Regia: Fouad Mikatti
Anno: 2010
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Una commedia d'azione su due squadre di assassini che lavorano in un'agenzia governativa ubicata nel sottosuolo che utilizzano come nomi in codice, i nomi delle carte dei Tarocchi. Quando il nostro eroe - Il Matto - arriva per il suo primo giorno di lavoro scopre che il boss è stato ucciso in circostanze misteriose, dovrà trovare l'assassino prima che faccia saltare in aria l'intera agenzia.
Demenzialità,opportunismo e azione solo a tratti serrata così come i dialoghi solo alle volte esilaranti. Questo è l’ultimo film di Mikati che frulla vari ingredienti della spy-story unendola ad uno schema corale e alcune buone interpretazioni su personaggi però anch’essi ancorati agli stereotipi. I tarocchi, il matto, l’assassino e altri elementi di rilievo della storia ad un tratto e ben prima della fine del primo atto, fanno percepire una certa e sana carenza di originalità e di voler perlomeno approfittare della tematica per ingrandire il contesto o allargare la critica. Proprio da questo momento il film dimostra i difetti maggiori: sconclusionatezza, una sceneggiatura decisamente raffazzonata, un certo non sense generale che pervade il clima generale del film. Ancora una volta la carta del cocktail di genere (commedia-azione-thriller e qualche vago elemento splatter) diventa l’emblema dell’inefficacia di chi forse avendo visto SLEVIN,RED, e altri film che già di loro non sono nulla di che, si unisce al vasto catalogo dei film dimenticabili.
