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domenica 29 settembre 2013

Quarto tipo

Titolo: Quarto tipo
Regia: Olutunde Osunsanmi
Anno: 2009
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Nel 1972, fu stabilita una scala di misura per gli incontri con gli extraterrestri. Il semplice avvistamento di un UFO è chiamato incontro ravvicinato del 1° tipo, la raccolta di elementi di prova è del 2° tipo, il contatto diretto con gli extraterrestri è definito incontro ravvicinato del 3° tipo. Il livello successivo, quello del rapimento, è un incontro ravvicinato del 4° tipo.... Alaska, ai giorni nostri. Dagli anni 60 si sono verificati tantissimi casi di sparizioni misteriose. Nonostante le molteplici investigazioni del FBI, nessun caso è mai stato risolto. La dottoressa Abigail Tyler, psicologa, comincia a videoregistrare le sedute con pazienti traumatizzati e comincia a scoprire le più inquietanti prove di rapimenti alieni mai documentate...

Tutti i film di fantascienza che trattano la materia come se fosse una storia reale al cento per cento incappano in alcuni fatali errori. Quando la stessa protagonista del film diventa lei per prima giornalista e quindi prende le distanze dalla macchina da presa allora gli intenti del film diventano davvero difficili da equilibrare.
Il Quarto tipo però non è uno squallido prodotto di marketing come ultimamente Hollywood sputa come palline di bonza dalla bocca di uno spacciatore ma solo per alcuni aspetti riesce almeno nell'unico scopo che si vuole prefiggere: suspance e qualche salto dalla sedia.
La storia, infatti, parte dall'incontro del regista Olatunde Osunsanmi con la Dottoressa Abbey Tyler che, nei primi mesi del Duemila, mentre faceva l'amore con suo marito se l'è trovato accoltellato e morto nel letto…
Una situazione decisamente sconvolgente che non impedisce, però, alla donna di portare avanti gli studi del marito psicologo sui misteriosi casi di insonnia di uno sperduto centro abitato dello stato americano.
Diciamo che il punto forte e la preparazione con cui i casi vengono spiegati e mostrati. Il grosso limite del mockumentary è invece quello di associare gli alieni alla strana lingua che parlano i "rapiti"ovvero un idioma simile al Sumero.
Gli alieni che dovrebbero essere la metafora di un ordine sociale diverso, comunicano con simboli e animali(tipo gufi)che appaiono come segni di sventura a chi verrà preso di mira.
Di nuovo dunque l'alieno rappresenta una minaccia, qualcosa che un pò come diversi miti e leggende apparteneva a questa terra e chi lo sà, si spera che non faccia ritorno...