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domenica 15 dicembre 2019

Arma letale 3


Titolo: Arma letale 3
Regia: Richard Donner
Anno: 1992
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

A Los Angeles il poliziotto di colore Roger Murtaugh (Danny Glover), padre di famiglia posato e rispettato, sta per andare felicemente in pensione. L'agente con cui fa coppia, Martin Riggs (Mel Gibson), è invece bianco, scatenato e con qualcosa che non va nella testa (per colpa del Vietnam), tanto da essersi meritato il soprannome di "Arma letale". Oltre a questo Martin è anche piuttosto convincente, quando insiste con Roger per indagare su un furto di armi illegali destinate ad essere distrutte. A loro si aggiunge anche Lorna Cole, una detective più furba e aggressiva di quanto Martin e Roger siano disposti a credere, almeno all'inizio. Dopo una serie di inseguimenti, sparatorie ed esplosioni, i colpevoli vengono incastrati, Martin s'innamora di Lorna e Roger rinuncia ad andare in pensione.

Leggermente meglio del secondo, il terzo sequel della saga che ha dato ancora più celebrità e fama internazionale a Donner, Gibson e Glover, si prende meno sul serio, parte con una roboante scena di deflagrazione, introduce quella che poi sarà la compagna di Riggs e altre cosucce tutte niente male che vedono anche protagonisti alcuni pezzi della famiglia, così come il fatto che di film in film i nostri due protagonisti retrocedano o aumentino di grado passando da un ruolo all'altro con una facilità esagerata. Ci sono alcune scene diventate abbastanza cult come lo scambio di battute tra Riggs e Cole prima di innamorarsi dove fanno a gara per chi ha più ferite d'arma da fuoco e non solo sul corpo, arrivando praticamente a spogliarsi per mostrare le cicatrici. Gli elementi che fanno prendere il timone e deviare tutto verso una parodia auto celebrativa rimangono comunque uno dei grossi limiti del film, d'altronde l'obbiettivo è sempre stato ancora più che rispetto ai due capitoli precedenti, quello di portare il fortunato franchise action-poliziesco negli anni ’90 accentuandone l’elemento comedy, mostrando come la coppia cominci ad invecchiare e soprattutto Riggs ad essere meno folle e spietato, mantenendo per sempre al centro della narrazione l’elemento che ha decretato il successo internazionale della serie, ovvero quello della buddy-comedy con digressione poliziesca in seguito molte volte imitata, ma mai eguagliata.