Titolo: Regole dell'attrazione
Regia: Roger Avary
Anno: 2002
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Giudizio: 3/5
Quali sono le regole dell'attrazione dei giovani d'oggi? Scopriamole insieme in un college americano.
Tutti contro tutti. Non ci sono regole ognuno cerca l'amore come può.
Tutti contro tutti. Non ci sono regole ognuno cerca l'amore come può.
Roger Avary è una di quelle "promesse" fallite nel senso che si diceva tanto su di lui dopo KILLING ZOE che poi non era niente di che ma piuttosto una di quelle opere che seguiva Tarantino neanche come una iena al guinzaglio.
Poi è passato ad un film sconosciuto a quasi tutti i comuni mortali che risponde al nome di MR.STICH-PENSIERI RESIDUALI con Rudger Hauer.
Il suo terzo film sembra quasi uscire dai territori del gran visir delle scopate e dei degeneri giovanili che risponde al nome di mr Gregg Araki.
Solo che Avary non è Araki ma comunque a mio parere questo è il suo film migliore.
Se non altro perchè ha il pregio di non prendersi sul serio e questo film è tutto tranne che qualcosa di serio dunque a partire da ciò vi lascio intendere quali saranno le tematiche di cui si occupa.
Una consumazione di corpi condito da un nichilismo spietato questa potrebbe essere la log-line perfetta per sintetizzare la pellicola.
I segreti di questo film, che comunque a chi interessasse la tematica merita una visione, sono il cast puntellato da giovani promesse su cui spicca ma non certo per il talento recitativo James Van Der Beek, l'inguardabile Dawson di quella inguardabile saga di nome Dawson'sCreek.
Poi c'è il tipo di Lost che nella saga muore quasi subito e infine qualche comparsata per chiudere il finale.
Un montaggio a tratti ipertrofico ma incastonato bene e alcune trovate interessanti(monologhi del nonsense, il suicidio della ragazza, il viaggio di Victor).
Spacciatori,droghe,scopate facili,puttane,gay e lesbiche,una borghesia che dilaga e che corrompe i già corrotti giovani americani di quelle speciali college che accolgono tutto tranne che i neuroni necessari allo studio.