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lunedì 3 settembre 2018

Journey to the west – Demon strike


Titolo: Journey to the west – Demon strike
Regia: Tsui Hark
Anno: 2017
Paese: Cina
Giudizio: 3/5

Tang Monk porta tre discepoli in un viaggio verso l'Occidente. All'apparenza, tutto sembra armonioso, tuttavia la tensione è presente sotto la superficie, ed i loro cuori e le loro menti non sono d'accordo. Dopo una serie di eventi demoniaci, il monaco e i suoi discepoli guadagnano una fiducia reciproca. Infine, risolvono i loro conflitti interiori lavorando insieme per diventare un team in grado di esorcizzare i demoni.

Di fatto la saga di MONKEY KING o League of God o il primo episodio sempre di JOURNEY TO THE WEST, sono tutti esempi di come le grandi produzioni cinesi pur giocando quasi sempre sulla mitologia o il folklore popolare sfruttino appieno la c.g (esasperandola il più delle volte) per creare questi kolossal che a tutti gli effetti sembrano dei blockbuster americani.
Il risultato o meglio i risultati come in questo caso sono piuttosto spiazzanti, nel senso che lo spettatore passa due ore d'intrattenimento con dialoghi spesso ironici, gag abbastanza elementari, i valori e le virtù che sono spesso le tematiche principali e molti combattimenti che mischiano il wuxia esagerandolo e portandolo ad una sorta di scontro tra divinità molto pirotecnico ed epico.

Un'esaltante spettacolo, un film coloratissimo, un'altra opera visionaria che qui è tutta sulle spalle in cabina di regia del maestro Tsui Hark supportato nella produzione e nella sceneggiatura da Stephen Chow. Un film che in alcuni punti si prende anche delle soddisfazioni come nella scena in cui uno dei tre discepoli, maiale, nonostante finisca tra le grinfie della donna ragno cerca lo stesso di portarsela a letto nonostante l'aspetto ripugnante oppure le umiliazioni e le pene a cui la scimmia deve soccombere a causa del suo monaco.