Titolo: Gangster the Cop the Devil
Regia: Won-Tae Lee
Anno: 2019
Paese: Corea del Sud
Giudizio: 4/5
Per le strade gira un serial killer dal
metodo ricorrente: sceglie la propria vittima, la tampona con l'auto
e poi la uccide, quando questa è scesa dal veicolo. Tuttavia, quando
la vittima scelta è il boss della malavita Jang Dong-soo, il killer
non riesce a terminare il proprio compito. Jang e il detective della
polizia Jung Tae-suk stringeranno quindi un patto segreto per
catturare l'assassino.
Il secondo film di Won-Tae Lee è un
noir action strampalato, con una trama tutt'altro che originale ma
come spesso capita in Corea, il risultato è meglio di quanto ci si
aspetti.
Una crime story che punta su un killer
(il Diavolo) smilzo e psicopatico, un poliziotto che fa come gli pare
e il gangster Ma Dong-seok, star indiscussa del film. Action, dark
humor, poliziesco e gangster movie in un film che non arriva al
dramma per lasciarsi andare a scenari da City of violence o meglio
BUONO, MATTO E IL CATTIVO che per qualche istante incontra I saw the devil. Intrattenimento allo stato puro per un film che non si
dimentica dei personaggi esplorandoli a dovere (almeno il boss) e
rendendoli umani e non privi d'etica.
L'apice appunto arriva nelle roboanti
scene d'azione, negli inseguimenti come nelle scene action di
combattimenti dove tutto sembra essere concesso.
Per essere un thriller coreano, il film
di Lee è abbastanza atipico nel senso che esplora un territorio
quello della buddy commedy sugli opposti, sulla morale ambigua, sui
tradimenti senza lesinare colpi di scena efficaci e un finale davvero
divertente diventando quel giocattolone autoironico che esalta i suoi
protagonisti e richiede fin da subito abbondanti dosi di sospensione
dell'incredulità