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lunedì 24 marzo 2025

Wolf Man


Titolo: Wolf Man
Regia: Leigh Wannell
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Blake, cresciuto in una casa tra i boschi dell'Oregon, ora è un padre senza lavoro che vive a San Francisco e accudisce la figlia. Quando riceve una lettera dove lo stato certifica la morte del genitore, da tempo scomparso, Blake convince la moglie Charlotte e la figlia Ginger a trasferirsi temporaneamente nella casa d'infanzia, dove spera di ritrovare la serenità coniugale in crisi. Ma i boschi da cui proviene non erano sicuri quando era un bambino e ancor meno lo sono adesso, così non appena cala la notte una bestiale creatura minaccia la famiglia e ferisce Blake, dando inizio alla sua trasformazione.
 
Ultimamente i film sulla licantropia stanno andando molto forte se pensiamo agli ultimi esempi di quest'anno e al prossimo film di Eggers. BEAST WHITING, MAZEY DAY, WEREWOLVES, sono alcuni esempi e questo sceglie a differenza del trash o del puro horror il dramma psicologico come nel primo. Ovvero chi si trova appestato da un male o da una maledizione senza volerlo ed è costretto a convivere con questa sofferenza contando che attorno a lui c'è una famiglia con moglie e figli da tutelare e proteggere proprio da se stessi. Wolf Man riesce a fare meglio di Beast Whiting troppo ridondante nel non mostrare quasi mai nulla se non nel finale con una pessima c.g. Qui c'è la trasformazione, il crescere di un male che viene visto e vissuto dalla propria compagna e con cui si cerca senza riuscirci di trovare una soluzione quando in realtà non può che essere tutto riportato ad un'unica scelta ovviamente la più drammatica

Eastfield exorcism


Titolo: Eastfield exorcism
Regia: Nick Kozakis
Anno: 2023
Paese: Australia
Giudizio: 3/5

Lara è una donna tormentata, la cui anima è divisa tra scienza e fede. Viene spinta dal marito a farsi aiutare per liberarsi dal giogo di una congregazione di fanatici e una spietata esorcista cercherà di salvare la sua anima, anche a costo di far patire le torture dell'inferno a una donna innocente.
 
Ancora una volta si aderisce al filone delle possessioni parlando però e concentrandosi sullo scontro tra scienza e religione, tra giustizia e fede. Nello specifico credo riportando ancora una volta la frase dei fatti realmente accaduti, abbiamo queste sorte di crisi che apparentemente riportano ad una possessione contando le visioni o allucinazioni di Lara dove balla nuda nel giardino di casa con un demone che la invita ad una danza del fuoco in mezzo ad un bosco. Un prete particolarmente agguerrito che combatte gli esorcismi proprio dal punto di vista fisico e un'avvocatessa che vorrebbe salvare Lara in altre circostanze meno folkloristiche e avventate.
Il film di Kozakis ha tanti pregi e altrettanti difetti, esagerando quando deve sugli aspetti più banali e scontati ma cercando anche dalla sua di far ragionare sulla presa di posizione del marito di Lara, sull'assoluto silenzio di lei e di quello che non vorrebbe vedersi lasciare fare e soprattutto dalla confraternita che sembra obnubilata dal potere del leader religioso. Alla fine dopo un climax alquanto tragico ci penserà la giustizia

giovedì 30 gennaio 2025

DanDaDan-Season 1


Titolo: DanDaDan-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Giappone
Stagione: 1
Episodi: 12
Giudizio: 4/5

Momo Ayase è una liceale bizzarra: vive con la nonna medium che ha l’aspetto di una ventenne, adora gli uomini all’antica come il suo nume tutelare, ed è convinta che i fantasmi esistano ma gli extraterrestri no. L’esatto opposto di un suo compagno di scuola piuttosto nerd, timido e riservato, bullizzato da tutti e miniera inesauribile di informazioni sugli alieni. I due fanno amicizia e si mettono alla prova: lei andrà in un ospedale dove in passato sono stati avvistati degli UFO, lui in un tunnel abbandonato teatro di apparizioni ultraterrene. Entrambi proveranno sulla loro pelle che alieni e fantasmi esistono, e dovranno fare squadra per evitare possessioni demoniache e incontri ravvicinati… di un certo tipo. L’intesa tra i due non è così casuale: il timido compagno nerd all’antica di Momo si chiama… Ken Takakura.
 
DanDaDan di cui non sapevo nulla circa il manga e la trama mi ha stupito fortemente per tutta una serie di motivi dalla sboccataggine, al non avere assolutamente freni inibitori, ha mostrare quanto sanno essere delle merde gli studenti d'oggi, ha come può essere pericoloso sottovalutare il folklore culturale del proprio paese e ad aver saputo mischiare azione, horror, body horror, mostri, alieni, trasformazioni, magia nera, esoterismo e tanto altro ancora. In più con una padronanza e velocità di ritmo e con dialoghi frenetici e calzanti che rendono tutta la visione un trip lisergico come non capita spesso anzi sta diventando sempre più raro.
DanDaDan è un titolo perfetto, onomatopeico, per riassumere l’idea di frastuono, confusione, accumulazione visiva e narrativa che si infrange sullo spettatore. Un frastuono anarchico che accompagna Momo e Ken attraverso i generi, dall’horror alla fantascienza, passando per il demenziale e il romanzo di formazione sentimentale tanto caro ai lettori degli shonen manga.

Beast whiting


Titolo: Beast whiting
Regia: Alexander J.Farrell
Anno: 2024
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 2/5

A insaputa degli adulti, la decenne Willow segue i genitori in una delle loro regolari escursioni segrete notturne nel cuore di un'antica foresta. Dopo aver assistito alla terribile trasformazione del padre, anche lei rimane intrappolata nell'oscuro segreto ancestrale che i genitori hanno sempre cercato disperatamente di nasconderle.
 
Anche in questo 2024 i film sui licantropi non sono di certo mancati. Best whiting rientra nella categoria dei film intimisti sul genere. Pochissima azione, il lupo si vede con il contagocce solo nel finale, c'è tanto dramma familiare ed è quasi tutto girato interamente in questa casa sperduta in mezzo ai boschi. Quindi se non altro le premesse c'erano tutte potendo contare anche su un ottimo cast. Eppure la regia indugia troppo, ci sono ripetizioni e dialoghi che sembrano non terminare mai. Lo stesso rapporto tra Noah e la moglie Imogen ha dei punti molto alti quando lei cerca di farlo ragionare sulla pericolosità della trasformazione e su come debba provare a contrastarla dimostrando però al contempo un rapporto da succube per come accetta tutto dal compagno.
La figura del nonno è troppo stereotipata e Kit Harington lavora molto sul corpo e sulla mimica cercando di parlare il meno possibile quasi come se questa maledizione lo distrugga giorno dopo giorno. Un horror insolito dove il dramma colpisce facendo più male di ogni lacerazione della bestia e su come il controllo delle pulsioni sia il vero male dentro da contrastare

mercoledì 1 gennaio 2025

Substance


Titolo: Substance
Regia: Coralie Fargeat
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Elizabeth Sparkle è stata una diva con al suo attivo un Oscar e una stella sulla Hall of Fame, ma la stella si è sporcata e la scintilla ("sparkle") di Elizabeth si è spenta, quantomeno agli occhi del produttore del programma televisivo di fitness che lei conduce da tempo: un uomo convinto che le donne debbano sempre sorridere e che dopo i cinquanta non abbiano più... non si sa cosa, ma è qualcosa alla quale quelli come lui (che si chiama Harvey come il produttore Weinstein) sembrano tenere moltissimo. Quando Harvey, nel giorno del compleanno di Elizabeth, le annuncia che sarà sostituita alla conduzione del suo programma, la donna decide di aderire ad un protocollo sperimentale chiamato The Substance, che promette di restituirle una versione di sé "migliore, più bella e perfetta". A settimane alterne sarà Sue, la bella e giovane neoconduttrice del programma di fitness della rete, e poi di nuovo Elizabeth. Ma l'alternanza sarà difficile da gestire, e si sa che i patti con il diavolo sono sempre a rischio.

REVENGE visto al TFF era un revenge movie poco interessante dal punto di vista della storia ma esaltante in termini pratici di messa in scena, azione e una visione distorta di come andava preso a calci nelle palle il patriarcato e il maschio alpha. Qui la domanda è sempre la seguente come in SOCIETY o in MORTE TI FA BELLA. Fin dove si è disposti ad arrivare per rimanere giovani o vivere nei panni di qualcun altro/a. Quali leggi si è disposti a stravolgere per avere un momento di fama e tornare a far splendere quella stella sulla walk of fame. Fargeat come la Docurnau sperimenta, approfondisce, non si limita ad un genere fondendo sperimentazioni, body horror, scene grottesche e splatter, bagni e profusione di sangue, denunce e ironia drammatica, spingendo sempre sull'acceleratore e regalando una metafora e un film estremo portato all'esasperazione davanti ad una cultura che relega le donne in un ruolo funzionale a quello maschile che le distingue in "chiavabili o inchiavabili", e in base a questo assegna loro l'unico valore possibile.

Vhs-Beyond


Titolo: Vhs-Beyond
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Finalmente siamo ad un altro capitolo a episodi di una delle serie più interessanti di sempre ovvero la saga antologica found footage Vhs. Sette capitoli con pochi passi falsi per la mente contorta del creatore di Bloody Disgusting concentrandosi in questo caso sul tema degli ufo.
STORK parla di un manipolo di agenti che come per REC finisce nel posto in cui non dovrebbe a combattere un'orda di mezzi zombie con al posto del cervello un pulcino. Tutti loro sono creati e comandati da una creatura a forma di cicogna. Interessante soprattutto nel finale a fronte della sparatoria iniziale.
DREAM GIRL come sempre quando ci si imbatte in territori asiatici si esagera buttando e investendo molto sullo splatter. In questo caso dietro l'apparenza di una star di Bollywood si nasconde una dea assetata di sangue che farà una strage in una discoteca seminando terrore e devastando tutto ciò con cui entra in contatto.
LIVE AND LET DIVE tutto su un jet privato segue un gruppetto di ragazzi che stanno per lanciarsi con il paracadute quando una nave aliena improvvisamente rilascia una creatura che oltre a farli precipitare in un aranceto da loro la caccia massacrandoli senza pietà
BABIES è forse uno dei più malati dove una tassidermista con l'amore per gli animali e in particolare per i cani nasconde nel piano sotterraneo gabbie dove fa esperimenti ibridando i geni animali in vittime senza speranze e rendendole aggressive e assetate di sangue
STOWAWAY è sicuramente il più onirico e non a caso e scritto da Mike Flanagan. Senza l'intromissione di mostri, alieni o creature, il viaggio di Halley all'interno di un'astronave aliena la condurrà a fare una scoperta spiacevole e surreale.
ABDUCTION invece ci porta proprio al complotto, all'incontro tra umani e alieni e di come i primi volessero documentare l'accaduto ma non vennero mai presi in considerazione.
Una buona prova in generale dove il livello della messa in scena è abbastanza alto, mantiene le premesse e regala azione, horror e body horror andando a prendere da leggende, fatti di cronaca ed eventi slegati da ogni dove come in quello dell'astronave. Sapendo sempre come alimentare azione e fatti più onirici e diversamente impressionanti.

mercoledì 11 dicembre 2024

Mads


Titolo: Mads
Regia: David Moreau
Anno: 2024
Paese: Francia
Giudizio: 4/5

Dopo aver provato una nuova droga, Romain si mette in macchina per andare a una festa. Lungo la strada, una donna ferita e in stato confusionale sale sulla sua macchina, per poi perdere totalmente il controllo, ferendosi con estrema violenza fino a uccidersi. Comincia per Romain un incubo a occhi aperti, con 
visioni che sembrano indistinguibili dalla realtà: che droga ha preso? Cosa sta realmente succedendo?

Mads è uno dei film più scioccanti ed esagerati degli ultimi anni. Una scheggia malata e impazzita che parla di come una droga "cucinata da non si sa chi" possa devatsare le vite di alcuni giovani e portare ad un rapido raid da parte di un'elite militare che spara prima di chiedere. Mads si divincola tutto in un unico e impressionante piano sequenza, un film che sembra debba sempre cambiare registro dopo pochi minuti diventando ansiogeno e devastante nel suo impatto, nel come ci riporta a quell'horror francese di Laugier e soci, un film che strizza l'occhio a così tante cose ma sapendolo fare bene, devastando le vite dei cittadini di una piccola città, parlando di una sorte di eroina scura che vediamo solo all'inizio in grado di modificare azioni, percezioni e forza..un miscuglio di generi che abbraccia l'horror, il body horror, il gore, lo splatter, il torture, gli esperimenti sugli esseri umani come cavie, condito poi con interpretazioni disperate e stupende
In questa stagione ancora un horror da annoverare tra i migliori in assoluto. Un cinema che sembra esaurire la pazienza dello spettatore, composto di grida che non vogliono mai cessare e di sangue e lamenti come una seduta di tortura barkeriana


martedì 19 novembre 2024

Hellboy-Crooked Man


Titolo: Hellboy-Crooked Man
Regia: Brian Taylor
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Hellboy e un agente alle prime armi del BPRD rimangono bloccati nelle zone rurali degli Appalachi degli anni '50 e scoprono una piccola comunità infestata dalle streghe, guidate dall'Uomo Storto.
 
Ci sono tanti Hellboy e per fortuna tutti belli. Il mio preferito, quello più fracassone è quello di Neil Marschall HELLBOY. I meglio narrati e più fantasy sono certamente quelli di Del Toro HELLBOY e HELLBOY 2 GOLDEN ARMY e poi ci sono i più fedeli HELLBOY ANIMATED-SWORD OF STORM. Quest'ultimo a suo modo ha il suo perchè. Sceglie un'altra faccia (forse la meno convincente) per un film con un budget certamente più limitato così come ristrette solo le scelte di dove indirizzare la storia e la trama. Magia nera, vodoo, streghe, trasformazioni, body horror, rituali, sacrifici, elementi magici e molto altro ancora. Incubi, portali, flash back, dove il nostro anti eroe si troverà a fare i conti ancora una volta con le sue origini, a combattere Satana, a diventare co-protagonista di un uomo alla ricerca della sua amata e di come rispedire all'inferno le creature che infestano i boschi da dove non sembrano poter uscire i nostri protagonisti.

Its what inside


Titolo: Its what inside
Regia: Greg Jardin
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Una festa prematrimoniale si trasforma in un incubo esistenziale quando un amico che nessuno vedeva da tempo si presenta con una valigia contenente un misterioso dispositivo in grado di indurre lo scambio di corpi. Il gruppo cade nella tentazione di partecipare a un gioco perverso e scopre verità nascoste, desideri repressi e rancori profondi.
 
Ogni tanto Netflix tra le sue proposte quasi tutte uguali e fatte con lo stampino se ne arriva con qualche titolo niente male. E' questo il caso di un horror per alcuni aspetti atipico, perchè prima di tutto non è un vero horror, parla di scambi di corpi strizzando l'occhio alla scifi, parla di un macchinario strano ed è molto furbetto nel gestire la sceneggiatura soprattutto nel finale con qualche twist inaspettato e un climax divertente. Un ritrovo, quasi solo ed esclusivamente una location, scoperte, innamoramenti, segreti inconfessati e tanti dialoghi dove ovviamente ognuno nel corpo di un altro tira fuori quanto di più sbagliato sia nelle sue corde o con la sola intenzione di vendicarsi di qualche torto subito. Bravi gli attori perchè alla fine forse quella del cast per un film dichiaratamente di genere, era la cosa più difficile da gestire come quella di mettersi nel panni di un altro. David W.Thompson spesso scelto da Saulnier rimane il più azzeccato.

venerdì 13 settembre 2024

Blood (2022)


Titolo: Blood (2022)
Regia: Brad Anderson 
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

L'infermiera Jess, recentemente separatasi dal marito, si trasferisce con i due figli nella vecchia casa di campagna in cui è cresciuta. Subito dopo il trasloco, però, il figlio Owen viene morso dal cane di famiglia e sviluppa un'orrenda e misteriosa infezione. La morale di Jess viene messa alla prova nel momento in cui scoprirà che l'unico modo per tenere in vita il figlio ha conseguenze mortali. 

Blood è uno di quei film psicologici e sociali che attraverso la sofferenza e un male incurabile si dipana nell'horror perchè porta una madre a fare di tutto per far sopravvivere il proprio figlio. 
Il problema è che detto questo il film non ingrana mai, non sembra avere una sua anima e gli sforzi sono pressochè nulli o vacui. Manca il vero dramma, manca la spinta che invece porta la madre a fare le scelte più banali e scontate che possiamo aspettarci arrivando a rapire una donna segregandola in cantina per prelevarle il sangue..
Certo non era facile con queste premesse, ma il genere, la formula vampirica e tutto il resto hanno dimostrato di recente come ci sia ancora tanto da dire senza essere mediocri.

venerdì 6 settembre 2024

Immaculate


Titolo: Immaculate
Regia: Michael Mohan
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

La giovane Cecilia, novizia americana, arriva a Roma da Detroit per prendere i voti e diventare suora. Viene accolta molto cordialmente nel convento cui è destinata, adibito principalmente alla cura di suore anziane e malate. Cecilia si trova subito bene e fa amicizia con l'altrettanto giovane Guendalina. Trova serenità anche nelle parole confortanti di padre Tedeschi: è lui che l'ha voluta lì, per il suo bene. Tutto sembra quindi svolgersi per il meglio, ma, dopo aver preso i voti ed essersi acclimatata alla vita del convento, Cecilia comincia ad avvertire malesseri. L'incredibile responso è che, pur non avendo mai avuto rapporti sessuali, è incinta. La convinzione generale al convento è che si tratti di un miracolo e che Cecilia porti in grembo il Salvatore, ma le cose prendono presto una piega sinistra.
 
Passano gli anni anzi i decenni e continuiamo a dover ripetere ROSEMARY'S BABY piazzandolo in ogni dove che sia una magione, una città o un convento in Italia. Immaculate con quella strana scelta di lingue partiva peraltro bene, la location è fatiscente e alcune scelte più prosaiche e meno ancorate ai jump scared le ho apprezzate. Il problema però smonta il film fin dal primo atto dove ci rendiamo subito conto che qualcosa di brutto sta succedendo e che Cecilia è trattata stranamente troppo bene dal padre e gli altri gregari. C'è la scena in cui la novizia come lei viene punita da queste suore malvage col velo rosso che non ha molto senso se non altro perchè la nostra a mio vedere poteva cercare di fare qualcosa e quella stessa risorsa delle suore col velo rosso poteva e doveva essere più impattante nel film. Ripeto, alcune scelte mi sono piaciute, l'idea di scegliere queste sorte di punizioni quasi inquisitorie (la croce incandescente sui piedi per marchiare le ribelli) ma alla fine è la storia di lei che deve dare alla luce l'anticristo e quando deve fuggire ai soprusi diventa una macchina di morte uccidendo tutti

mercoledì 3 luglio 2024

New Life


Titolo: New Life
Regia: John Rosman
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Oregon, USA. Una giovane donna è misteriosamente in fuga, cercando di lasciare meno tracce di lei alle spalle. Sulle sue tracce una donna al soldo di una misteriosa agenzia di sicurezza. Quest’ultima, oltre a fare i conti con i sintomi sempre più evidenti della SLA, finirà per scivolare in una tremenda lotta contro il tempo per evitare un’epidemia apocalittica dai rischi incalcolabili …
 
New Life di certo si prende una bell'elogio per la materia trattata, il basso budget a disposizione, una estrema drammaticità nella forma e nel racconto e soprattutto perchè appartiene a quei film dove semplicemente non è ammesso un happy ending. Thriller scifi, medical horror, un futuro distopico comandato da potenti case farmaceutiche dove ancora una volta il pericolo, la minaccia e allo stesso tempo la cura è inserita all'interno di una vita umana, una sorta di cavia che diventa virale per gli altri e non per se stessa. L'ebola di nuovo a distruggere, a rendere zombie a far marcire corpi lasciando dietro di se una scia di morte involontaria. Un film che parla di rapporti di una dicotomia tra inseguitore e inseguitrice tutta marcata da dure realtà drammatiche ed estremamente tangibili con momenti di empatia e di strazio come quando Jess viene ospitata dalla coppia di contadini. Un'implosione batteriologica che si diffonde in maniera bizzarra come la fuga disperata della protagonista che con alcuni flash back cerca di ricostruire cosa le è stato fatto e chi sono i responsabili


giovedì 16 maggio 2024

Love Lies Bleeding


Titolo: Love Lies Bleeding
Regia: Rose Glass
Anno: 2024
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 4/5

Lou è la manager di una palestra a cui l'incontro con Jackie cambia la vita. Quest'ultima è una bodybuilder con il sogno di vincere un concorso a Las Vegas. La loro passione divampa, ma deve fare i conti con la violenta famiglia di Lou. Un cognato picchiatore, un padre criminale che detiene un poligono di tiro e una spirale di delitti che le coinvolge direttamente.
 
Il secondo lungometraggio della Glass è semplicemente adorabile. Oltre ad essere un perfetto mix di generi passando dal noir al crime thriller con elementi fantasy al revenge movie e altro ancora riesce ad essere ironico e letale, trovando sempre un equilibrio tra i poli opposti che lo compongono. E' un film molto moderno nella grazia con cui è stato girato, nella scelta ottima del cast e nell'aver compiuto uno sforzo in più nel tratteggiare due protagoniste e caratterizzarle così bene che quando sembra che una stia per prevalere sull'altra arriva un colpo di scena in grado di rimetterle in gioco e renderle due anti eroine in una versione più body horror e folle rispetto a THELMA & LOUISE e alla sua dichiarazione femminista.
Glass ama troppo il cinema per non poterlo citare in un qualche modo e le strizzate d'occhio vanno ad una lunga lista di autori tra i quali Lynch, Ducournau, Cronemberg, Verhoeven. Un cinema muscolare americano tutto al femminile non manca davvero nulla, dalle scene di combattimento, a mariti violenti che finiscono per essere massacrati di botte, ad un passato che torna, agli omicidi e la sparizione di cadaveri, agli effetti degli agenti dopanti che portano a vere e proprie allucinazioni, a scene lesbo girate davvero bene fino a qualche tocco exploitation o fantasy come nel finale.
Un film con un ritmo pazzesco che riesce ad intrattenere incollando letteralmente lo spettatore allo schermo con continue idee che trovano una piena e appagante messa in scena

Fifth Thoracic Vertebra


Titolo: Fifth Thoracic Vertebra
Regia: Park Sye-young
Anno: 2022
Paese: Corea del Sud
Giudizio: 4/5

Un materasso, su cui sta crescendo una misteriosa muffa, viene passato da un proprietario all’altro, testimone delle storie, di separazioni, di solitudine, di alienazione urbana. E la mostruosa creatura riesce a entrare, come un parassita, nelle vertebre delle sue vittime. Una coppia che trova casa e che si separerà, un’altra in crisi che si incontra in un love motel, una donna malata terminale che scrive la sua ultima lettera, un conducente che festeggia da solo il proprio compleanno: il filo conduttore è sempre lo stesso materasso.
 
Mediometraggio sperimentale e intimista. Un'opera che esce fuori dagli schemi per idee, messa in scena, montaggio e soprattutto l'uso del sonoro e del sound designer. Un'opera che parla di solitudine, di alienazione, risaltando alcune dinamiche di coppia, mostrando quanto ci si possa arrabattare per conquistarsi un materasso pieno di funghi. Ha dell'assurdo e diversi elementi weird l'opera di Park Sye-young che potrà probabilmente piacere ed essere compresa solo da amanti del cinema di genere. Ci sono delle similitudini con un certo tipo di Tsukamoto e tutta la fase di gestazione del fungo e la sua crescita. Quanto dura la vita di una muffa, essere che è classificabile come fungo? Corta, ci avvisa la didascalia all’inizio del film, alcuni tipi un giorno, altri una settimana, altri un mese ma comunque si tratta di durate estremamente variabili. La stessa creatura che sembra cibarsi o meglio inserire nel proprio corpo quelle vertebre che dovrebbero essere parte di una spina dorsale senza ombra di scoliosi. Eppure quando emerge sembra una ragazzina timida e impacciata una via di mezzo tra un piccolo angelo dell'innocenza e una creatura composta di sporcizia, un ammasso informe e rivoltante, di ife fungine, miceli, filamenti aggrovigliati.
Il fungo è fatto in stop-motion e il finale riesce ad essere poetico come se facesse, in parte, tutta parte di un sogno.

venerdì 26 aprile 2024

Anything for Jackson


Titolo: Anything for Jackson
Regia: Justin G. Dyck
Anno: 2020
Paese: Canada
Giudizio: 4/5

Ognuno ha qualcuno per cui sarebbe disposto a far qualsiasi cosa. Per Audrey ed Henry Walsh questo qualcuno è Jackson, il nipotino di due anni che viene loro strappato da un incidente d'auto in cui muore anche la loro amata figlia. I principi della loro religione suggeriscono che la figlia abbia raggiunto oramai la pace eterna e che invece il nipotino, per via della sua tenera età, potrebbe ritornare in vita qualora vi sia un corpo disposto a ospitarlo. Henry, che di lavoro è un ostetrico, individua la persona adatta a tale scopo in Becker, una futura madre single alle prese con i dubbi sulla sua inaspettata gravidanza. Qualcosa però non andrà per il verso giusto.
 
Wtf. Il flm si apre in un modo che lascia pensare al classico schema ormai abusato nel genere ovvero una coppia di anziani che tortura una giovane per qualche strano motivo.
Quindi alla base una vecchia coppia di psicopatici che stanno provando ad elaborare un lutto importante come quello del nipote e nel loro diabolico piano c'è di mezzo una ragazza.
Eppure poi il film come gli horror interessanti, devia, cerca strade assurde e alcuni momenti davvero bizzarri dove vediamo riti satanici, demoni, creature in bilico tra la vita e la morte ma soprattutto il cambio drastico di prospettive dove se all'inizio cercavamo di trovare tutti i possibili modi per odiare i Walsh alla fine visto quello che succederà verrà quasi da compatirli.
Un film che osa e mescola mischiando le carte e tenendo sempre la suspance su un buon livello.
Superiore, di molto, alla bassa media dei recenti titoli di genere, Anything for Jackson è un film raffinato, elegante, affascinante e soprattutto in grado di trasmettere, attraverso lo schermo, quelle emozioni (inquietudine, paura, delusione, angoscia, mistero) che hanno da sempre contraddistinto il miglior cinema horror.

Aberrance


Titolo: Aberrance
Regia: Baatar Batsukh
Anno: 2022
Paese: Mongolia
Giudizio: 3/5

Una coppia separata si ritira nel bosco. Vicini inquietanti, amici frivoli e forze oscure e invisibili portano a una conclusione scioccante
 
Aberrance è un thriller psicologico abbastanza coinvolgente se non altro perchè riprendendo un tema abbastanza classico come un rapporto di coppia disfunzionale riesce soprattutto nel finale a regalare alcuni interessanti colpi di scena. Il personaggio poi di Selenge è quel tipico esempio di donna molto bella e fragile ma continuamente colpita da incubi e allucinazioni e il suo rapporto con Erkhme riesce ad avere un disequilibrio tale da lasciare sempre il pubblico col dubbio di capire cosa realmente stia succedendo. Il piano diabolico della dottoressa, questo vicino atipico, le amiche di Selenge, tutto potrebbe far sembrare ad una sorta di dramma da camera quando invece nel finale ci rendiamo conto che gli interessi e le parti in causa sono molto più crudeli e spietate arrivando a chiamare in causa una setta disposta a tutto per avere il bambino di Selenge.
C'è da dire inoltre che il cinema mongolo non ha tutto questo successo da noi come in altre parti del mondo per cui è sempre interessante visionare opere di questo tipo attraverso lenti di paesi per noi così sconosciuti

mercoledì 7 giugno 2023

Huesera


Titolo: Huesera
Regia: Michelle Garza Cervera
Anno: 2022
Paese: Messico
Giudizio: 3/5

Valeria sogna da tempo di diventare madre. Dopo aver appreso di essere incinta, si aspetta di sentirsi felice, ma qualcosa non va.
 
Huesera è un indie horror semi folkloristico di quelli che trattano il tema della maternità e del sodalizio con la fede e le superstizioni. Un esordio coraggioso e importante che sigla il talento e l'attenzione ancora una volta innegabile per questo tipo di tematiche per regalare nonchè restituire pezzi di cultura locale e tradizioni del proprio paese. Huesera parte anche con un'impennata che lascia presagire una deriva da ghost stories fino a che Valeria vede questa sorta di persone sfigurate e assiste a suicidi che poi così non sono. Il film non risparmia una certa dose di violenza a profusione così come sangue e tutto il resto..d'altronde la Cervera arriva da quel Mexico Barbaro davvero grandguignolesco. E nella storia di emancipazione di Valeria scopriamo il suo passato, la sua propensione sessuale, il fatto che crescendo sembra essersi macchiata di alcune colpe che le streghe locali collegano con il fatto che non possa essere una buona madre arrivando a prendere in esame un rito oscuro e pericoloso. Lo sdoppiamento di personalità, la presenza che sembra oscurarla, il suo bambino rapito e nascosto addirittura per tutta la notte nel frigorifero, sono tutti elementi che portano ad un continuum di un'atmosfera quando mai congeniale e ispirata che riesce a creare e depositare ansia nello spettatore attraverso gli occhi spaesati della sua ottima protagonista

lunedì 20 febbraio 2023

Junji Ito Maniac


Titolo: Junji Ito Maniac
Regia: Shinobu Tagashira
Anno: 2023
Paese: Giappone
Stagione: 1
Episodi: 12
Giudizio: 4/5

The Strange Hikizuri Siblings segue una coppia che studia i fantasmi e partecipa alle sedute spiritiche di una famiglia disfunzionale di sei fratelli.
The Story of the Mysterious Tunnel e Ice-Cream Bus sono incentrati su un laboratorio che indaga presenza fantasmagoriche radioattive e su un camioncino dei gelati che fa letteralmente squagliare di passione
Hanging Balloon è la cronaca dell’invasione di palloncini giganti assassini
Four x Four Walls e The Sandman’s Lair registrano i dispetti del diabolico Soichi nei confronti del fratello che cerca di studiare e la discesa nella follia di un uomo perseguitato dal suo alter ego di un’altra realtà
Intruder e Long Hair in the Attic sono ambientati in case dove Oshikiri sente misteriosi passi e Chiemi si trasforma in uno spirito di vendetta
Mold e Library Vision parlano di luoghi portatori di morte – la prima è divorata dalla muffa e la seconda è arredata con una libreria i cui libri ossessionano il proprietario.
Tomb Town segue Tsuyoshi e Kaoru raggiungere una cittadina dove le tombe sono erette nel punto esatto in cui si ritrovavano i morti al momento del decesso.
Layers of Terror e The Thing that Drifted Ashore narrano di Reimi, una donna fatta di strati di sé stessa come gli anelli di un albero e di una creatura marina con strani ospiti dentro di sé
Tomie indaga l’esistenza di una studentessa con un segreto spaventoso
Unendurable Labyrinth e The Bully sono incentrati su tre ragazze ospiti di un monastero buddista e di una ragazzina che bullizza un bimbo più piccolo
Alley e Headless Statue hanno per protagonisti un giovane che va a vivere accanto a un vicolo dove si è consumato un delitto e un artista che costruisce manichini senza testa
Whispering Woman e Soichi's Beloved Pet narrano di una donna incaricata di istruire una ragazzina su ogni singola azione e sul ritrovato Soichi alla prese con un adorabile gatto maledetto.

Per chi non conoscesse le opere di Ito, questa serie antologica potrebbe essere un primo valido approccio. Nonostante si sia detto peste e corna di questa ennesima serie targata Netflix, il risultato non è affatto male. Certo alterna cose molto buone con altre meno, ma rimane una carrellata generale sulla politica d'autore e sulle suggestioni che passano nella mente dell'outsider nipponico.
Abbiamo di tutto in quella che appare spesso con un'atmosfera grottesca, macabra e disturbante.
Maledizioni con tanto di evocazioni grazie a sedute spiritiche, spettri, fenomeni paranormali, vecchi personaggi che tornano come Tomie la femme fatale immortale e Soichi che a causa della sua carenza di ferro ama tenere in bocca dei chiodi e non ultimo Uzumaki. C'è tanto body horror, orrore cosmico, case infestate, j-horror, la muffa che corrode la casa, entità mostruose, teste a palloncino che terrorizzano e impiccano la gente, la famiglia di personaggi inquietanti, in tutto questo facendo un exursus che oscilla tra il grottesco, l'horror e il folclore giapponese.
Pur avendo una gestione diversa rispetto all'impatto della storia, alle vicende narrate, ad uno sbilanciamento di ritmo per quanto concerne la narrazione e la sensazione di un cliffhanger finale non proprio ben riuscito, la serie si dimostra più che valida. Una visione onirica, un incubo di qualcuno dei protagonisti, se non dell'autore stesso che propone spessissimo narrazioni in cui l'inquietudine sale col procedere delle vicende e dove violenza e orrore seguono spesso un'escalation folle e sanguinosa in grado di tenerci con gli occhi fissi sullo schermo fino all'ultimo secondo.

sabato 28 gennaio 2023

She Will


Titolo: She Will
Regia: Charlotte Colbert
Anno: 2021
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 3/5

Veronica Ghent, anziana star del cinema, dopo un invasivo intervento chirurgico decide di ritirarsi in Scozia, per riprendersi dagli effetti della delicata operazione. È seguita dall'infermiera Desi, che l'accompagna sin dall'inizio con un lungo viaggio in treno, necessario per raggiungere quello che Veronica crede essere un luogo "solitario". All'arrivo, però, l'attrice scopre che il posto è tutt'altro che solitario, essendo frequentato da un gruppo di stravaganti artisti guidati da Tirador. Una leggenda locale narra che nel terreno circostante siano ancora presenti le ceneri di alcune sventurate "streghe", giustiziate su un rogo nel 1722. Veronica è diventata celebre all'età di tredici anni, interpretando un film diretto da Eric Hathbourne, un regista con il quale pare abbia avuto, all'epoca, una relazione sessuale inappropriata. Suggestionata dal posto, dal trauma della mastectomia, dall'idea di tornare a lavorare con Hathbourne in un remake del film che l'ha resa famosa e da vaghi ricordi d'infanzia, Veronica inizia a sperimentare strani sogni, durante i quali entra in connessione con le vittime accusate di stregoneria, arse sul rogo in passato.
 
She Will è meraviglioso quanto strano e scritto in modo fin troppo particolare. Un film girato in maniera straordinaria anche se al contempo risulta macchinoso dove l'inserimento del folklore e degli elementi naturali seppur suggestivi non trovano sempre la giusta collocazione. Un film femminista che regala i momenti migliori nei suoi silenzi, nell'interrogarsi di cosa stia succedendo a Veronica, di quali suggestioni la stiano accompagnando prima della possessione a differenza invece del tentativo di stupro a danno della sua infermiera Desi da parte di un bifolco del villaggio che le offre dei funghetti allucinogeni. C'è il tema della stregoneria, della caccia alle streghe, della natura che custodisce tracce del passato oscuro è profetica della morale della favola, ma tutto rimane sullo sfondo venendo solo accuratamente messo in scena come delle visioni sfrenate simboliche e allegoriche che sebbene sembrino profetiche in realtà vengono poi messe tutte da parte. Così come tutta la critica molto retorica sull'abuso sessuale della protagonista avuta da piccola da parte del regista, dei diritti delle donne e il bisogno di vendicarsi di lui come di tutti gli uomini che commettono violenze e che servono per vendicare quelle streghe messe al rogo in passato dai loro carnefici

domenica 20 novembre 2022

V/h/s 94


Titolo: V/h/s 94
Regia: AA,VV
Anno: 2021
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Un misterioso nastro VHS conduce una squadra di polizia S.W.A.T. alla scoperta di un culto sinistro, che colleziona materiale preregistrato dall'aspetto inquietante. Ogni video nasconde una storia e ne vengono visionati quattro. In Storm drain la giornalista di Channel 6 - Holly Marciano - indaga, assieme al cameraman Jeff, sulla leggenda dell'Uomo Ratto, una strana creatura metà uomo e metà topo. The empty wake racconta di una giovane donna, Hayley, sola di notte in una sala di pompe funebri, decisa a condurre una veglia funebre. Il tempo passa, senza che nessun visitatore acceda al locale, sino a quando la sua attenzione viene attratta da rumori provenire dall'interno della bara. The subject, propone un'unità di polizia che irrompe nel laboratorio di uno scienziato folle, il Dr. James Suhendra, intenzionato a trasformare le persone in cyborg. Infine, in Terror assistiamo alle attività di un gruppo di estremisti armati, denominato "First Patriots Movement Militia", che sta pianificando di assaltare un edificio federale facendo ricorso a una mostruosa creatura.

V/h/s 94 come sempre è una piccola antologia sporca e cattiva, lurida e piena di cose che nessuno vorrebbe mai vedere per questo la trovo una delle antologie horror migliori degli ultimi anni. Semplicemente è libera da ogni freno inibitore che tante altre serie per problemi di distribuzione, target da rispettare, non hanno quella presunzione e quel wtf che in questa saga invece naviga libero da ogni regola e schema. C'è anche da dire che non sono proprio tutti riusciti, ci sono i soliti alti e bassi ma qui con Storm e Subject si naviga molto in alto mentre tutti gli altri rimangono comunque ben al di sopra della sufficienza. Insomma una bella sorpresa dopo l'ultimo VIRAL del 2014 una delusione totale. Sette, bifolchi estremisti alle prese con qualcosa più grande di loro, rituali per svegliare i morti, creature che vivono nelle fogne è vengono adorati come una divinità e infine esperimenti a danno di esseri umani per i piani folli di un medico sadico e pazzo. Tutto questo poi come sempre per i mockumentary sporcando ed elaborando le riprese in formato vhs deperito con sputinature e salti di immagine disturbandola e spesso falciandola di netto per poi riprenderla.