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domenica 10 aprile 2011

End of the line

Titolo: End of the line
Regia: Maurice Devereaux
Anno: 2007
Paese: Canada
Giudizio: 3/5

L'infermiera Karen si trova in viaggio, nottetempo, in metropolitana, quando il treno si ferma all'improvviso. Quando tornano energia e comunicazioni, mentre il treno si prepara a riprendere la corsa, alcuni passeggeri ricevono all'unisono una chiamata sui cellulari e, estratti dei pugnali sacrificali, cominciano a sterminare gli altri compagni di viaggio. Karen e alcuni superstiti, scappando a piedi per il dedalo di gallerie, scopriranno che...

Se è vero che con poco più di duecentomila dollari canadesi Devereaux ha girato questa perla insolita allora potrebbe diventare uno dei registi horror più interessanti di quest'ultima generazione.
Il film è strutturato in due parti dopo un intro efficacissimo(potente il colpo di scena iniziale)ed una seconda parte davvero travolgente e pienza di azione e sangue con poche caudte di stile e quelle che ci sono fanno da paiolo al budget risicato ma con tutto l'amore per l'arte di osare e di cercare continui escamotage.
Due tematiche(apocalisse,fanatismo religioso) che da sole bastano la visione anche se poi Maurice non si accontenta e aggiunge di tutto e di più senza mai perdere le linee generali ma intessendo alcune sotto-trame strategiche.
Citazioni a nastro tra cui spiccano non poche quelle in comune al bellissimo THE MIST tra l'altro anch'esso del 2007 anche se della struttura del romanzo di Stephen King, questo film si avvale della presenza di questa schizzata setta fanatica(forse battista?)che uccide nel nome del signore in un'ambientazione apocalittica(con armi a forma di crocifisso) ma di cui noi vediamo davvero poco visto che le location che ci interessano giocano tutte in un undergound metropolitano cupo e con una fotografia che alle volte forse a causa del budget non riesce ad essere particolarmente incisivo. Per il resto mi verrebbe in mente sicuramente per la scelta dei demoni il film di Balaguero(cazzo sembrano quasi identici),Carpenter su tutti ma attenzione qui Maurice si vede che sa cosa prendere del maestro dell'horror e sicuramente tanta scrittura splatter, "prese in prestito"visto che ad esempio THE MIDNIGHT MEAT TRAIN di Kitamura esce l'anno successivo e non sono pochi gli elementi simili.
Il finale poi cerca di essere crudele come quello di THE MIST ma anche se non ci riesce del tutto lascia aperta una strada su un'ipotetica soluzione che dividerà gli spettatori.
Veramente il film horror indie che non ti aspetti e che ti fa girare i maroni pensando che lavori di questo tipo andrebbero visti se non al cinema almeno negli scaffali delle videoteche doc.
Un film che fa sperare e che la dice lunga su chi a delle buone idee e ama la settima arte.