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mercoledì 2 ottobre 2019

Starfish

Titolo: Starfish
Regia: A.T.White
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Un ritratto unico, intimo e onesto di una ragazza in lutto per la perdita della sua migliore amica. Accade proprio nel giorno in cui il mondo così come lo conosciamo sta per finire.

L'esordio di White è associabile a tanti filoni cinematografici, ormai una consuetudine per chi è avvezzo a nuotare a stile libero tra i generi. Un film di stampo autoriale che si dipana nel primo atto come un vero e proprio dramma autoriale, con riprese a spalla, la camera che segue la sua protagonista e alcune note dolenti di una meravigliosa soundtrack che sono lì pronte a farti capire che sta per succedere qualcosa, anche se quello che veramente un certo tipo di pubblico si aspetta non arriverà mai.
Starfish può essere definito un un mystery movie, un dramma autoriale, un horror, uno sci-fi dai contorni post-apocalittici. Tutti elementi che non vengono sbattuti in faccia allo spettatore in un caos di immagini dove l'azione prevale sulla narrazione. Al contrario il film si prende i suoi tempi, ostenta quanto ci si potrebbe aspettare di vedere, lascia Aubrey a parlare quasi sempre tramite una radio venendo a conoscenza di queste creature uscite da portali spazio-temporali.
Un film criptico, lento, pienamente autoriale, ermetico e con tutta una sua simbologia di una visione di cinema e di storia complessa e non sempre decifrabile.
Mancano quelle scene madri di spessore che sono una regola in pellicole recenti e simili come Captive state o lo sconosciuto indie low budget Axiom con una trama per certi versi molto simile tolto il tema del post-apocalittico. Qui il budget è molto risicato, un indie che fin dall'inizio predilige un'altra atmosfera di spaesamento dove il dramma interiore della protagonista accompagna le sue scelte e le sue azioni, nonchè gli obbiettivi, rendendola sola e spaesata, a tratti allucinata, in un'ambiente ormai privo di vita.
Ci sono echi alla Matheson proprio quando sembra sia proprio Aubrey tra i pochi esseri viventi rimasti sulla terra, segnali che come per i simboli e la voce proveniente dalla radio ci riportano a una dimensione sconosciuta che richiama l'apocalisse.