Visualizzazione post con etichetta Kaboom. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Kaboom. Mostra tutti i post

mercoledì 25 maggio 2011

Kaboom


Titolo: Kaboom
Regia: Gregg Araki
Anno:  2010
Paese: Usa,Francia
Giudizio: 3/5

Smith ha 18 anni, vive in un campus universitario nei pressi di Los Angeles, è bisessuale (anche se non ama le etichette), ama alla follia il compagno di stanza Thor, surfista bellissimo quanto stupido. Ad una festa conosce London, una ragazza con la quale inizia una relazione sessuale, e soprattutto, forse sotto l’effetto di alcuni biscotti allucinogeni, assiste ad un omicidio: quello della ragazza dai capelli rossi che popola i suoi sogni. Strani avvenimenti cominciano ad accadere.

Quando si ha a che fare con il cinema di Araki(per il sottoscitto uno della top list) si rimane sempre disorientati e bisogna avere prima dei suoi film la giusta dose di humor per sapere quali orizzonti il noto outsider gay di L.A. con origini giapponesi andrà ad esplorare.
Abbandonati gli effetti dei funghetti allucinogeni e i toni crudi e maturi degli effetti di un abusostiamo sempre sui  giovani,alle gesta,agli eccessi,al sesso a 360°,alle orge, alla sessualità promiscua,alla fine del mondo,alla droga e a tutto quell’universo che ha sempre distinto il regista per la sua innegabile capacità di riuscire ad inquadrarne  le dinamiche senza mai apparire banale e gratuito ma spingendo al massimo l’accelleratore della libido.

In Kaboom c’è proprio tanto cinema(in particolare quello folle e d’impatto), uno sbizzarrirsi tra i generi e le forme che negli ultimi anni hanno attraversato il cinema soprattutto quello americano ma cercando di trarne alcune citazioni interessanti ad esempio quella di Kelly più che Lynch che non c’entra nulla anche se lo stesso aveva detto di essersi ispirato a TWIN PEAKS  ma conosco Araki e spesso dice cazzate ai giornalisti giusto perché non ne può fare a meno.
Streghe,uomini con maschere da animali,omicidi,rapimenti,sette,personaggi con nomi mitologici(il gaio Thor come icona dell’ideale maschile tutto surf e muscoli con una stupidità spiazzante) sono tra gli elementi della solita fervente immaginazione.
All’interno del soggetto, un pretesto per raccontare una storia adolescenziale(come quasi tutto il suo cinema) che nella sua contaminazione lasciasse tutto lo spazio necessario all’autore senza, a differenza di altre pellicole, avere una visione grottesca e acida dei giovani ma inquadrandoli più verso i personaggi di SPLENDOR e THE EXTASI GENERATION
Il protagonista come spesso accade vive una sorta di rapporto di amore e amicizia con strane venature anche qui insieme alla sua compagna come in altri numerosi film dell’autore che rimarca questo meccanismo.

Musiche come sempre doc per l’autore che ama i Cocteau Twins,l’ambient e il rock alternativo.
Araki ama come lo spettatore il piacere, Araki ama gli eccessi e gli estremi,Araki sa cosa piace ai giovani  e come inquadrarli e soprattutto sa cos’è il piacere e i suoi film sono come sempre pillole blu capaci di farti fare dei bei viaggi senza però staccare del tutto il cervello!
La cosa bella del cinema folle di araki e quello di non prendersi troppo sul serio e passare da film Geniali e mai cosi tanto d’effetto come MYSTERIOUS SKIN alle commedie indipendenti adolescenziali che mostrano con un’accurata analisi la consumazione dei corpi di una generazione che proprio nel piacere cerca di trovare tutte le risposte esistenziali.