sorpresa per lui quando, all'improvviso, viene richiamato in servizio perché è accaduto un fatto grave.
 
Un grande thriller all'italiana, un polar nostrano, consapevole dei suoi mezzi, dell'enorme lavoro di scrittura e di una scelta peculiare e soddisfacente dei protagonisti. Di Stefano dopo tutto il suo pellegrinaggio in America con thriller biografici e crime-movie, porta a casa la sua opera migliore. Un film a differenza degli altri ancora più realistico e con sfumature che assorbono bene un'analisi socio politica, il tessuto cinese a Milano ormai diffuso ovunque con faide interne per il controllo del potere, corruzione e poi lui, Franco, che per mettersi in tasca qualche soldo pochi giorni prima della pensione come in una tragedia greca sembra già annusare il dramma che si verrà a dipanare.
E' una narrazione intensa, un'atmosfera e un ritmo che tengono il fiato sospeso, ci sono accordi e amicizie tossiche, rapporti familiari calabresi intrisi nel sangue ma c'è anche tanto amore e fragilità per un protagonista che vedrà assieme alla moglie in pochissimo tempo un viaggio all'inferno terrificante perchè diversamente dal solito così tanto reale ed è proprio qui che senza fare uso eccessivo se non estremamente parsimonioso dell'azione che di Stefano riesce a creare quel clima di disillusione, di stallo e di senso di sconfitta che lo relegano a tutti gli effetti ad un polar e un noir italico solido e maturo come non mai.

sabato 13 maggio 2023

Fenomenas-Indagini occulte


Titolo: Fenomenas-Indagini occulte
Regia: Carlos Theron
Anno: 2023
Paese: Spagna
Giudizio: 3/5

Tre donne di mezza età che indagano su eventi paranormali sono messe alla prova quando il loro leader spirituale padre Giròn scompare. Aiutate da un giovanissimo studente di fisica, saranno chiamate a risolvere il mistero della casa dove l’uomo è stato assalito da una figura sconosciuta, incontrando una coppia che sembra perseguitata da fantasmatiche presenze. Ispirato al gruppo Hepta realmente esistito.
 
Se non altro agli spagnoli non manca il coraggio. Mi aspettavo di trovare tra i produttori esecutivi del film un nome come quello di De la Iglesia è invece così non è stato. Simpatico e con tanta ironia il thriller soprannaturale di Theron ma allo stesso tempo senza farsi mancare l'atmosfera e i canoni dell'horror classico. Un film con un certo ritmo e sostenuto da buone interpretazioni che riesce a crearsi un suo mood impattante mischiando ritmo, ironia, colpi di scena, dialoghi ben scritti e qualche scena decente di spavento. Costruisce e distrugge in continuazione e a farlo per prime sono proprio le protagoniste da chi sembra aver perso colpi, chi non credendoci più, chi seguendo la via, ma alla fine tutte vengono rimesse nel calderone per aiutare il loro mentore. Devo dire che la prima parte è sicuramente la migliore. Nel finale il soprannaturale straborda lesinando quasi in alcune scene il trash, con troppi rimandi a questo spirito inquieto (l'inquisitore) e troppi momenti quasi action che minano tutto ciò di buono che si è costruito precedentemente. E'un film di genere pimpante e con brio. Un'opera simpatica in grado di intrattenere, dare adito ad una storia buona e sostenuta da un trio incredibile che riescono a dare ottime prove senza mai scavalcarsi a vicenda.